Scrittrici Italiane

Trattoria Mercuri – Laura Quagliarini

Trattoria Mercuri – Laura Quagliarini – Les Flaneurs

Recensione a cura di Valeria Lorusso

Trattoria Mercuri. Siamo a Roma, nella storica Trattoria Mercuri, luogo simbolico della memoria collettiva e della vita familiare. Qui il presente incontra un passato che si dipana attraverso la storia d’Italia, dalla presa di Porta Pia al secondo dopoguerra, grazie al racconto di due donne legate alla gestione della locanda: Fulvia, la madre di Maurizio, e Laura, la figlia di Maurizio, ultima della stirpe e per questo destinata a ricevere l’incarico di custodire e tramandare la memoria familiare. Le consapevolezze della nonna e le insicurezze adolescenziali della nipote si fondono in quel dolore che le unisce, la perdita di Maurizio: Fulvia cercherà di lasciarlo andare e Laura proverà ad accoglierlo in sé, come testimonianza di storie che altrimenti sarebbero destinate all’oblio. Trattoria Mercuri è un romanzo d’esordio maturo e delicato, che, partendo dalla narrazione di un’esperienza familiare, richiama un vissuto universale, in cui ogni lettore può rispecchiarsi. In un perenne moto oscillatorio fra dolore e speranza, scopriremo che la cura del passato può assumere il valore della rinascita, oltre che della crescita individuale e generazionale.

RECENSIONE

Siamo a Roma e l’azione parte dalla presa di Porta Pia per giungere agli anni 80 del nostro Novecento. La storia si sviluppa seguendo due donne: Fulvia e Laura, rispettivamente nonna e nipote e a far da trait d’union c’è appunto la Trattoria Mercuri, appartenuta e gestita dalla famiglia per diversi anni, In questo luogo di lavoro, ma non solo, i protagonisti di questa saga familiare vivranno gioie e dolori, si trasformeranno  man mano che la società cambia sentendosi partecipi di ciò che li circonda.

Il forte legame che si instaura tra Fulvia e Laura è ciò che rende speciale questa storia familiare, non si può non partecipare empaticamente all’affetto che entrambe nutrono una verso l’altra.

E’ il racconto dolce e delicato si di una famiglia, ma anche di un paese e la sua storia. Potrebbe essere la vita di qualsiasi famiglia che sia nata e vissuta in quel periodo, quindi tutti vi ci possiamo riconoscere.

Alla fine aveva accettato di raccontarmi le storie con più particolari, Io prendevo appunti, lei mi disegnava le mappe delle case dove era vissuta, Era diventato un gioco e io andavo scoprendo non solo la vita di nonna ma anche quella storia che avevo letto sui libri. Tutto mi sembrava improvvisamente più vicino: le guerre mondiali, il fascismo, la repubblica. Non erano più avvenimenti e date, erano la memoria di chi quel periodo storico lo aveva vissuto, una testimonianza diretta.

Pur alternandosi nella narrazione, oltre Fulvia e Laura, oserei definire il romanzo corale perchè ognuno dei personaggi ha un proprio ruolo e spazio, tutti sono funzionali rispetto agli avvenimenti narrati. Dai capostipiti Francesco e Stafanina ai rappresentanti più giovani quello che traspare è il grande affetto che li unisce tutti profondamente e che non si esaurisce nonostante gli inevitabili conflitti  che caratterizzano tutte le famiglie.

Risero, complici, Per la prima volta si sentirono fratelli e mentre il sole si preparava a una nuova notte si strinsero le meni guardando l’orizzonte.

Stazione Trastevere anni 60

Laura che non ha conosciuto il padre grazie a Fulvia riesce a ricostruire la sua vita e inizia a “viverlo”, a sentirlo più vicino, sa che riscoprire le sue radici potrà servirle per affondare le proprie certezze, per renderla parte insostituibile della vita di Fulvia che grazie a lei rinasce alla vita.

Assomigliavi così tanto a tuo padre che per un momento mi sembrò di aver partorito io e di essere in quella casa ventisette anni prima. In fondo non era cambiato molto da allora, In un certo senso mi hai salvata. Mi hai dato una speranza, una motivazione per continuare a vivere, Tu sei l’eredità vivente di Maurizio, il suo testimone. E io ti amo esattemente come ho amato lui.

Non manca il conflitto tra Laura e la madre, una donna incapace di assumersi le responsabilità per i fallimenti e le delusioni della sua vita, preferendo scaricarle sugli altri. Sulla figlia opera un iper controllo per tutto ciò che la riguarda dagli aspetti più importanti a quelli meno- E’ una figura un po’ controversa, che, forse, nasconde dietro questa facciata una personalità fragile.

