Approfondimenti e interviste

Passeggiando per una casa editrice…

di Veronica Fioranzato

Mentre sfogliamo la nostra rivista preferita, passiamo in rassegna gli articoli che troviamo nel quotidiano dopo aver sorseggiato il caffè o ci immergiamo nella lettura di un romanzo acquistato in libreria il giorno prima, ci può capitare di domandarci cosa abbiamo realmente di fronte a noi, oltre a un articolo ben scritto o a un racconto scandito da acute riflessioni e dal potere di trasportarci in realtà lontane dai nostri innumerevoli impegni. 

Potremmo chiederci: cosa c’è in mezzo tra noi e quel volume? Chi permette che il pensiero di un autore arrivi nelle case di chi è disposto a leggerlo? Il rapporto tra chi legge – noi – e chi scrive è mediato dalle case editrici, che si occupano di selezionare lo scritto, revisionarlo e pubblicarlo nei tempi e nelle condizioni stabiliti. 

Le case editrici sono composte da più figure, ognuna delle quali si dedica a precise mansioni: 

Il Direttore editoriale è, di fatto, il responsabile delle linee editoriali abbracciate dalla casa editrice. Per questo motivo, si occupa di garantire che queste vengano rispettate, decidendo quali libri e/o articoli pubblicare e svolgendo così una funzione di coordinamento tra tutto il team. 

A supporto del direttore editoriale, c’è il Redattore editoriale, che si occupa di revisionare i testi, correggere gli errori grammaticali e stilistici, oltre a verificare la coerenza e la qualità del contenuto rispetto alla linea editoriale. 

Gli Editor sono quelle figure che lavorano maggiormente a contatto con l’autore e con il testo: a loro infatti spetta il compito di migliorare la struttura e il linguaggio dello scritto. La revisione deve in primo luogo concentrarsi sul contenuto e sulla coerenza narrativa (editor strutturale) e successivamente sullo stile e il linguaggio (editor di linea).

 

 

La revisione “formale” viene invece affidata al Correttore di bozze, che si occupa della correzione di refusi, errori tipografici e incongruenze di impaginazione; in questo modo, lo scritto è pronto per la pubblicazione. 

Esistono altre figure che si discostano dalle mansioni strettamente editoriali, ma ugualmente cruciali nella progettazione e nella pubblicazione di un contenuto testuale: 

Il grafico, ad esempio, progetta la copertina, l’impaginazione e gli elementi visivi del libro. rendendolo accattivante e in linea con il pubblico di riferimento. 

Accanto al grafico, possono esserci il Responsabile di diritti o l’Agente letterario, che si dedica alla gestione della parte legale relativa ai diritti d’autore. 

Infine, se è una casa editrice relativamente strutturata, ci sarà sicuramente il Responsabile del marketing e della comunicazione, a cui va il compito di pianificare le strategie di promozione del libro, di organizzare eventi promozionali, di gestire i rapporti con la stampa e di curare la comunicazione sui social media. 

Queste sono solo alcune delle figure che compongono l’affascinante mondo di una casa editrice. Grazie a loro, ogni giorno possiamo ascoltare nuove voci, scoprire nuovi pensieri e immergerci in mondi ancora tutti da esplorare. 

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Intervista a Beatrice Simonetti

 

 

Carissime e carissimi,

Oggi abbiamo il piacere di ospitare nel nostro salottino Beatrice Simonetti, autrice de Il cielo d’acciaio, recentemente recensito su questo blog.

Trovate la recensione qui: Il cielo d’acciaio

1.Ciao Beatrice, vuoi presentarti ai lettori del nostro blog raccontando qualcosa di te?

– Ciao! Innanzitutto, ti ringrazio per avermi proposto questa bellissima intervista. 

Dunque, vivo in provincia di Ancona, a Castelfidardo, la città che ha dato il via all’industria della fisarmonica e dove si è combattuta una delle battaglie decisive del nostro Risorgimento.

Oltre alla mia passione per la scrittura, sono laureata in Traduzione Letteraria (nello specifico in lingua e cultura russa e tedesca) e ho sempre avuto un’attenzione particolare per il ventesimo secolo (soprattutto per la storia della Germania e della Russia) che adoro approfondire attraverso una collezione infinita di saggi!

Inoltre, ho una grande passione per la lettura, per i videogiochi e per tutto ciò che permette di staccare la spina e viaggiare con la mente!

2. Quando hai iniziato a scrivere? Che ruolo occupano la scrittura e la lettura nella tua vita?

– Scrivo praticamente da sempre. Alle scuole medie scribacchiavo delle storielle fantasy strampalate sui fogli della stampante, durante le ore di matematica. Da quel momento, non ho mai più smesso.

Nel cassetto ho sempre custodito il sogno di vedere in libreria qualcosa scritto da me, ma al tempo nutrivo l’illusione che fosse tutto molto più semplice, perfino scrivere un romanzo.

Ora che sono decisamente più grande, nonostante le diverse consapevolezze, la scrittura occupa comunque uno spazio fondamentale, durante le mie giornate, e cerco di trovare sempre del tempo per mandare avanti i miei progetti.

Per quanto riguarda la lettura, invece, sono parecchio onnivora. Potrei passare dalla letteratura russa, alla saggistica o al romance, senza nessun problema.

Amo tutto ciò che è ben scritto e mi tiene incollata alle pagine.

3. Il cielo d’acciaio, romanzo bellissimo, vede intrecciarsi le vicende di quattro personaggi principali (Miroslaw, Johannes, Käthe e Hermann). Qual è stata la genesi nella caratterizzazione degli stessi?

Il cielo d’acciaio è nato insieme a Miroslaw Nowak. Per mesi, dopo la conclusione de Il fiume di nessuno (in cui Miroslaw è soltanto uno dei compagni di squadra di Benjamin Händler, protagonista dell’opera) avevo in testa solo lui e sua figlia Käthe.

Volevo rendere giustizia al personaggio di Miroslaw, dopo gli avvenimenti disastrosi de Il fiume, perché ero sicura che avesse molto altro da dire. In generale, sentivo che si nascondesse un mondo vastissimo, oltre la scorza da duro che aveva mostrato in trincea, quando era solo un ragazzino. Così, mi sono divertita a immaginarlo più grande di vent’anni.

Johannes è nato diversi mesi dopo. Inizialmente doveva essere la contrapposizione di suo padre Benjamin, poi si è fatto strada nella mia mente ed è esploso come un fuoco d’artificio. Ora, è uno dei personaggi a me più cari.

Hermann è stato il mio antagonista più complicato da gestire. La sua psiche era una pentola a pressione difficile da tenere a bada.

4. Hannes passa dal “mito del superuomo” iniziale, alla disillusione e al rinnegamento. Da lettori assistiamo a un profondo cambiamento. È stato complicato riuscire a raccontare il dolore nelle sue sfaccettature?

Lo è stato parecchio, ma è stato un percorso altrettanto naturale. Il suo viaggio è stato doloroso, tortuoso. L’ho visto strisciare (metaforicamente e non) nel fango, per provare a conoscere se stesso, e a scindere quella parte di sé dagli ideali inculcatigli fin da quando era molto piccolo. Più volte mi sono dovuta fermare per riprendere fiato durante la stesura.

Ci sono state diverse notti in cui il suo personaggio mi ha tenuta sveglia per aggiungere tasselli che avevo ignorato. Era sempre nella mia testa. Una presenza costante.

Distruggere tutte le sue certezze è stato inevitabile, una crepa dopo l’altra.

Certe volte mi fermo a pensare che, se la guerra non fosse scoppiata e non fossero successe altre cose, forse Johannes sarebbe rimasto il ragazzino che conosciamo nell’aprile del 1939, e si sarebbe “accontentato” di vivere quel tipo di vita a metà.

5. Mi è piaciuta molto Käthe Nowak per il suo coraggio. La ritroveremo nel prossimo romanzo?

Ebbene sì. Anche se sarà molto secondaria, Käthe sarà presente anche nel terzo e ultimo romanzo della saga.

6. Il cielo d’acciaio fa parte di una trilogia. Mi chiedo se nel prossimo romanzo il protagonista sarà Yannick o se conosceremo un nuovo personaggio. Puoi rivelarci qualcosa?

Preparati agli spoiler!

Nel prossimo romanzo, di cui ho ormai quasi ultimato la prima stesura, una delle voci narranti sarà proprio quella di Yannick. Avremo di nuovo tre punti di vista, come ne Il fiume di nessuno.

Oltre a Yannick gli altri due protagonisti saranno “inediti”. Ormai è una caratteristica di questa saga, oserei dire, visto che anche ne Il cielo d’acciaio l’unico personaggio noto tra i protagonisti era Miroslaw.

Ti dico inoltre che il terzo volume della saga avrà una componente gialla più spiccata rispetto ai precedenti volumi e sarà ambientato prevalentemente tra il 1963 e il 1964.

7. Quali sono i tuoi progetti per il futuro oltre il completamento della trilogia?

Con la fine della saga credo che recupererò un romanzo distopico iniziato dopo la fine de Il cielo d’acciaio, di cui ho scritto solo pochi capitoli.

Poi ho in cantiere anche un’altra saga storica, stavolta composta soltanto da due volumi, ambientata in Unione Sovietica, di cui però preferisco non parlare troppo, visto che è ancora soltanto un’idea abbastanza fumosa.

8. Ultima classica domanda: quali sono i cinque libri che porteresti con te su un’isola deserta?

Porterei Delitto e Castigo di Dostoevskij, di cui sono ossessionata da quando ero un’adolescente, Espiazione di McEwan e per ultima, ma non per ordine di importanza l’intera trilogia della Grande Guerra di Remarque, quindi Niente di nuovo sul fronte occidentale, La via del ritorno e i Tre camerati. Quei romanzi mi hanno dato moltissimo, tanto da essere stati un perno fondamentale della mia tesi di laurea magistrale.

