Il patto delle aquile. Missione Chicago-Texas – Stefania P. Nosnan – Bonfirraro

 

Il patto delle aquile è un interessante romanzo storico che, pur avendo per protagonisti dei personaggi inventati, ripercorre una vicenda comune a molti soldati durante la Seconda Guerra Mondiale. I protagonisti, membri di una squadra dell’esercito americano, vengono infatti inviati sulle montagne del Nord Italia come supporto alle bande di partigiani che, dopo lo sbarco degli americani, tentano di stroncare la Repubblica di Salò. Ma lo scopo comune non basta a unire i soldati, al comando del capitano Micheal Salmi, con gli indigeni, che li vedono come stranieri, intrusi in una guerra che non è loro; ne consegue che la situazione è sempre più tesa. Oltre alla trama, che ha anche il merito di trattare un aspetto della guerra noto a tutti ma spesso solo con superficialità, il punto di forza del romanzo è una scrittura lenta ma non noiosa, che è di certo frutto di un grande lavoro di rifinitura; è grazie a essa che il lettore riesce a superare anche i momenti in cui la trama si ferma per dar spazio all’esposizione. Leggendo le pagine di questo romanzo, emerge chiaramente il clima teso che regnava in Italia negli anni ’40, caratterizzato da odio e paura. E da questo clima sono profondamente influenzati i personaggi, che parlano e agiscono come figli dei loro tempi; si tratta di un elemento niente affatto scontato, in un’opera scritta decenni dopo il periodo in cui è ambientata.

 

 

Recensione

Il Patto delle aquile è un romanzo che ci porta in Friuli nelle fasi cruciali del secondo conflitto mondiale. La guerra imperversa ancora ma si comincia a sentire un vento nuovo: i tedeschi sono in ritirata, gli alleati hanno sfondato la linea gotica. L’america è impegnata nella missione Chicago-Texas con l’obiettivo di monitorare e arginare le rivalità tra bande partigiane e far fronte comune per la liberazione dell’Italia dal nazi-facismo.

In questo luogo è in questo tempo si intrecciano i destini di Michael e Fanny.

Il capitano Michael Salmi è un ufficiale dell’esercito americano della divisione aviotrasportata che, insieme alla sua squadra di paracadutisti, ha il compito di sabotare le linee nemiche per agevolare l’avanzata delle truppe alleate.

Fanny Disnan è una giovane staffetta partigiana friulana che, per un intreccio del destino, si trova a soccorrere il giovane capitano e a nasconderlo in casa propria anche a costo di mettere in pericolo la sua vita e quella dei suoi familiari.
L’autrice con dovizia di particolari e un’accurata ricostruzione storica, restituisce al lettore una pagina del passato recente di un’Italia devastata dalla guerra, dove la paura della morte accompagna ogni istante e un forte senso di smarrimento pervade cuori e menti.

Terrore, fame, privazioni, incertezza, insieme a coraggio, tenacia, speranza sono sentimenti che traspaiono nella storia di Michael e Fanny. Ma anche amore, assoluto e senza riserve, in un momento in cui è necessario aggrapparsi a ogni briciola di bene per trovare la forza di resistere e credere che ci possa essere un futuro migliore.

Un romanzo coinvolgente che ho letto con piacere e del quale ho apprezzato l’intento di creare memoria, attraverso personaggi nati dalla fantasia dell’autrice ma collocati in un contesto reale, di fatti realmente accaduti e che non devono essere dimenticati.

Una lettura per tutti coloro che amano i romanzi storici.

 

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