Infine mi è piaciuto molto ritrovare durante il percorso narrativo la mia giovinezza, tutte le notizie riportate dagli anni 70 in poi le ho vissute in prima persona e ricordo con precisione esattamente le stesse sensazioni descritte. Ritornare indietro e rivivere la tua giovinezza ti porta a delle domande, per alcune la risposta è stata già scritta, per altre ancora no. E’ questo il grande potere dei ricordi.

Complimenti all’autrice per il suo esordio, lo stile limpido e la narrazione gradevole. Attendiamo la conferma.

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Hotel discordia – Sara Petrolini

 

Hotel discordia – Sara Petrolini – Segreti in giallo

Hotel discordia. Guglielmo è un professore di greco e latino, un precario. Alice è una manager con due matrimoni alle spalle e problemi di gestione della rabbia. Sono fratello e sorella, i Finzi, ed ereditano da una zia un albergo in una piccola località di montagna. Insieme decidono di trasformare la struttura in un luogo molto particolare: l’Hotel discordia. L’albergo fornisce ai propri ospiti un servizio decisamente singolare: chi vi soggiorna è completamente libero di esprimere se stesso e la propria rabbia. I conflitti sono incoraggiati, ma contenuti entro precisi limiti stabiliti tramite contratto. E così ciò che altrove sarebbe bizzarro, all’Hotel discordia è la prassi e con il tempo diventa persino una routine rassicurante. Un evento inaspettato, però, interviene a turbare il precario equilibrio degli ospiti e dello staff dell’albergo: una cliente viene trovata morta. La polizia inizia la sua indagine, ma niente è come appare. E com’è possibile trovare il colpevole se tutti sembrano avere almeno una buona ragione per uccidere? Come si può distinguere la verità dalla finzione quando ogni litigio è bene accetto e tutti sembrano seguire lo stesso copione? (altro…)

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Il bastardo – Daniela Piazza

Il bastardo – Daniela Piazza – Altrevoci edizioni

Il bastardo. Lione, 1245. Francesco Fieschi, ambizioso nipote del Papa, non avrebbe mai immaginato che la relazione segreta con l’avvenente nobildonna Matelda de La Rocheblanche lo avrebbe fatto diventare cavaliere e imbarcarsi per la sesta crociata. Affascinato dalla prospettiva di combattere al fianco del re e guadagnarsi la gloria in difesa della Cristianità, si ritroverà invece costretto a destreggiarsi tra intrighi e invidie, tra potere temporale e spirituale, tra l’imperatore Federico II di Svevia, Papa Innocenzo IV e il Re di Francia Luigi IX. Riuscirà a raggiungere la Terrasanta, nonostante l’inquietante presenza di un misterioso nemico che continua a ostacolarlo? (altro…)

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Yellow hearts – Cristina Chiperi

 Yellow hearts. Anche l’amore ha un colore – Cristina Chiperi – Mondadori

 

Yellow hearts. Olivia ha ventitré anni, è una studentessa modello che si è appena laureata a pieni voti ed è, soprattutto, alla ricerca disperata di una direzione, mentre il mondo sembra procedere senza un attimo di pausa incurante delle sue paure. Lei infatti, contrariamente a tutte le amiche, non ha idea di cosa vuole per il proprio futuro. Anzi, non appena anche solo ci pensa, al futuro, le domande e i dubbi l’abbracciano stretta senza darle il tempo di scappare. E di respirare, quasi. Di fronte ha mille possibilità, che per lei però equivalgono a non averne. Come se non bastasse, non può più contare nemmeno su Vincent, il suo migliore amico. Da qualche tempo, infatti, dopo che Liv gli ha rivelato di essere innamorata di lui, i rapporti tra loro si sono incrinati. E dire che Olivia avrebbe così bisogno del ragazzo in questo momento. Perché da quando dieci anni prima le loro traiettorie si sono incrociate a causa di una macchia di evidenziatore su un libro, Vincent è diventato piano piano un pezzo fondamentale della sua vita. Uno che sembra il suo opposto: disorganizzato, menefreghista negli studi e animato da una passione assoluta per la pittura che gli illumina lo sguardo ogni volta che anche solo ne parla. Un po’ per caso, dopo mesi di lontananza, Olivia e Vincent si ritrovano a vivere insieme un’esperienza folle e intensa, che li obbligherà a trovare un modo per stare vicini senza ferirsi e soprattutto ad andare oltre a ciò che li tiene distanti. Solo così forse potranno arrivare alla verità. Di ciò che sono nel profondo, di quello che desiderano nella vita e di che cosa si nasconda davvero nel loro cuore. (altro…)

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London blood – Giulia Nebbia

 