 

 

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I migliori del 2024

I migliori del 2024.

 

Anche se con un po’ di ritardo rispetto ai tempi canonici, pubblico le nostre migliori letture .

Non è una classifica, ma solo un elenco di ciò che ci ha emozionato di più, perchè ciò che conta è quello che un libro ci trasmette.

Raffaella Bordonaro

  • Frammenti di anime – Federico Mazzi

Un thriller ben scritto, appassionante e coinvolgente. Suspence e colpi di scena non mancano!

  • Come una piuma – Maura Puccini

Un romanzo che racconta il problema dell’anoressia e lo fa in un modo dolce e agguerrito al tempo stesso! Indimenticabile!

  • Da Est a Ovest passando per l’Africa – Stefania Nadalini

Un diario di viaggio decisamente non convenzionale! Bello, vero, autentico!

  • Colibrì – Sara Fasciano

Può un amore superare le barriere del tempo e dello spazio? Viaggiare per anni e anni, km e km… e ricongiungere due anime destinate a stare insieme?

  • Emma Pagani – Walter Bobicchio

E’ davvero tutto come sembra? Di chi possiamo fidarci? Un thriller oscuro e misterioso dal quale non riuscirai a staccarti, fino all’ultima pagina!

  • Maschia alfa – Costanza Pintori

Il tradimento visto con gli occhi di lei, di lui e dell’altra. Ma chi è il forte e chi è la vittima in questo triangolo? Uno dei romanzi contemporanei più belli che abbia mai letto!

  • Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera – Guendalina Middei

Riscoprire i grandi classici del passato non è mai stato così bello ed appassionante!

  • L’amore è un fiume – Carla Madeira

L’amore vero, puro, ossessivo, paranoico, violento e distruttivo. E anche quello per noi stessi non fa eccezioni. Strepitosamente crudo e vero. Da non perdere!

  • Lily – Rose Tremain

Duro e spietato ma anche dolce e commovente. La storia di un’adozione, di una vendetta e di una vita che reclama il suo diritto di esistere.

  • Regalo di Natale – Sal Formisano

Bello come le commedie di Natale se ami il Natale. Vero come la vita, reale, appassionante, inatteso.

  • Pruriti – Davide Staffiero

Racconti che non dimenticherai facilmente! Diversi, originali, accattivanti e… avvincenti!

  • Per un pesce rosso – Alex Miridieri

Bello, bello, bello. Tre personaggi, tre punti di vista, tre vite. Tre volte bello.

Alessia Loggia

  • L’anno in cui tutto è cambiato, seconda parte: – Laura Macaluso

Ormai sono innamorata di questa serie di Laura Macaluso. Mi trasmette un calore, mi riempie il cuore, perché il sentimento che cresce fra Rebecca e Adam è fatto di tanti piccoli gesti semplici, genuini e puri che mi hanno conquistata, ma anche perché è molto di più di un romance: si parla di adolescenza, crescita, famiglia e amicizie. Questa saga mi fa sentire a casa e non vedo l’ora dei seguiti, perché ormai per me sono diventati un porto sicuro in cui tornare.

  • Quelli dimenticati:- Daphne Ali 

Faccio fatica a stabilire posizioni, ma lui sicuramente sarebbe nella top 3, se non il primo classificato in assoluto. Al e Shanti sono stati l’ultima copia della Broken Guys series, una trilogia in cui abbiamo incontrato tre coppie diverse che per me sono state un crescendo che fin da subito si è rivelato stupendo per poi evolvere fino a uno tra i più indimenticabili della mia vita. La protagonista femminile è uno dei personaggi con cui mi sono sentita più in empatia nella mia esistenza e l’intensità di questa saga l’ha fatta diventare una delle mie preferite di sempre.

  • Double Match – Alice Marcotti 

Per me, questa era la prima lettura di Alice Marcotti, ma che esordio! Ho amato Cam in particolare, un protagonista maschile che mi ha fatto venire le farfalle nello stomaco e mi ha fatta innamorare follemente e fatta sclerare come se fossi io nella storia. Ho letto anche il secondo della saga che merita altrettanto, però, secondo me, il primo è davvero insuperabile, uno dei più coinvolgenti che abbia letto quest’anno.

  • Honey Il canto dell’ape regina – Katiuscia Salvini 

Anche lui, se dovessi fare la classifica, sarebbe davvero molto in alto. Katiuscia ha ideato una storia che si è scavata uno spazio nel mio cuore e che ci rimarrà per molto, molto tempo. Winnie e Bear, un’infermiera (che in realtà è una escort, ma per un fraintendimento viene assunta con questo ruolo) e un uomo sulla sedia a rotelle che potrà tornare a camminare ma che ha perso la voglia di farlo. Al di là dell’ironia presente, che ho amato, bellissimo il romance ma soprattutto la profondità del loro sentimento e degli insegnamenti che lasciano, in particolare la forza di rialzarsi e combattere.

  • Still –  Ritalaura del Conte

Ormai ho letto quasi tutto, ma Fiamma e Bruno sono stati speciali. Come sempre, la sua scrittura è praticamente una poesia in prosa, ho amato le tematiche profonde e intense che ha deciso di inserire nel romanzo che lo hanno reso anche difficile da leggere a tratti, ma anche necessario. Punto a favore aggiuntivo: l’ambientazione, dato che spesso siamo a Cannes, tra cinema e bar tipici del posto, una città che io amo immensamente.

  • La sindrome di Didone. Ira – Christina Michaelson  

Conclusivo della serie di Christina della Sindrome di Didone, secondo me una saga in generale MOLTO sottovalutata. Nonostante sia romance, si va molto oltre: ci sono tantissime tematiche importanti, una moltitudine di punti di vista di tanti ragazzi che stanno crescendo e che vivono esperienze comuni alla loro età, all’adolescenza, ma anche diverse e uniche per ognuno di loro. La forza della sua penna è travolgente e i personaggi sono fra i migliori a livello di caratterizzazione di sempre, perché la loro profondità li rende veri agli occhi dei lettori.

  • Eredi di miseria e sangue – Giulia Viviani

Un esordio, e il fatto che sia il primo romanzo dell’autrice mi ha davvero colpita. Questo fantasy riprende Romeo e Giulietta in chiave dark, con reliquie magiche, missioni ma anche, ovviamente, un amore tormentato. Interessante l’idea di capovolgere i cosiddetti “stereotipi”, visto che lei è la badass della situazione e lui quello più empatico. Sono stata risucchiata da queste pagine che ho finito in pochissimo perché volevo sapere cosa sarebbe accaduto e come sarebbe finita questa storia così meravigliosa.

  • Per aspera ad astra – Chiara Saccuta 

Fantasy con ambientazione nello spazio, e già potrei finire qui dato che sono una vera appassionata di astronomia da quando ero piccola. Ambrosine ed Edward sono due personaggi tosti, i tipici moralmente grigi che amiamo tanto, e danno davvero filo da torcere. Lei incarna Vega, una stella fra le più luminose, e lui sembra senza poteri ma in realtà ha un potere oscuro e nascosto che ancora non conosce. Leggerò il seguito a breve perché questa saga è coinvolgente e ben strutturata, ne vale davvero la pena!

  • Faida di Sangue e Tenebra – Alexandra Rei

 I migliori si tengono per ultimi, anche lui sarebbe tra quelli che si collocano più in alto in questa top 10. Il punto forte è innanzitutto l’originalità, dato che in questo fantasy abbiamo l’incarnazione dei tarocchi come potere magico centrale, che conferisce doni specifici a ognuno in base a quale Arcano rappresentano. La storia proibita tra Violante e Sebastian mi ha lasciata senza fiato, ma soprattutto ho trovato una famiglia nell’unione che si va a formare tra gli Arcani, e ricordo ancora la voglia di tornare fra le pagine alla fine della giornata per leggere ancora di loro.

  • Winter – Marissa Meyer 

Altro pezzo di forte in chiusura di questa classifica. Metterei anche Cress a pari merito, il precedente volume letto sempre nel 2024, dato che entrambi sono davvero due libri pazzeschi scritti dalla regina del fantasy, Marissa Meyer, che unisce questo genere a un’ambientazione distopica e al retelling nella saga delle Cronache Lunari, visto che ogni libro della tetralogia riprende una fiaba classica. Winter ha rappresentato la chiusa di un ciclo a cui sono immensamente affezionata, iniziato anni fa e motivo di rinascita per me, dato che sono tornata a leggere fantasy (mio genere preferito da sempre) dopo anni di blocco. Qui troviamo finalmente tutti i protagonisti insieme, uniti nella lotta contro una vera cattiva, Levana la regina della Luna, ed è stato difficile dire loro addio. Le Cronache Lunari è diventata una delle mie saghe preferite in assoluto e in particolare del genere fantasy.

Daniela Alampi

  • La felicità è una storia semplice – Lorenza Gentile

Ti riconcilia con la vita.

  • La casa dei silenzi – Donato Carrisi 

Avvincente, segue le avventure del suo protagonista (già letto nei precedenti), inquietante.

  • L’educazione delle farfalle – Donato Carrisi 

Sa di già visto, deludente per l’Autore.

  • Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi –  Maurizio de Giovanni 

Per chi ama il personaggio e la sua evoluzione. Stile fluido e trascunante.

  • Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? –  Antonio Manzini

Una sorta di spin-off delle avventure di Schiavone ma più leggero nei toni e nella storia.

  • Qualcosa di vero – Barbara Fiorio 

Un modo nuovo di raccontare le favole, dolceamaro. Da leggere.

  • Cause innaturali – Patricia D. Cornwell 

Sono una fan ma non mi ha conquistato.

