Helena – Paulina Vieitez – Pinguino Libri

 

Helena. Un viaggio che ha cambiato la sua vita, un incontro che l’ha cambiata per sempre. All’auge della sua età matura, Helena Artigas cerca di realizzare il suo sogno più grande: conseguire un dottorato. Per farlo, deve viaggiare fino a Madrid per seguire l’ultimo semestre all’Università Complutense. A scapito delle resistenze da parte dei familiari, è decisa a riuscirci. Lungo il tragitto, gli oggetti più preziosi che possiede cadranno nelle mani di uno sconosciuto. Non può neanche immaginare che quel contrattempo sarà l’inizio di un viaggio non solo verso un altro paese, bensì anche nell’intimità e autenticità del suo essere e le sue brame. Può darsi che il passato che si porta sulle spalle le sia di conforto; forse il futuro le si mostrerà favorevole… fino alla fine dei suoi giorni. *«Helena, una storia raccontata con l’h, la lettera muta, così come sono mute un’infinità di donne che tacciono le loro angosce e fanno loro colpe che non lo sono.

RECENSIONE

La lettura di questo bel romanzo di Paulina Vieitez è stata caratterizzata da una scrittura estremamente chiara e scorrevole che fa da contraltare ad una serie non indifferente di riflessioni sulla vita di una donna che ha superato la mezza età e si trova a fare un bilancio della propria vita ponendosi delle domande.

Credo che molte di queste riflessioni sulla sua vita, sulla famiglia, sul raggiungimento o meno dei propri obiettivi, se ci si sente realizzate, le donne in generale se le pongano e non sempre le risposte sono positive. E’ quanto accade ad Helena che giunta all’età di 45 anni decide di rimettere in discussione la propria vita, partendo per la Spagna e Madrid in particolare dove inizierà a studiare per un dottorato di storia dell’arte.

Ho ammirato molto Helena per il suo coraggio, per la forza che trasmette a chi legge, infatti da lei impariamo delle lezioni importanti come quella di imparare ad amare noi stesse e di ribellarci a una società sessista che ancora oggi penalizza le donne.

Il miglioramento personale, l’anelito alla libertà vera, quella in cui si è padrone della propria vita e del proprio corpo, la ricerca del piacere come affermazione della propria sessualità e individualità, l’amore per i figli – punto fermo della sua vita e di quello di qualsiasi donna – ricorrono nella sue riflessioni in cui anche il marito che è un uomo sessista, incapace di dare affetto e ossessionato dal controllo su di lei, sono punti cardine di questa storia.

Non bisogna neanche dimenticare in questa storia Marc, che lei incontra sull’aereo, e con cui scambia delle occhiate fugaci, che ha un ruolo importante, è un uomo freddo, oserei dire antisociale per via del suo passato, ma è anche attratto irresistibilmente dalla protagonista, I suoi pensieri sono ossessivi e per alcuni aspetti potrei dire esagerati nei confronti di una donna sconosciuta. Mi è piaciuto, però, quel senso di aspettativa misto a speranza che lei fosse la donna che lo aveva attratto, oltre alla curiosità di voler sapere, scoprire chi fosse nell’intimità del suo vissuto.

I piani narrativi sono due: Helena parla in prima persona mentre Marc in terza un’espediente per permettere di riconoscere subito chi è la voce narrante.

Il finale davvero originale e sorprendente, mi è piaciuto molto proprio perchè inaspettato. Si presta a differenti interpretazioni e domande.

Ciò che ho letto è realmente accaduto? O si tratta della narrazione di una storia reale rivisitata per esigenze teatrali?

Per saperlo non vi resta che la lettura.

 

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