London blood – Giulia Nebbia – SEM

 

London blood. Il passato di Gillian Moore, ventiduenne italoinglese, torna ogni notte nei suoi incubi. Sono trascorsi dieci anni dalla tragedia che ha sconvolto la sua famiglia, il suicidio della madre. In seguito, il padre Henry l’ha spedita contro la sua volontà a studiare in Italia, distruggendo così il loro legame. Gillian ha cercato con tutte le sue forze di seppellire nelle profondità del suo animo il senso di colpa per la morte della madre, i conflitti con il padre e le sue stesse tendenze sociopatiche, ma negli anni tutto questo l’ha portata a isolarsi. Non ha una vita sentimentale e trascorre le sue giornate tra studio e lavoro. Il passato riemerge ancora una volta quando riceve uno strano messaggio audio da quel padre tanto assente. La sua voce è flebile e allarmata. Gillian capisce che è successo qualcosa di grave e parte per Londra. Aiutata da Michael, ispettore di Scotland Yard, ex delinquente ed ex allievo di arti marziali di Henry, scopre che suo padre è stato rapito da un serial killer. Sullo sfondo di una Londra insanguinata da una serie di efferati omicidi, quando le indagini ufficiali non riescono a svelare l’identità di un assassino che non lascia tracce, Gillian capisce di essere non solo l’unica in grado di fermarne la furia omicida, ma anche l’ultima speranza per suo padre.. (altro…)

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Lucrezia Borgia Giulia Farnese – Bruna K. Midleton

Lucrezia Borgia Giulia Farnese. Le donne più ammirate e desiderate del Rinascimento – Bruna K. Midleton – Bonfirraro

Lucrezia Borgia Giulia Farnese. “Mia amatissima Lucrezia, il destino ci ha separate, ma il mio cuore sarà per sempre con te”. Quella tra Lucrezia Borgia e Giulia Farnese è la storia di un’amicizia travolgente e coinvolgente, testimonianza di un sentimento forte che, dal pieno Rinascimento, ha attraversato i secoli per giungere fino a noi. Una torbida amicizia femminile incastrata in un contesto in cui l’incesto era considerato norma, la lussuria all’ordine del giorno, il potere e le ricchezze gli unici motivi per cui vivere. Tra storia e romanzo, in un’epoca definita il baccanale della Chiesa, Midleton ritrae con maestria di particolari, le donne più volute, ammirate e dissolute del Rinascimento, angeliche e diaboliche, schiave della propria bellezza, entrambe vittime del carnefice Papa Alessandro VI. La leggenda di Lucrezia Borgia e Giulia Farnese, perseguitate nel bene e nel male dal proprio mito, è così consegnata alla storia. (altro…)

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Zannuta – Amneris Di Cesare

 

Zannuta – Amneris Di Cesare – Self Published

Zannuta. Mi chiamo Maria ma tutti in paese mi conoscono come a’zannuta. È stata mia madre a darmi questo soprannome. Perché sono brutta, ho i denti piegati in avanti e sembro ‘na ciòta, una scema. Dice che ho l’espressione di una coniglia. Non mi ha mai amato, mia madre, non mi ha mai difeso. Nemmeno quando mio padre mi ha strappato dalle braccia un figlio e lo ha dato all’uomo che mi aveva violentata in cambio di un furgone. Sono l’imbarazzo della famiglia e lo scherno della gente in paese. Però ho un bel corpo che fa impazzire gli uomini, e quelli non riescono a starmi lontano, mi desiderano, mi vogliono. E spesso con la forza, mi prendono. Poi mi abbandonano, certo, perché come ‘na cunigghja, appena uno mi tocca, bam! resto incinta. E loro scappano, perché è vergogna. Ma io quei figli li ho accettati. Anche se non li ho cercati, tutti li ho voluti. Li ho amati. Li amerò sempre. E non cercate di portarmeli via, non vi conviene: le coniglie vi sembrano pacifiche, mansuete, vero? Provate a togliere loro i cuccioli e vedrete come vi azzannano con quei denti che si ritrovano!
Sono Maria, a’zannuta, e come l’amore so prendere la vita a morsi.
Perché io sono una che ama. Che non sa fare altro. Nient’altro che amare. Dice che ho l’espressione di una coniglia. Non mi ha mai amato, mia madre, non mi ha mai difeso. Nemmeno quando mio padre mi ha strappato dalle braccia un figlio e lo ha dato all’uomo che mi aveva violentata in cambio di un furgone. Sono l’imbarazzo della famiglia e lo scherno della gente in paese. Però ho un bel corpo che fa impazzire gli uomini, e quelli non riescono a starmi lontano, mi desiderano, mi vogliono. E spesso con la forza, mi prendono. Poi mi abbandonano, certo, perché come ‘na cunigghja, appena uno mi tocca, bam! resto incinta. E loro scappano, perché è vergogna. Ma io quei figli li ho accettati. Anche se non li ho cercati, tutti li ho voluti. Li ho amati. Li amerò sempre. E non cercate di portarmeli via, non vi conviene: le coniglie vi sembrano pacifiche, mansuete, vero? Provate a togliere loro i cuccioli e vedrete come vi azzannano con quei denti che si ritrovano!