  • Cambiare l’acqua ai fiori – Valérie Perrin 

Il primo che ho letto dell’Autrice e che mi ha fatto familiarizzare con il suo stile di scrittura che ho apprezzato.

  • Il quaderno dell’amore perduto – Valérie Perrin 

Emozionante, triste e crudo ma delicatamente romantico.

  • You like it darker – Stephen King 

Recensito per il blog, consigliato a chi ama il Re

Maria De Franco

  • Le tre parti del cuore – Laura Falcone e Loredana Costantini.

Tra foto ingiallite e ritagli di vecchi giornali, i ricordi di Megan ci portano tra Parigi e New York negli anni Ottanta e ci fanno conoscere una storia palpitante di sentimenti ed emozioni.

  • Scolpitelo nel vostro cuore –  Liliana Segre

Libro breve e intenso in cui Liliana  Segre ci invita a scolpire nel nostro cuore le sue parole perchè verrà un giorno in cui, a causa dell’inesorabile scorrere del tempo, non ci saranno più testimoni a raccontarci dei crimini nazisti.

  • Tranne il colore degli occhi – Roberta Marcaccio.

Il passato si intreccia con il presente, svela e cela segreti che uniscono e al contempo separano Michela e Annamaria. E’ una bella storia di amore e amicizia sapientemente narrata dall’autrice.

  • I delitti del Garda – Zeno Steno.

I paesi che si affacciano sul Garda sono teatro di efferati delitti ad opera di un killer sfrontato e inafferrabile.

  • Dio nasce altrove – Fabio Trombetti

Mi piacciono molto i libri di questo autore perchè ha uno stile elegante e curato che cattura e avvolge il lettore.

  • Il dubbio del delegato – Dario Galimberti.

Adoro questa serie di gialli storici con protagonista il delegato di polizia Ezechiele Beretta che ritorna per far luce su una triste vicenda durante le festività natalizie del 1941.

  • Il canto della fortuna – Chiara Bianchi. 

Biografia romanzata di Angelo Rizzoli la cui storia mi ha veramente appassionata molto.L’autrice traccia la parabola ascendente di un uomo lungimirante e visionario che, partendo dal nulla, costruisce un impero editoriale vasto e prolifico.

  • La legge del settimo giorno – Luca Scopitteri.

Misteri celati per secoli, una Chiesa che si basa su leggi note solo agli adepti di grado superiore, delitti inspiegabili e un giornalista deciso a fare luce su questi segreti e anche dentro di sè.

  • Delitto in Strada Maggiore –  Maria Luisa Minarelli.

Adoro i gialli storici quindi non potevo non apprezzare questa nuova serie ambientata a Bologna negli anni trenta.

  • il momento giusto –  Andrea Shaw 

La storia di Katiuscia, di Stefano e di tutti i loro amici mi ha molto emozionata e mi è rimasta nel cuore. E mi ha permesso di conoscere Bologna, la città che accoglie e abbraccia i diversi personaggi.

Massimiliano Mascalzi

  • Il treno – Georges Simenon

Il treno è sempre il treno come argomentava Pozzetto nel Ragazzo di campagna. Un Simenon d’annata e uno dei più belli letti da me dove l’analisi psicologica dei personaggi, che già è la specialità della casa, qui viene portata ai massimi livelli.

Sublime

  • Storie ciniche – William S. Maugham 

Un libro di racconti ovvero qualcosa che leggo assai raramente, ma per Maugham è lecito fare eccezioni. Storie ciniche dove ad apparire ciniche sono soprattutto le donne, e questo in qualche misura potrebbe portare a sconsigliarlo al pubblico femminile, ma per onestà va anche detto che lo scrittore sembra molto spesso quasi affascinato dalla genialità di alcune di loro.

Imprevedibile 

  • Le serenate del ciclone – Romana Petri

Per gli amanti delle biografie consigliatissimo, un esempio di come un rapporto con un genitore, il padre in questo caso, possa essere viscerale e potente anche quando viene vissuto in lontananza. Un padre difficile, dalle mille sfaccettature ma con una sua indiscutibile coerenza che, come spesso avviene in questi casi, finirà per tradirlo.

Appassionato 

  • La chimera – Sebastiano Vassalli

Un romanzo storico bellissimo dove l’argomento stregoneria serve soprattutto a Vassalli per esprimere il proprio disappunto su tutto ciò che utilizza le false credenze per emarginare una persona agli occhi della società rendendola di fatto una sorta di paria. E ovviamente dagli attacchi dello scrittore non viene risparmiata la chiesa e tutto ciò che le ruota attorno.

Un j’accuse

  • Al paradiso delle signore – Emile Zola 

Chi lo legge deve ovviamente dimenticarsi del tutto della serie televisiva, ma forse non serve nemmeno puntualizzarlo. È un romanzo di fruibilità assoluta dove sullo sfondo di un grande amore che ne genera un altro Zola ci offre uno spaccato sociale di un’epoca che se ne sta andando lasciando spazio ad un mondo nuovo. In realtà passerà oltre un secolo prima che le stime dello scrittore francese si avvereranno ma questo non toglie nulla alla visionarietà dell’opera.

Visionario

  • R4 – Piero Trellini

Mezzo secolo di storia passato in rassegna attraverso un auto che ha peraltro segnato l’immaginario collettivo di almeno una generazione. Un libro sorprendente dove provare nostalgia o sdegno (anche contemporaneamente se vogliamo) per storie conosciute e stupore per fatti sconosciuti ma non meno rilevanti.

Sbalorditivo 

  • La lettera scarlatta – Nathaniel Hawthorne 

Anche qui, per chi l’ha visto, dimenticarsi del film che sostanzialmente è un prequel del libro e concentrarsi sulla storia che ha un significato preciso da ricercarsi anche nelle famiglia puritana da cui discendeva Hawthorne perché il romanzo è soprattutto un atto di biasimo nei riguardi di chi utilizza la religione per imporre agli altri il proprio modo di pensare ed è intollerante verso qualunque diverso orientamento.

J’accuse numero 2

  • Domani nella battaglia pensa a me – Javier Marias

Mia primissima e spero non ultima esperienza con questo grandissimo scrittore. Un accentratore lo definirei, quando lo leggi finisce non solo per avvolgerti ma per pretendere tutto lo spazio. Una storia dove non farsi mancare nulla, dalla riflessione sulla vita e la morte allo sliding doors, dall’esaltazione della potenza narrativa al gusto per il colpo di scena.

Letteratura 

  • La donna di trent’anni – Honore de Balzac 

Considerato non tra i suoi romanzi indimenticabili eppure da non riuscire a staccarsene, anche solo per tracciare un parallelo tra la trentenne di Balzac e quella attuale: un mondo di differenza. Banale sottolineare come la prima abbia già tanto vissuto rispetto alla seconda eppure Balzac riesce a darle una luce che affascina, ha poco da offrire ma sembra poter ancora regalare più dell’altra l’illusione dell’amore.

Ammaliante 

  • Settembre nero – Sandro Veronesi 

Almeno un libro recente, capolavoro certamente no ma Veronesi difficilmente tradisce le attese. Ha una capacità di raccontare la nostalgia che ti prende dentro e separa le generazioni come pochi. E per far questo non si serve nemmeno dei social che detesta finendo così con lo scegliere apposta epoche in cui non ci sono. Stavolta siamo in pieni anni settanta, nello specifico l’estate delle olimpiadi di Monaco, chiudi gli occhi e il protagonista del romanzo potresti essere tu.

Mai banale

Valeria Lorusso

  • Il cielo d’acciaio – Beatrice Simonetti

Anche nella devastazione umana e non può esserci una piccola luce di speranza. Un affresco storico convincente e avvincente. 

  • Vallanzasca – Vito Franchini

Il romanzo non ufficiale sul bel Renè che tanto ha affascinato negli anni 70 stuoli di ragazzine, ma qui non si gioca a fare bulli e pupe, si spara e si ammazza senza ripensamenti. 

  • La casa di Mary e Abram – Massimo Rozzani

Una storia che ricorda Dickens e i romanzi d’appendice alla Sue ma in cui c’è una notevole dose di calore umano.

  • Le sorelle che ti scegli – Judy Blume

La sorellanza, quel sentimento che unisce le donne in un vincolo indissolubile e fa superare tutti gli ostacoli che la vita ci pone davanti. 

  • Caterina d’Aragona – Cristina Penco

La biografia della prima moglie di Enrico VIII qui raccontata in modo esauriente e interessante.

  • Anna Bolena – Cristina Penco

La figura discussa di questa vittima del re suo marito e del desiderio di potere della sua famiglia.

  • Psycho – Robert Bloch

Un magistrale thriller psicologico capace di tenere desta l’attenzione pur senza particolari descrizioni raccapriccianti.

  • A rac(conti) fatti – Raffaella Bordonaro

Una breve raccolta di racconti sui temi legati al tradimento, alle dinamiche di coppia, scritti con uno stile chiaro e privo di fronzoli, ma funzionale riguardo ciò che viene narrato.

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Blog Tour Un nuovo giorno a Wonderson Lane

Un nuovo giorno a Wonderson Lane

 

 

Cari lettori oggi vi introduco il romanzo di Gaia Valeria Patierno, Un giorno a Wonderson Lane, per il Blog Tour organizzato da @flaviasdiary2.0.  La mia tappa di approfondimento è concentrata su tre domande ai personaggi del romanzo. Prima di introdurre le domande vi inserisco la trama per comprendere meglio.

