La mantide religiosa – Alvaro Cherici – DDE editrice

 

La mantide religiosa. Un grande dolore soffocato nella rabbia e rielaborato nel continuo bisogno di vendetta. Questo è il mix esplosivo della “Mantide religiosa”, tenebrosa serial killer dei quartieri “bene” a nord della Capitale. Un nuovo caso spinoso per il commissario Franco Berruti, costellato da misteriose sparizioni, giri “strani” e personaggi altolocati. Una storia dove la verità è sepolta in un passato oscuro ma la soluzione si cela dietro un velo di apparenze e pregiudizi.

In questo secondo racconto di Alvaro Cherici, l’universo femminile continua a mantenere un ruolo centrale nella narrazione, lasciando particolarmente spazio all’emotività, all’inquietudine ma anche alla forza d’animo delle donne che sono parte della storia.

A far da controcanto un universo maschile quasi sempre “a senso unico”, fatto di battute cialtrone, allusive, non di rado condite da un malcelato – e “limitato” – maschilismo. Una dicotomia “di genere”, una visione a volte diametralmente opposta ma inversamente attrattiva, che l’Autore riesce a mettere perfettamente in luce attraverso i suoi protagonisti, con tutte le contraddizioni e le sfumature che ne conseguono.

RECENSIONE

La mantide religiosa è un insetto conosciuto per la sua abitudine a mangiare il maschio dopo l’accoppiamento. 

Cosa ha a che vedere questo con Il racconto di Cherici?

Non posso dare anticipazioni che vi priverebbero del piacere della lettura, per cui vi consiglio di leggere questo giallo piacevole ed intrigante. 

Dopo L’incendio ritornano i suoi protagonisti in un nuovo racconto: Massimo Alberti, Franco Berruti e soprattutto Giorgia, la protagonista del precedente racconto. E’ lei che fa da trade union con l’assassino con cui interagirà suo malgrado senza esserne consapevole e subendo il suo fascino ammaliatore. 

La ragazza essendo rimasta sola dopo la morte della sua compagna, Angela, vive con Massimo ed Ambra che lei considera la sua famiglia. Questa nuova situazione unita a un nuovo lavoro e ad una ritrovata stabilità sentimentale, le danno quella serenità affettiva che ogni essere umano cerca nella sua vita. L’affetto che lega i tre personaggi esce prepotentemente dalla storia e si avverte così forte da sembrare reale.

La sfera affettiva ha un ruolo significativo in questo racconto non solo per Giorgia, Infatti la mente dell’assassino subisce uno choc psicologico in seguito ad una scoperta che mina la sua salute mentale. Quando si è convinti di aver trovato la felicità, il crollo di tutte le certezze e le speranze può alterare una mente non propriamente stabile.

Le dinamiche affettive sono diverse a seconda di coloro che le vivono, nei sentimenti entrano in gioco le personalità di ciascuno di noi con il proprio modo di sentire e il proprio vissuto.

Anche ne La mantide religiosa la storia è narrata con uno stile chiaro, Cherici riesce a creare un giallo dall’intreccio perfetto accompagnando il lettore verso la sua soluzione. In questo caso il colpevole è presto svelato, ciò che capiremo solo nel finale sono le motivazioni che hanno portato ai delitti.

In definitiva un racconto interessante con l’unica pecca del finale che, come per L’incendio, viene troncato di netto. Una chiusura più morbida renderebbe i suoi racconti perfetti.

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