Per l’evento LCS Un Natale di libri ho intervistato in esclusiva Maria Antonietta autrice del romanzo “To the moon and back“.

Ciao Maria Antonietta e benvenuta nel mio salottino dove chiacchiero piacevolmente con gli autori.

1. La prima classica  domanda è: ogni scrittore, di solito, è anche un lettore. Cosa preferisci leggere? Hai dei generi e/o degli autori che prediligi?

Il mio genere preferito sono i polizieschi e i thriller. Se scritti bene, anche i romanzi storici.

I miei autori preferiti sono Andrea Camilleri, George R.R. Martin e Diana Gabaldon.

2. Dalla tua biografia ho appreso che sei attratta dalle tematiche LGBT. Da dove scaturisce questa predilezione?

La mia passione per il genere nasce con la scoperta degli yaoi, boy’s love giapponesi.

Il male/male è il genere col quale riesco a esprimermi meglio; contrariamente a quanto si potrebbe pensare mi trovo molto più a mio agio nel descrivere scene di sesso tra due uomini che tra una coppia etero. E poi, calarmi nei panni maschili riesce a disciplinare la mia penna un po’ selvaggia e sregolata quando deve creare personaggi femminili.

3. Riguardo al romanzo “To the moon and back – Dammi la luna”, con cui partecipi all’evento Un Natale di libri organizzato da LCS Ufficio Stampa, volevo porti alcune domande:

– quali sono state le scene più difficili da scrivere?

Non ci sono state scene difficili da scrivere. Si è creato e scritto da solo; sono momenti di grazie per un autore che potrebbero non ripetersi.

– a quale dei tuoi personaggi ti senti più legata e per quale motivo?

A Leonardo Venier, il protagonista di To the Moon and back. Incarna le mie contraddizioni, i miei valori, la passione con cui amo e odio. La mia scorza dura e il nucleo tenero.

– con quali aggettivi definiresti i protagonisti dei tuoi romanzi? Ci parleresti un po’ di loro affinché i miei lettori possano conoscerli meglio?

I protagonisti dei miei romanzi sono tutti “tormentati”, hanno un passato difficile alle spalle, si fanno il mazzo per emergere e si innamorano una volta sola, quell’unica volta che cambia le loro vite.

Sono artisti, professionisti, studenti, idealisti e sognatori. Le donne sono pezzi di me.

4. Sei solita rileggere i tuoi romanzi dopo la pubblicazione?

No. Una volta consegnato il romanzo alle stampe il mio cervello lo “rinnega”. Stranissimo, lo so, ma non riesco più a leggerli. Forse per paura o per pudore, chissà… In ogni cosa che scriviamo c’è tanto di noi e non sempre si ha voglia di guardarsi allo specchio.

5. Quali progetti hai per il futuro? Hai in cantiere altre storie?

Il futuro molto prossimo prevede l’uscita in self di un romanzo F/M a cura di LCS Lucia C.

Ho un altro m/m in valutazione, decine di storie in testa e due in stesura, ma ancora niente di definitivo. Non voglio inflazionarmi, desidero propormi al mio pubblico solo se ho davvero qualcosa di profondo da raccontare.

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