Wonderson Lane, un angolo selvaggio e remoto sulla scogliera, ed è qui che vivono i Granger: Hellen, intrappolata in un matrimonio che la mortifica, Jonathan, un uomo in perenne lotta contro un passato terribile e il piccolo, fragile Dylan. Con loro, il fedele cane da allerta diabetica Nuke e la sua trainer Caroline. Ma sotto il cielo plumbeo di Wonderson Lane qualcosa di oscuro si annida, Giorno dopo giorno i silenzi diventano insopportabili e riaffiorano segreti difficili da sopportare. Ma i Granger hanno giurato “per sempre finchè morte non li separi”. E intendono mantenere questa promessa.

1. Ciao Hellen prima di incontrare Jonathan quali erano i tuoi sogni e le tue aspirazioni?
Mi sarebbe piaciuto dipingere, sai? Ero anche brava… mi sarebbe piaciuto fare tante cose, continuare il mio corso di restauro… ma si sa come va la vita quando sposi un uomo importante. Stai sempre un passo dietro di lui.

2. Jonathan come sono i tuoi rapporti con i genitori e perché hai scelto di vivere in una casa isolata?
Non mi piace parlare di queste cose, non sei la mia terapeuta. La casa va benissimo così, è grande, elegante ed sul mare e il mare fa bene ai bambini piccoli. Detesto queste sciocchezze!

3. Ciao, Nuke! Ciao, Volador! Potreste dirmi come si vive a Wonderson Lane?
Forse non dovresti domandarlo a noi, siamo solo animali… crediamo però che qui bisogna stare molto attenti. Meglio dormire con un occhio solo!

Spero di avervi incuriosito e a presto con la recensione.

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Blog Tour Volevo solo avere più tempo – Stefania Convalle

Oggi vi presento la prima tappa del Blog Tour organizzato da @flavia’s diary per Volevo solo avere più tempo di Stefania Convalle che ringrazio per l’opportunità.

Ho deciso di scegliere come argomento la playlist musicale essendo un’appassionata ascoltatrice di musica sin dalla mia adolescenza. 

Sicuramente ascolterò questi artisti che non conosco, mi piace scoprire sempre suoni diversi da quelli che ascolto abitualmente.

Ecco la playlist: 

Ólafur Arnalds – Loom feat Bonobo

Ólafur Arnalds – Only The Winds 
Ólafur Arnalds – Ypsilon
Ólafur Arnalds – Hafursey (Yfir) 
Ólafur Arnalds – ekki hugsa
Kiasmos – Blurred 
Ólafur Arnalds – Near Light
Ash – Live at Blue Lagoon
Intro Improvisation Ash – Worlds Apart
Ash – Daydream Ash – Le Beirut (ft. Samia) Ash – Homes Ash – Mourning 
Ash – Mosaïque Ash – Simple
Hans Zimmer – Time
Hans Zimmer – Interstellar theme
Buon ascolto.
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Blog Tour Il seme del male – Intervista a Nicola Rocca

Buongiorno lettori di Infinity Passions. Oggi ospitiamo nel nostro salottino Nicola Rocca autore del thriller Il seme del male per il Blog Tour omonimo organizzato da @flavia’s_diary. La recensione del romanzo uscirà prossimamente sul blog

1. Ciao Nicola, vuoi parlare un po’ di te ai nostri lettori affinché possano conoscerti meglio?

Buongiorno a tutti. E grazie per avermi invitato a fare quattro chiacchiere con te e con il tuo blog.
Sono Nicola Rocca e, nonostante sia nato nel 1982 (
Cristo, quanto tempo è passato!), mi sento ancora un adolescente.
Vivo in un piccolo paese dell’Isola bergamasca e scribacchio storie dall’età di venticinque anni.

I primi tempi, ricordo, dovevo piangere miseria e pregare amici e parenti affinché leggessero i miei scritti.

Poi, a poco a poco, la ruota della vita ha iniziato a girare anche dalla mia parte e da qualche anno vivo di scrittura.

2. Hai scritto molti thriller, sei un appassionato del genere? Quali sono gli autori che consideri dei punti di riferimento?

Ho scoperto il genere thriller all’età di dodici anni, dopo avere visto per puro caso “Profondo rosso”, il capolavoro di Dario Argento. Da quel momento, non mi sono più fermato: ho cercato in continuazione film che suscitassero in me le stesse emozioni procurate da “Profondo rosso”.

Quando ho scoperto il piacere per la lettura, oltre quindici anni fa, ho iniziato a fare la stessa cosa con i libri.

Per rispondere alla tua domanda, i miei riferimenti sono: Jeffery Deaver, Giorgio Faletti, Donato Carrisi, Wulf Dorn, Franck Thilliez, Joël Dicker. Comunque, sono sempre alla spasmodica ricerca di nuovi autori e nuove storie da scorpire. E nelle quali immergermi.



3. Ne Il seme del male viene trattata una tematica alla base dei crimini decisamente attuale. Perché questa scelta e come ti sei documentato per poterla utilizzare nel romanzo?

Non è il primo romanzo in cui parlo di quell’argomento. Anzi, sono solito trattare sempre tematiche piuttosto forti e attuali. Lo faccio perché amo rendere le mie storie molto vicine alla realtà, oltre al fatto che sono affascinato da questi temi.

La documentazione è alla base del mio lavoro. Leggo articoli, fatti di cronaca, romanzi thriller e libri di psicologia. E chiedo spesso supporto a psicologi, psichiatri e medici, i quali mi forniscono sempre le informazioni delle quali necessito.

4. Il commissario Pablo sopravvive a un grande dolore e il lavoro è il suo rifugio dai ricordi che lo lacerano. È una figura interessante. Ci potrebbe essere la possibilità di ritrovarlo in un prossimo romanzo?

Il commissario Pablo incarna la personalità di tutte le persone che hanno la fortuna di avere una passione nella quale rifugiarsi. Una passione che rende sopportabile il lato oscuro della vita.

Mentre scrivevo “Il seme del male”, non pensavo a un possibile seguito, in quanto avevo dato maggiore importanza alla trama. Ora, però, mi rendo conto che Pablo ha qualche potenzialità per poter rivivere in altri romanzi. Una porta la tengo aperta. E chi vivrà… leggerà!

5. Caratterizzare i personaggi rendendoli persone reali è uno degli aspetti più interessanti in un romanzo in generale e in un thriller in particolare. 
Come ti approcci a questo processo creativo?

Per mia fortuna, questo tipo di lavoro di definizione mi risulta piuttosto semplice. O meglio, automatico, senza troppo sforzo. Ciò che cerco di fare è calarmi in ogni personaggio e ragionare come ragionerebbe lui. Un po’ come fanno gli attori quando interpretano la parte in un film.

Do molto spazio all’aspetto psicologico, tralasciando talvolta quelli fisici, che amio avviso sono meno importanti.

6. Sono curiosa e mi piacerebbe sapere se chi commette l’omicidio è stato scelto prima di iniziare a scrivere il romanzo o si è svelato pian piano durante la stesura.

Questa particolarità varia da romanzo a romanzo, da storia a storia. A volte, la trama è così chiara nella mia mente che è già tutto definito. Altre volte, invece, come nel caso de “Il seme del male”, l’assassino è emerso a poco a poco, durante la stesura.

Ogni tanto, non soltanto creo i colpi di scena, ma li subisco in prima persona.

E talvolta ne rimango pure stupito.

7. Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi darci un’anticipazione?

Ho così tante storie nel cassetto (nel senso che sono già scritte), che sono certo potrei far impazzire i miei lettori.

Si tratta di romanzi appartenenti alle serie del commissario Walker e dello scrittore Roberto Marazzi, ma anche con personaggi nuovi.

Non vedo l’ora di condividerle con voi, ma ovviamente devo cadenzare in maniera opportuna le pubblicazioni.

8. Infine la classica domanda finale: quali sono i 5 libri che porteresti con te su un’isola deserta.

Sono certo che cinque libri non sarebbero sufficienti, pertanto mi astengo 🤪

/ 5
Grazie per aver votato!

I migliori del 2023 – Infinity Passion Staff

Anche se con notevole ritardo rispetto ai tempi standard riguardo la pubblicazione dei migliori dell’anno precedente ecco i nostri.

ALESSIA

I miei 15 libri preferiti del 2023✨

Fantasy e distopico:
🔮 Lifelike: un inizio di una trilogia distopico ricco di colpi di scena, emozionante e originale. 4.75⭐️
🔮 La figlia del re dei pirati: pirati, navi, oceano… se amate l’ambientazione dei “Pirati dei Caraibi”, è perfetto per voi! 4.5⭐️
🔮 Serpent and Dove: una storia d’amore mozzafiato fra un cacciatore di streghe e una strega, immersi in un mondo fantasy tutto da scoprire. 5⭐️
🔮 The Prison Healer: la scoperta fantasy di quest’anno! Davvero originale, l’ho divorato. 4.5⭐️

Romance:
💜 All I have: una storia toccante che mi è rimasta nel cuore coi suoi personaggi 5⭐️
💜 La sindrome di Didone 2: 4.75 solo perché attendo il finale! Questo young adult (che diventa new adult via via che prosegue la serie) è assolutamente perfetto 4.75⭐️
💜 Le stelle non fanno rumore: l’ho divorato in una notte. Vi dico solo questo: Mattia e Arianna vi ruberanno il cuore 5⭐️
💜 Frozen Hearts: resilienza, forza di combattere, indipendenza femminile e libertà in ogni sua forma. Questa storia d’amore è per chi non ha la mente chiusa e riesce a superare i pregiudizi, un bel mattoncino che però mi ha lasciato tanto 5⭐️
💜 Ogni nostra prima volta: country Romance, secondo di una serie che con i suoi personaggi e l’atmosfera country mi ha intrattenuta e mi ha colpita col suo amore 4.75⭐️
💜 Terra che dolora e che tace: se volete un libro che parli dell’amore vero, non del tipico bad boy e delle farfalle, ma delle sfumature VERE di questo sentimento immenso, questo libro è quello giusto. 5⭐️
💜 Recovery S.C.I. : perfetto connubio di mystery e romance, vi consiglio qualsiasi libro di queste due autrici! 4.75⭐️
💜 Crash on you: l’intensità di Ryder e Alyssa è un ricordo ancora vivido nella mia mente. È un libro imperdibile per gli amanti del genere. 5⭐️

Riletture:
✨ Harry Potter and the Philosopher’s Stone
✨ Una corte di nebbia e furia
✨ Hunger Games

Non devo nemmeno esprimere un giudizio su queste ultime letture che tutti conoscete, posso solo dire che come sempre queste tre saghe hanno il mio cuore (anche se Harry Potter sempre un po’ di più).

