Matilde – Rita Coruzzi – Piemme

 

Matilde. 1046, Mantova. Tutto ebbe inizio con un sogno: un campo di battaglia, il fuoco, centinaia di morti. E poi una donna, i capelli rossi, l’armatura bianca, la spada in pugno, a ottenere la vittoria, riprendersi la sua terra. Questo sognò Beatrice di Canossa poco prima di dare alla luce la sua terza figlia, Matilde. Sapeva che la bambina avrebbe avuto un grande avvenire, ma mai avrebbe immaginato che potesse diventare un simbolo, la donna più temuta e rispettata del suo tempo, una combattente. Il suo destino, secondo la tradizione, era al fianco di un guerriero di nobili natali scelto dal padre. Solo una moglie, quindi, anche se blasonata, o una badessa di un importante convento. Ma le cose andarono diversamente. Dopo la morte prematura del padre, la cui posizione era considerata scomoda dall’imperatore Enrico III, e del fratello, avvelenato, Matilde si trovò costretta a governare, Grancontessa di tutte le terre italiche a nord dello Stato Pontificio, a combattere per difendere i suoi sudditi, al fianco del papa durante la Lotta per le investiture, a trattare per la pace tra Gregorio VII ed Enrico IV. Mai un giorno della sua vita venne speso per se stessa, ma la Storia la vede ancora oggi protagonista.

RECENSIONE

La lotta per le investiture fu espressione di un conflitto tra la Chiesa e l’Impero e su chi tra il papa e l’imperatore avesse il diritto di nominare i vescovi. Iniziò nell’undicesimo secolo e terminò nel 1122 con il Concordato di Worms e la vittoria del papato. In questo clima di contrasti piittosto infuocato si inserisce una figura femminile di primo piano: Matilde di Canossa

Una donna a capo di un territorio vastissimo dell’Italia del tempo e il cui peso politico era tenuto in gran conto dal papa e osteggiato invece dall’imperatore Enrico IV.

In questo romanzo seguiamo Matilde dalla sua nascita nel 1046 fino alla sua morte nel 1115. Le furono riconosciute doti come guerriera, ma anche diplomatiche ed intellettuali, 

Ogni capitolo si apre con un luogo e una data, il romanzo ripercorre i momenti più significativi della vita di Matilde e si sofferma in particolare su quelle che l’hanno fatta diventare il personaggio che conosciamo oggi. Indubbiamente pagina dopo pagina Matilde cresce sia anagraficamente che come donna e personaggio politico influente. Fu una donna capace di vincere con le forze fisiche e spirituali molte battaglie, una donna forte, orgogliosa, che anche nei momenti di maggiore difficoltà fu sempre in grado di risollevarsi e combattere per se stessa, per i suoi sudditi e per ciò in cui credeva.

Tutti questi aspetti del carattere di Matilde vengono descritti nel romanzo che per dovizia di notizie storiche è indubbiamente molto qualificato e attendibile. Più volte durante la lettura mi sono chiesta se fosse più una biografia romanzata che un romanzo, proprio per la gran mole di fatti riportati, Per me che sono un’amante della storia e, in particolare di Matilde e il periodo in cui visse, ha significato leggere avidamente la storia ringraziando mentalmente la Coruzzi per come ha impostato la sua opera.

L’unico appunto riguarda sempre questa precisione storica che potrebbe risultare noiosa per chi si aspetta un’opera più di fiction che storica. 

Nel complesso una lettura soddisfacente che permette di conoscere un personaggio significativo della storia d’Italia e al tempo stesso di apprezzare un esordio promettente nel campo del romanzo storico.

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