Sono Maria, a’zannuta, e come l’amore so prendere la vita a morsi.
Perché io sono una che ama. Che non sa fare altro. Nient’altro che amare. (altro…)

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Classe 1911 – Martina Longhin

 

Classe 1911 I sogni devono attendere – Brè Editore

Classe 1911. Il romanzo è ambientato nelle campagne veneziane. Siamo nel 1935, nel pieno ventennio fascista. Il protagonista è Luigi, classe 1911, un apprendista falegname, introverso, religioso, dai sani principi e con il sogno di aprire una falegnameria. Ma Mussolini ha altri progetti per lui, programmi che sconvolgeranno la vita del povero uomo. Il Duce brama “un posto al sole” e decide di conquistare l’Etiopia. Luigi è costretto a partire per il Paese africano, dove assisterà alle peggiori atrocità. Iniziano a farsi strada dei sentimenti che non gli appartengono e che lo spaventano: il rancore e la vendetta. Questi sentimenti, che si assopiscono al rientro in patria, tornano prepotenti quando ritrova un ex capomanipolo delle camicie nere incontrato in Africa, trasferitosi nel suo paese per lavorare. E le efferatezze che l’uomo perpetrava in Etiopia, continua a compierle nel veneziano come membro delle brigate nere, durante la Seconda guerra mondiale. Crudeltà, ingiustizie, patimenti, ma anche amicizia, solidarietà e amore, in un libro tratto da storie realmente accadute, in uno dei periodi più difficili del Ventesimo secolo. (altro…)

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La piantagione Walker – Claudia Brandi

 

La piantagione Walker – Claudia Brandi – Land editore

 

La piantagione Walker. New Orleans, 1832 Celia, giovane inglese, viene costretta dalla madre a trasferirsi in America a causa dei problemi economici sorti dopo la morte del capofamiglia. Sarà nella piccola cittadina di St.Francisville, New Orleans, che la ragazza conoscerà il ricco imprenditore Ashley Walker. Un amore a prima vista, se non fosse per un problema all’apparenza insormontabile: Ashley possiede degli schiavi, fatto che per la giovane Celia risulterà intollerabile, considerata l’educazione puritana che ha ricevuto. A Celia riesce impossibile immaginarsi sposata con uno schiavista, nonostante Ashley sembri determinato ad averla tutta per sé. Tra pretendenti molesti, un’epidemia che metterà a rischio tutto ciò che Celia ama e conosce, e improbabili viaggi nella grande città creola, Celia e Ashley dovranno venire a patti con le loro differenze… perché l’amore, si sa, fiorisce là dove il compromesso impera. (altro…)

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Storie di streghe e altre donne magiche – Francesca V.F.

Storie di streghe e altre donne magiche – Francesca V.F. – L’età dell’Acquario

 

Storie di streghe e altre donne magiche. La parola «strega» evoca da sempre immagini contrastanti: c’è chi pensa a una megera in grado di gettare malefici, chi a una maliarda pronta a sedurre gli sprovveduti, chi a una potente fattucchiera capace di evocare spiriti maligni e scatenare le forze della natura. Nella storia sono esistite donne che praticavano la magia oscura, ma la maggior parte delle cosiddette «streghe» altro non erano che persone «diverse». Spesso erano donne sole, malate, emarginate, vittime di delazione. Vedove a cui si volevano espropriare i beni. Levatrici, curatrici, esperte di erbe dotate di una sapienza antica che mettevano a disposizione del prossimo, suscitando l’ostilità di chi vedeva nel loro «potere» una minaccia per la società patriarcale. Fino alla metà del XIV secolo le condanne per le «streghe» si limitavano a pene pecuniarie o penitenze. Successivamente, si diffuse sempre più la convinzione che fossero emissarie del demonio, quindi eretiche o, ancora peggio, apostate. Questo volume ne esplora il mondo, la psicologia, le capacità e le presunte colpe, attraverso riferimenti storici e aneddoti, intervallati da racconti più personali, perché la narrazione è il medium più indicato per mettersi nei panni di queste «donne magiche» e provare a vivere in prima persona le vicende di cui sono state protagoniste. (altro…)

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