DANIELE

🔮 Nel silenzio dei boschi: un bellissimo libro che ha come cardine il rapporto tra un padre e sua figlia, un rapporto profondo ma che ha dei lati oscuri 5⭐

🔮 Il gatto che voleva salvare i libri: Un libro ambientato in Giappone, il cui tema centrale sono i libri e un ragazzo introverso che, con l’ aiuto di un gatto e di una ragazza, sua amica, si troverà a dover salvare i libri da situazioni molto surreali. 4 ⭐

DONATELLA

💜 Tutto chiede salvezza, Daniele Mencarelli.  Molto coinvolgente e denso di emozioni. Una realtà poco conosciuta quella dei ricoveri per TSO, raccontata abilmente. 4⭐️

💜 La portalettere, Francesca Giannone
Una bellissima saga familiare tutta italiana nella prina parte del ventesimo secolo. Una donna determinata e volitiva che vuole rendersi indipendente e fare un lavoro che prima di allora nessuna donna aveva mai fatto.
5⭐️
💜 L’isola dei battiti del cuore, Laura Imai Messina
Un’isola del Giappone che contiene l’archivio dei battiti del cuore al centro di un’amicizia tra un uomo e un bambino. Lettura riflessiva e coinvolgente. 4⭐️
💜 Tutto il blu del cielo, Melissa da Costa
Dolcissimo e commovente. Un viaggio in camper attraverso la Francia come ultimo desiderio di un ragazzo che sa di non poter vivere a lungo. Non solo un viaggio fisico ma anche spirituale. 4⭐️
💜 La moglie di Dante, Marina Marrazza
La storia del sommo poeta Dante Alighieri raccontata dalla voce di sua moglie. Bellissimo e ricco di particolari. Una versione romanzata di grande rigore storico.5 ⭐️
💜 Uvaspina, Monica Acito
La storia di un ragazzo che non si sente accettato e della sua movimentata famiglia in una Napoli ricca di fascino. Un turbinio di emozioni. 5 ⭐️
💜 Il sorriso di Caterina, Carlo Vecce
Un romanzo meraviglioso e di grande precisione storica che parte dalla supposizione che la madre di Leonardo da Vinci possa essere stata una schiava di origine caucasica. 5⭐️
💜I fiori hanno sempre ragione, Roberta Schira
Il dolore e la rinascita di una donna attraverso un percorso in cui gusto e olfatto sono elementi determinati e l’amore è capace di manifestarsi in tanti modi diversi. 4⭐️
💜 Il patto dell’acqua, Abraham Verghese
Una saga familiare che abbraccia un arco temporale di settant’anni nel sud dell’India nel periodo della colonizzazione e fin dopo la sua indipendenza. Bello ed emozionante. 5⭐️
💜 La strada, Cormac McCarthy .
Un uomo e un bambino vagano per le strade di un mondo devastato e morente cercando di sopravvivere e mantenere viva la speranza. Meraviglioso, emozionante e straziante allo stesso tempo.5⭐️
MARIA
Ho cercato di estrapolare la top ten delle mie letture 2023, ma è stato molto difficile perché ho apprezzato ogni libro che ho letto e ho scoperto nuovi e bravissimi autori.
💜Jane Eyre di Charlotte Bronte
Come non amare l’ indomita Jane? E sognare insieme a lei Mr Rochester? 5⭐️
💜Classe 1911 di Martina Longhin
Ho scoperto questa autrice grazie al blog Infinity Passion e ho apprezzato molto questo romanzo dove la vita e i sogni del giovane Luigi si infrangono al cospetto della Storia con le sue guerre e le sue crudeltà. 5⭐️
💜Il barone rampante di Italo Calvino
Un ragazzo sale su un albero e vi rimarrà fino alla morte, mantienendo fede alla sua decisione a qualunque costo. E saltando da un albero all’altro vivrà molteplici avventure e troverà anche l’amore. 5⭐️
💜Ombre di famiglia di Steno Zeno
Un episodio di particolare violenza tra padre e figlio, apre un baratro di segreti e bugie che rischia di inghiottire tutta la famiglia. 5⭐️
💜Il riflesso del leone di Matteo Tiraoro
Un’indagine di omicidio tra le calli di Venezia mi ha portato in questa meravigliosa città. 5⭐️
💜L’armadio dimenticato di Roberto Carraro
L’autore ci porta a Venezia in tre epoche diverse per ricostruire la misteriosa scomparsa di un prezioso manufatto risalente alla quarta Crociata. 5⭐️
💜Anna, l’inferno in una bottiglia di Martina Longhin.
L’autrice racconta una storia vera di violenza dando voce ad Anna e a sua madre Stella. Per sensibilizzare e non dimenticare. 5⭐️
💜Edenya di Laura Rizzoglio
Un meraviglioso fantasy italiano dove gli Angeli non sono le creature che abbiamo sempre creduto. 5⭐️
💜#leggera come una piuma. Il mondo di Bea di Sara Cremonini.
Bea e la sua dolce e coraggiosa mamma ci insegnano che non ci sono barriere insuperabili se è l’amore a sostenerci. 5⭐️
💜Profumo di rose di Laura Parise
Una bellissima storia d’amore a cavallo dei secoli ambientata in un luogo meraviglioso. 5⭐️
Grazie agli autori che mi hanno tenuto compagnia con i loro libri e al Blog Infinity Passion che mi ha dato l’opportunità di leggere bellissime storie.
MASSY
🔮Orgoglio e pregiudizio – Jane Austen
Il romanzo è già un capolavoro, dimostrazione pratica di come in fondo non sia necessario girare il mondo per raccontarlo, ma se anche presentasse delle pecche quando una scrittrice dal cilindro tira fuori uno dei personaggi maschili più iconici di sempre che vai a dire. 5⭐️
🔮La camera azzurra – Georges Simenon
Inizi a leggerlo e subito comprendi di trovarti in un santuario del giallo, se ami il genere e non lo hai letto è un po’ come visitare la Galleria Borghese e non vedere la Paolina Borghese del Canova. 5⭐️
🔮Un amore – Dino Buzzati
E poi arriva un giorno che ti trovi a rivalutare il flusso di coscienza ovvero proprio ciò che fino a ieri l’altro reputavi un artificio letterario o poco più e che invece in questo romanzo diventa un valore aggiunto indescrivibile. 4,5⭐️
🔮Papà Goriot – Honore De Balzac
Semplicemente uno degli incipit più belli mai letto unito ad un finale il cui crescendo di commozione porta quasi ad implorare lo scrittore di metterci un punto…e dire che è stato il mio primo Balzac 4,5⭐️
🔮Il commesso – Bernard Malamud ****1/2
Memorabile nella sua semplicità, a testimonianza che in fondo non esistono scrittori difficili ma solo recensori ampollosi e soprattutto autori di prefazioni e postfazioni troppo criptici 4,5⭐️
🔮La vita è uno schifo – Leo Malet
Per chi è interessato a risalire alle fonti del genere noir ma nel contempo non si adombra nel leggere romanzi dove il lieto fine sia una chimera, lo stile edulcorato magari un’altra volta, e l’omicidio con un minimo di movente semmai ripasso dopo 4,5⭐️
🔮L’impazienza del cuore – Stefan Zweig
Già dal prologo ero sulle quattro stelle abbondanti, prendete un tema delicatissimo come quello della compassione e immaginatelo sviluppato in modo sublime…ecco questo è, più o meno, L’impazienza del cuore 4,5⭐️
🔮Gli intrusi – Georges Simenon
Per chi ama l’introspezione psicologica Simenon è una garanzia ma, insomma, non lo devo dire io.
Se poi appena appena si apprezzano i processi, le parti dibattimentali, Gli intrusi è da leggere senza se e senza ma…al più presto 4,5⭐️
🔮La ricreazione è finita – Dario Ferrari
Non di soli classici vive l’uomo, e allora ecco qualcosa di, assai, più recente.
Naturalmente è sempre cosa buona e giusta contestualizzare perché le quattro stelle e mezza non pongono in automatico questo romanzo sullo stesso livello degli Intrusi di Simenon.
Però se si amano cose ben scritte, ben strutturate, dove i due piani di lettura si sposino perfettamente e non facciamo a cazzotti beh allora Ferrari è un’opportunità 4,5⭐️
🔮L’assassino di Roger Ackroyd – Agatha Christie
Uno dei Poirot probabilmente più amati ma anche discussi, con l’autrice che si diverte a giocare col lettore forse ingannandolo quasi ad impedirgli di trovare la soluzione.
Ma se siete amanti del giallo senza nutrire l’ambizione di trovare voi il colpevole è un romanzo imperdibile 4,5⭐️
🔮Teresa Raquin – Emile Zola
Altro capolavoro, il processo psicologico che conduce al finale e che vede coinvolti i due protagonisti sarebbe già di per sé da antologia, il finale poi è di quelli che non si dimenticano 4,5⭐️
🔮Il pesatore di anime – Olivier Norek
In mezzo a tanti classici un thriller di uno scrittore che, chissà, magari un giorno diventerà un classico del genere.
Romanzo con i fiocchi che dimostra ancora una volta come i morti in ogni thriller che si rispetti sono morti solo quando lo dice l’autore…e a volte nemmeno in quel caso 4,5⭐️
🔮Le schegge – Bret Easton Ellis
Si può discutere l’autore per mille motivi, sostenere che scriva sempre gli stessi libri, descriva sempre gli stessi personaggi, ma se c’è un autore contemporaneo in grado di tratteggiare una generazione attraverso il cinema e la musica questo è lui.
Se lo leggete preparate carte e penna per le citazioni e attenzione: potrebbe non bastare un quaderno 4⭐️
🔮Il mago di Lublino – Isaac Bashevis Singer
Ad un certo punto non sai più se la magia sia più nel titolo o nelle pagine, romanzo che si pone interrogativi altissimi rimanendo sempre estremamente fruibile.
Con il Singer minore (d’età) non sbagli mai, col maggiore neppure ma quella è un’altra storia. 4⭐️
🔮Cavalli selvaggi – Cormac Mc Carthy
Ovvero il western vita e opere, in un singolo romanzo troviamo l’epica dei film di Leone unitamente alle infinite pianure di quelli di Ford e al crepuscolarismo di Peckinpah.
Solo per gli amanti del genere ma se amate il genere è imprescindibile 4⭐️
🔮Gli scellerati – Frederic Dard
Noir, romanzo psicologico, simenoniano se ce n’è uno, una di quelle rare letture che ti lascia una sensazione di amaro che gradiresti riprovare subito 4⭐️
🔮Isola di neve – Valentina D’Urbano
Romanzo di formazione ma anche d’amore,con attenzione al sociale ma non privo di spruzzate mistery.
Tanta roba, troppa?
Si se non hai la capacità della D’Urbano di coinvolgere senza mai rassegnarsi alla volgarità del linguaggio.
Finale bello e sorprendente il che non guasta mai 4⭐️
🔮Ferrovie del Messico – Gian Marco Griffi
Non capita spesso che uno scrittore contemporaneo ti consenta, e con quasi 800 pagine che non vengono mai a noia, di uscire dal mainstream letterario.
Difficile da decifrare, difficile da raccontare, difficile persino da spoilerare che a pensarci bene nella letteratura di oggi è un piccolo miracolo…in una parola consigliato 4⭐️
🔮La forza del passato – Sandro Veronesi
Chiudo la lista dei miei migliori del 2023 con due scrittori abbastanza divisivi.
Il primo è Veronesi con questo romanzo un po’ antecedente al celebre Colibrì e a parer mio migliore.
Li accomuna in qualche modo la presenza di un protagonista da ammirare, anche un po’ da invidiare, e a cui puntualmente capita qualcosa che inevitabilmente finirà per destabilizzarlo tanto da poter persino modificare il nostro iniziale giudizio su di lui 4⭐️
🔮La vita intima – Niccolò Ammaniti
Secondo me il divisivo per eccellenza, con questo romanzo poi penso che abbia raggiunto in tal senso il top.
Ho letto tante di quelle recensioni negative sulla Vita intima da iniziare a preoccuparmi man mano che mi sorprendevo ad apprezzarlo.
Eppure mai come questa volta sono uscito dalla lettura di Ammaniti esclamando “è il mio genere”…e ho fatto accomodare fuori dalla mia personalissima classifica un Tolstoj, un Dostoevskij e un Maugham (minori naturalmente) per fare posto a lui.4⭐️
RAFFAELLA
💜Tocca a te – Maura Puccini
Un giallo avvincente e ben costruito.5⭐️
💜 Le  vie del tabacco sono finite – Cesare Mai
Una stora di amicizia vera, con la A maiuscola.5⭐️
💜 Ho ancora gli occhi da cerbiatto – Salvatore Claudio D’Ambrosio
Quando la vita vera ti colpisce e ti fa mettere in discussione cosa conta davvero…5⭐️
💜Qualcosa di me – Isabella Nicora
Un riuscitissimo alternarsi tra presente e passato, un secolo di storia, un racconto commovente e scritto egregiamente!5⭐️
💜Dolce e amaro – Veronica Geraci Tra Sicilia e Toscana, alla ricerca di verità nascoste che potrebbero cambiare la tua vita! Una gran bella storia familiare!5⭐️
💜Sagome di carta. Le streghe di Triora – Eufemia Griffo
Meraviglioso e accurato manifesto del periodo dell’Inquisizione. Toccante.5⭐️
💜#Ciaopoveri – Eleonora Scali
Strepitoso, ironico e (ahimè) terribilmente veritiero affresco della gioventù milanese ricca e vuota! Da leggere assolutamente!5⭐️
💜I disegni non parlano – Giorgio Pirolo
La storia di come l’ambizione e la passione possano farti raggiungere risultati strepitosi!5⭐️
💜Se non avessi più te – Loredana Falcone/Laura Costantini
Due storie che corrono su binari paralleli ma che in realtà sono legate indissolubilmente tra loro. Meraviglioso!5⭐️
💜Note stonate di un carillon nella notte – Federico Mazzi
Un ottimo thriller coinvolgente e scritto con mano sapiente!5⭐️
💜Lo sguardo di mio padre – Daniela Tonoli
Tre amici, tre situazioni, tre legami. Una sola storia. Un libro pieno di valori!5⭐️
💜Il buio non ha lacrime – Samuele Fabbrizi
Non adatto a puritani e deboli di cuore. Una storia che è come un pugno nello stomaco, ma che non riesci a smettere di leggere. Capolavoro.5⭐️
💜La verità non conta – Alessandro Quadri Cardano
Giallo giornalistico dove niente è come sembra. E dove i colpi di scena non finiscono mai!5⭐️
💜Milano. Il mondo non cambia – Thomas Melis
A Milano gli sgarri non si perdonano. E’ ora di scegliere da che parte stare! Magistralmente scritto!5⭐️
💜La fine dei vent’anni – Francesco Talarico
Quando l’amicizia ti salva. In tutti i sensi, fino in fondo. Indimenticabile.5⭐️
💜Appassire senza far rumore – Eleonora Del Cavallo
Amore e violenza non possono coesistere. Una scrittura scorrevole e dannatamente empatica. Strepitoso.5⭐️
💜Giocarsi tutto – Marina Lora Ronco A volte dirsi tutto è la scelta meno facile, ma quella che ci salva. Delicato e dirompente al tempo stesso.5⭐️
💜Giorno dopo giorno – Dan Pepe
Erotismo ricercato con un tocco di classe. Raffinato.5⭐️
💜La casa degli orologi – Cristina Fabbrini Serravalle
Un libro fresco come la brezza sul mare… e coinvolgente come la trama di un film. Assolutamente da leggere.5⭐️
VALERIA
💜 Edith – Vincenzo Ciampi
Un delitto realmente avvenuto e un giallo ben costruito su una vicenda che fece scalpore ai primi del 900 in Inghilterra. 4⭐️
💜Aftermath – Stefania Sperandio
Un thriller dalla trama ben costruita con degli incastri perfetti. Protagoniste toste ma empatiche. Si legge tutto d’un fiato.4⭐️
💜Il fiore di Minerva – Carmine Mari
Un thriller storico semplicemente fantastico. Trama, ambientazione, personaggi, storia, tutto ben calibrato in modo da rendere la lettura avvincente. Consigliatissimo.4⭐️
💜Il canto degli eroi dimenticati – Alice von Tannenberg
Ambientato nel Medioevo germanico questo romanzo è un gioiello per precisione storica e per i personaggi che rimangono impressi nella memoria di chi legge. Si tratta di un primo volume di una trilogia, non vedo l’ora di leggere il secondo.4⭐️
💜Il tuo silenzio è di stella – Alessandra Corra –
Il buongiorno si vede dal mattino, prima lettura dell’anno e primo libro indimenticabile per le emozioni che trasmette.4⭐️
💜Le ragazze dell’Orient Express – Lindsay J. Ashford
Una bella storia di amicizia tra donne e personaggi delineati in modo da renderli reali. 4⭐️
💜Cuore pulsante – Beatrice Gioia
Una mistery story fatta di intrighi, suspence, ma anche affetti e valori familiari. Non ci si annoia neanche per un istante. 4⭐️
💜La strage dei potenti – James Hadley Chase
Un noir adrenalinico, che non da un attimo di respiro. Una storia interessante dove non ci sono eroi positivi, ma solo uomini e donne reali con molti vizi.4⭐️
💜Il quinto sigillo – Davide Cossu
Un romanzo storico colto dove al giallo si unisce la grande cultura dello scrittore che è stato capace di creare una storia originale e ricca di significati.4⭐️
💜 Amoreamaro – Piero Meli
Una serie di racconti per parlare di amori appena nati e già finiti, amori/non amori che nella loro evanescenza riescono a lasciare un segno nel lettore. 4⭐️

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Grazie per aver votato!

Blog Tour Un esplosione di stelle – Francesco Spada

Nel romanzo di Francesco Spada la musica ha un ruolo da protagonista. Ci sono continui riferimenti ad artisti e canzoni.  La musica mi ha sempre accompagnata nella vita, ho scelto come tema per l’approfondimento del Blog Tour “E tu che musica avresti messo?”

Ecco quindi i miei titoli capitolo per capitolo, apparsi nella mente senza sforzo e spero aderenti a quel particolare momento della narrazione.

PROLOGO – Why di Annie Lennox

ULTIMO GIORNO D’ESTATE – Against all odds di Phil Collins

THE JUILLIARD SCHOOL OF PERFORMING ARTS – Winter in my heart di The Avett Brothers

HANNINGHAM ALLA RISCOSSA! – Breakfast in America dei Supertramp

IL GRUPPO DI STUDIO – We go together di Olivia Newton John e John Travolta

ON THE DANCE FLOOR – In your eyes di Peter Gabriel

SESSIONE DI SCRITTURA – Vado al massimo di Vasco Rossi

JAKE E STELLA – Forever and ever di Demis Roussos

RECORDING STUDIO – Dreams dei Cranberries

IL PROGETTO “SOGNI IN BRICIOLE” – Dream it possible – Delaney

VOCI E VISIONI – Shadow song dei Supertramp

LA STRAZIANTE MELODIA DI UN PIANOFORTE – One flight down di Norah Jones

LA VERITA’ – I giorni di Ludovico Einaudi

EP – Long way home di Tom Waits

INTERLUDIO – Nocturne e flat major op.9 no 2 di Frederick Chopin

IL PESO DEL SUCCESSO – Sex, drugs & rock’n roll di Ian Dury

COSI’ NON VA, JAKEY – If you leave me now – Chicago

 

Tappe del blog tour

 

 

NEL VORTICE – Is this love? di Alison Moyet

QUELLO CHE SONO DIVENTATO – Lonely degli Imagine Dragons

DISCESA VERSO IL FONDO – Everybody hurts dei R:E:M:

ADDIO, DEVO DIRTI ADDIO – Goodbye degli Air Supply

FEDERICO – I’ll stand by you dei Pretenders

COMUNITA’ – Live to tell  – Madonna

FATTI CORAGGIO – Cruel country dei Wilco

IL MATRIMONIO – Love is all around dei Wet Wet Wet

RICONCILIARSI – Reasons degli Earth, Wind & Fire

COME WITH ME – All by myself di Eric Carmen

EPILOGO – It’s my life di Jon Bon Jovi

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Grazie per aver votato!

Intervista a Stefania Sperandio

 

Diamo il benvenuto nel nostro salottino  a Stefania Sperandio autrice di Aftermath, la cui recensione è stata pubblicata nei giorni scorsi sul nostro blog.

1. Ciao Stefania vuoi parlare un po’ di te ai nostri lettori affinché possano conoscerti
meglio?

È sempre la domanda più difficile di tutte! Sono cresciuta in mezzo ai libri, quando ero
bambina non so come riuscivo sempre a convincere mia madre a comprarmene di nuovi,
e alla fine ho iniziato a scrivere le mie storie. Nella vita di tutti i giorni sono caporedattrice e
responsabile editoriale di una testata giornalistica dedicata ai videogiochi, ma nel tempo
libero porto avanti il mio amore per la narrativa: è la mia isola felice, quella che mi rimette
in pace con il mondo.

2. Aftermath e’ il sequel di Corpo estraneo di cui e’ il capitolo conclusivo. Come e’;
nata l’idea di scrivere una storia divisa in due capitoli?

Ti rivelo una curiosità: non era previsto! Quando scrissi Corpo Estraneo, avevo bisogno di
una storia che potesse dare senso ad alcuni pensieri, dopo degli eventi nella mia vita che
mi avevano portata a sentirmi improvvisamente… un corpo estraneo. Da qui l’idea del libro
e del suo tema.
Col passare del tempo, iniziai a immaginare di scrivere una trilogia per la vicenda di
Manuela Guerra. Alla fine, invece, decisi di saltare il secondo volume e di passare
direttamente a quello che idealmente doveva essere il terzo, che è Aftermath: è quello che
mi ha “chiamata” e che avevo bisogno di scrivere, in un certo senso.
Ti rivelo anche un’altra piccola curiosità: il secondo romanzo, quello che non è mai nato, in
realtà si nasconde in tanti dettagli e tanti temi ed emozioni che sono confluiti in Aftermath.
Una scena in particolare, quella in cui racconto la prima volta in cui Manuela e Anna si
sono incontrate, viene proprio da lì.

3. Manuela, Anna, Daniela, tre donne unite da profonda amicizia e affetto. Come sei
riuscita a creare tre caratteri differenti, ma molto reali? Ti sei ispirata a qualcuno?

Mi fa molto piacere che tu le abbia apprezzate nelle loro differenze. Penso che chiunque
scriva si ispiri al mondo che ha intorno, per rendere più vivo, vero e credibile quello che
crea. Quando ero più giovane, per scrivere prendevo come riferimento una persona per
ogni personaggio: questo però, in un certo senso, rendeva un po’ più difficile sfaccettare i
protagonisti. Ora, in ognuno dei protagonisti si nascondono più persone: c’è qualcosa di
me in Manuela, in Anna, in Daniela. E in ciascuna di loro c’è qualcosa delle mie più care
amiche – Martina, Marta e Jana: è pensando a loro che ho creato questi tre personaggi.

4. I personaggi maschili non ne escono molto bene, hai voluto con questo romanzo
rendere omaggio alla forza delle donne?

Non sono completamente d’accordo, sai? Ci sono diversi personaggi maschili che
commettono degli atti orrendi – basti pensare a Lucas, il sicario che ha cercato di uccidere

Manuela, non riuscendoci. Ma spesso sono grigi. E anche le protagoniste lo sono:
Manuela stessa viene introdotta nel libro in modo molto particolare.
Di solito, quando studi come si narra una storia, ti insegnano che è importante fare in
modo che il lettore si leghi subito al tuo personaggio, che deve ispirare empatia per
qualcosa che gli succede, o per il suo carisma. Nel prologo di Aftermath, invece, ti
presento Manuela dandole il ruolo di antagonista. È un’inversione che colpisce di più
quando, iniziato il capitolo 1, ci si rende conto che quella non è davvero “il cattivo” della
storia che vivrai, ma la protagonista. Volevo che fosse chiaro fin da subito che il bianco e il
nero a volte sono punti di vista, e ho cercato di applicare questo sia ai personaggi
femminili che a quelli maschili: una lettrice mi ha detto, a un certo punto, di essersi fatta
delle domande su “per chi sto facendo il tifo in questo libro?”, dopo essersi accorta che
gesti che avrebbe ritenuto ingiustificabili se affibbiati a un antagonista le suonavano molto
più comprensibili e quasi condivisibili, se compiuti dai protagonisti.
Sulla forza delle donne, invece, ti dico assolutamente sì. Quando ero bambina leggevo
tantissime storie e nel genere che mi piaceva di più – quello delle avventure dove le vite
erano sempre sul filo – trovavo pochissimi personaggi femminili. Valeva lo stesso nei film
e nei videogiochi: spesso le donne erano solo mezzi narrativi in funzione del protagonista
maschile, o un obiettivo passivo da salvare.
Con la mia scrittura voglio raccontare le storie che avrei voluto leggere, storie di donne
che lottano, cadono, sbagliano, amano, sempre secondo i loro termini, umane ma mai
arrendevoli. Scrivo per insegnare qualcosa a me stessa, i miei personaggi sono un punto
di riferimento soprattutto per me: sono la prima ad aver bisogno di queste protagoniste e a
dover imparare dalla loro forza. Spero che possano trasmetterla anche ai lettori e ad aprire
anche ai più sordi una porta che conduca a una maggior empatia nei confronti di noi
donne: in quest’epoca ne abbiamo davvero bisogno.

5. Aftermath e’; un thriller dall’;intreccio complesso, ma così ben strutturato che il
lettore e’; invogliato ad andare avanti per conoscere cosa accadrà. Come hai
impostato lo schema per la cronologia degli avvenimenti? E come sei riuscita ad
incastrare tutto senza che ci siano buchi nella trama?

Grazie di cuore! Il segreto è prendere davvero tanti appunti. E fare un sacco di cose
strane – ma in fondo in fondo, quando siamo da soli siamo tutti un po’ strani, no?
Io, ad esempio, per Aftermath ho almeno una quarantina di pagine di appunti. Sono in
maggior parte scalette, elenchi puntati di cosa doveva succedere. A volte anche solo
emozioni, dove appunto che tipo di “colore” dovesse avere il colpo di scena, senza aver
ancora capito a che fatti veri e propri sarebbe andato a corrispondere.
E ho un bel po’ di appunti sui personaggi, per evitare di fare un macello: date di nascita,
parentele, quartiere in cui abitano.
Mi piace scrivere storie con intrecci che si sciolgono un passo alla volta, ma non riesco a
decidere tutto su due piedi. In un’intervista, Alice Sebold disse che «non so come faccia a
scrivere chi sa subito tutto della storia, io mi annoierei», e mi ci rivedo tanto. Appunto le

cose via via che vengono e le lascio sedimentare, faccio in modo che si allineino piano
piano. Ho ancora delle pagine di appunti in cui stavo scrivendo di getto diverse opzioni
che avrebbero potuto portare avanti la storia, e in cui alla fine cerchiavo quella che capivo
sarebbe stata l’ideale.
E, sulle cose strane che facciamo quando siamo da soli, sappi che mi è capitato più di una
volta di costruire dei dialoghi ad alta voce, per provare a capire come sarebbero suonate
quelle parole. C’è una scena con Daniela che chiacchiera in un bar con un altro
personaggio, ad esempio, che ho appuntato via via che immaginavo lo scambio a voce
alta, girando a vuoto per casa e interpretando entrambi i personaggi. Direi tutto bene! 😀
Insomma, penso che il “trucco”, se così si può dire, sia il tempo. Appuntare le idee, le
sensazioni che si vogliono dare, e darsi il tempo di capire come allineare le cose. Molte
bozze sono morte sull’altare di Aftermath, ma tutte le loro idee che invece potevano
funzionare sono rimaste e hanno reso possibile questo romanzo.

6. Nel romanzo Manuela ascolta spesso Elisa. Che ruolo ha la musica nella tua vita?

Grazie per averlo chiesto, perché la musica è un altro modo di aiutarsi a scrivere, per me.
Non ricordo una sola storia che non abbia avuto delle canzoni di riferimento che mi hanno
spinta nelle loro atmosfere, che mi hanno aiutata a caratterizzare il loro mondo.
In un momento in cui ho avuto difficoltà a capire come incastrare tutti gli eventi di
Aftermath, Spotify mi ha pescato una canzone di Elisa: era “Anche Fragile”. Un passaggio
in particolare, «senza tutta questa fretta mi ameresti davvero? Mi cercheresti davvero?»
mi ha folgorata, ho pensato che fosse molto calzante per uno dei temi che volevo
sviluppare nel libro. Io di solito ascolto un genere molto diverso da quello di Elisa, ma da
quel punto in poi si è rivelato un idillio che è continuato per tutto il romanzo (e che
continua ancora oggi, con mia grande gioia).
Già in Corpo Estraneo avevo citato Elisa con “No Hero” in una playlist nell’autoradio di
Manuela. Così ho deciso di omaggiare il fatto che la sua “Anche Fragile” mi avesse
sbloccata, mi avesse spinta a capire che atmosfera volevo in Aftermath: Elisa è diventata
una presenza costante del romanzo. Anche i nomi delle diverse parti in cui la storia è
divisa (“Non fa niente ormai”, “Anche Fragile”, “Tutte le vite”, “Qualcosa che non c’è”,
“Quelli che restano”, “A modo tuo” e “L’anima vola”) sono tutti titoli di canzoni di Elisa, in
realtà: ho immaginato fossero quelli della famosa playlist che Manuela tiene nella sua
autoradio. Quando ascoltiamo musica ci apriamo a noi stessi, è un momento senza
maschere: ho pensato che avere dei riferimenti alla musica che ascolta Manuela potesse
renderla più reale come persona, più completa. Siamo vivi anche e soprattutto nelle cose
piccole che ci caratterizzano.
Quindi sì, direi che la musica ha un ruolo fondamentale in quello che scrivo: mi aiuta a fare
i conti con le mie emozioni e, quando non le capisco, mi aiuta a farle uscire per rendermi
conto di cosa ho bisogno di raccontare.

E ha un ruolo fondamentale nella mia vita: mi calma, mi cura, un po’ come scrivere. Mi
succede con quella musica dove posso percepire il messaggio, “la vocazione” di chi l’ha
scritta. Forse anche per questo sono rimasta così colpita da Elisa, o per questo sono da
quasi vent’anni innamorata della musica dei Nightwish: se hai qualcosa da tramandare
con la tua musica, qualcosa che sia molto più di un “voglio essere ascoltato da tante
persone, quindi farò qualsiasi cosa serva per piacere al mercato”, allora mi interessa.

7. Ho letto che sei un’esperta di videogiochi. In futuro pensi di utilizzare queste tue
conoscenze in un romanzo?

So che suona curioso da dire, ma l’ho già fatto! Ho imparato tantissimo da alcune storie
che ho vissuto all’interno dei videogiochi, non ti sorprenderà che i cosiddetti “story-driven”
siano i miei preferiti: sono quelli che usano la forza dell’interazione per raccontare una
storia. Ho dedicato entrambe le mie tesi di laurea (sia triennale che magistrale) allo studio
dei videogiochi, alla forza e all’impatto che possono avere nel mondo reale: parte di
quell’impatto viene anche dalle storie che raccontano.
La citazione all’inizio di Aftermath, ad esempio, è di Hideo Kojima: è un famoso creatore di
videogiochi giapponese (Metal Gear, Death Stranding) e credo sia l’autore che ha avuto
l’influenza più forte sulla mia vita e su quello che scrivo. E anche lui crede fermamente nel
potere delle storie: quello che leggiamo, guardiamo o giochiamo può arricchirci. Volevo
fortemente che Aftermath lo facesse – e questo l’ho imparato dai videogiochi, perché
diversi di essi hanno avuto un impatto molto forte sulla mia vita e su quello che faccio.

8. Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi darci qualche anticipazione?

Non ho ancora piani precisi per la scrittura, sicuramente ci saranno alcune uscite che
saranno di saggistica e non di narrativa, a proposito del mio lavoro legato al mondo dei
videogiochi. E nel tempo libero finirò la ristesura di un romanzo che scrissi anni addietro,
proprio come tributo a un videogame, che renderò disponibile gratis online: lo devo alle
tante persone che lo stanno aspettando da tempo, alle quali invece ho dovuto rispondere
che mi dispiaceva, perché Aftermath mi aveva chiamata e ora aveva la priorità! Dopotutto
sono le storie che ti vengono a chiamare, per me, e non l’opposto.
E per il futuro chissà: magari scriverò per la prima volta qualcosa di completamente
diverso da questo genere (già Aftermath è molto differente dai miei libri precedenti), chi
può dirlo?

9. Ultima classica domanda: quali sono i 5 libri che porteresti con te su un’isola
deserta?

– “Uomini che odiano le donne” di Stieg Larsson
– “Amabili resti” di Alice Sebold
– “Quel che affidiamo al vento” di Laura Imai Messina
– “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini
– “Il gene del talento” di Hideo Kojima

 

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Approfondimento Blog Tour La piantagione Walker – Claudia Brandi – Intervista all’autrice

Diamo il benvenuto nel salottino di Infinity Passions a Claudia Brandi, autrice de La piantagione Walker, primo capitolo di una serie ambientata negli Stati Uniti prima della Guerra di Secessione. 

Vi lascio alla lettura dell’intervista che mi ha gentilmente concesso.

Claudia Brandi

1) Ciao Claudia vuoi presentarti alle amiche e agli amici che mi seguono raccontando qualcosa di te?
Sono umbra d’origine ma espatriata in Francia da sette anni; vivo a Lione e sono insegnante di inglese, sposata e mamma di due gatte straviziate. Ho sempre amato scrivere e leggere ma la mia vera passione sono i viaggi (all’estero).
2) Solitamente gli scrittori sono anche lettori, cosa ti piace leggere in particolare? Hai degli autori che prediligi?
Leggo di tutto ma prediligo romanzi storici, autobiografie e saggistica. Non prediligo autori in particolare, quando compro un libro vado molto a istinto, mi baso sul titolo, la copertina e la descrizione, non guardo mai le recensioni degli altri lettori….
3) Hai scelto per il tuo romanzo un’ambientazione non consueta. Da dove parte la scelta del periodo precedente la Guerra di Secessione americana?
Ho sempre amato la storia americana e il periodo prima della Guerra Civile, sicuramente perché da bambina adoravo guardare Via col Vento e, in genere, l’Ottocento è il mio secolo di predilezione da sempre. Ci terrei anche a sottolineare una cosa  per me  molto importante: nonostante l’etichetta di romanzo storico non ho mai avuto la pretesa di scrivere storici perché non sono una storica. Quello che volevo era scrivere una storia d’amore ambientata nell’Ottocento, La piantagione Walker. è un romanzo che si situa a metà tra lo storico e il romance. Il periodo storico fa da background alla storia d’amore.
4) Hai mai visitato gli States? Che impressione ti sei fatta del popolo americano e della loro cultura? 
Visito gli States ogni anno, ogni volta un posto diverso. Ho visitato dodici stati americani finora. La loro cultura è diversa da stato a stato e dipende dalla loro storia; gli stati del sud e quelli del nord non hanno vissuto le stesse esperienze e non hanno la stessa mentalità al giorno d’oggi. In generale, adoro il popolo americano. Una parte della mia famiglia è americana: ho dei cugini in Florida e nel New Jersey. Sono i discendenti di una prozia che immigro’ in america negli anni cinquanta.
5) Via col vento, il famosissimo romanzo della Mitchell, ha un ruolo nella scelta di ambientare il tuo romanzo nel sud degli Stati Uniti del XIX secolo?
Si, come dicevo ho interiorizzato la storia e l’ambientazione di Via Col vento fin da piccola e sicuramente la passione per quell’epoca è venuta da li
6) Ci spieghi come sono nati i tuoi personaggi, la genesi e lo sviluppo?
La storia e i personaggi sono nati durante una vacanza in Louisiana nel 2021. Stavo visitando una piantagione e lì Ashley, Celia e Thomas sono apparsi nella mia mente. La primissima scena che ho scritto è quella in cui Ashley e Celia passeggiano lungo il viale della piantagione quando si incontrano e parlano per la prima volta.
7) So che La piantagione Walker è il primo capitolo di una serie di romanzi, hai già iniziato a scrivere il secondo?
Sì, il sequel è già scritto e attualmente sto scrivendo il terzo episodio. La Piantagione Walker è una saga familiare.
8) Ci puoi accennare, per stuzzicare la curiosità, qualcosa su come si evolveranno le vicende di Ashley e Celia?
Nel secondo romanzo Celia e Ashley dovranno affrontare ancora tanti ostacoli che metteranno a dura prova il loro amore. Nella seconda parte c’è un salto temporale di tanti anni e nuovi personaggi appariranno nella saga, con intrecci di storie d’amore, passione, litigi e tradimenti.
9) Oltre la prosecuzione de La piantagione Walker hai altri progetti in cantiere?
Sì, ho molte altre idee di storie d’amore ambientate nell’Ottocento. Prima o poi le scriverò! Posso anche annunciare ufficialmente che La Piantagione Walker (e i suoi seguiti) usciranno anche in francese a breve.
10) Infine l’ultima classica domanda: quali sono i 5 libri che porteresti con te su un’isola deserta?
Porterei “Jane Eyre” di Charlotte Brontë, “La ricerca del tempo perduto” di Proust, “Pelle nera, maschere bianche” di Frantz Fanon, “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, “Macbeth” di Shakespeare e un’antologia di poesie di Quasimodo e Ungaretti.

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