Il tuo silenzio è di stella – Alessandra Corrà – Golem Edizioni

 

Il tuo silenzio è di stella. Viola, che convive da tempo con un senso di vuoto e di perdita, abbandona il fidanzato Federico per stabilirsi a Viù, nella Valle di Lanzo, dove ha festeggiato un compleanno del fratello Giulio, prima della sua morte. In questa comunità alpina conosce Eleonora, la proprietaria della casa che affitta. Sarà proprio questo legame a rivelarle una scomoda verità: Giulio, morto trent’anni prima di overdose, è in realtà stato assassinato. A poca distanza da Viù abitano anche Aldo, avido pastore a cui poco interessano i sentimenti altrui, e la sua giovane e sprovveduta compagna, Mariagrazia. Mariagrazia è infelice, soprattutto da quando si sente attratta da Michele, il figlio di Eleonora, col quale inizia una relazione pericolosa. Mentre le vicende di questi personaggi si intrecciano le une con le altre, Federico si mette a cercare Viola. In mano ha solo qualche sua lettera senza indirizzo. Ce la farà a ritrovarla? Chi è Carlotta, e come mai in passato è stata vittima degli inganni di Aldo?

RECENSIONE

Il romanzo copre 12 mesi divisi secondo le stagioni. Senza dubbio la montagna è protagonista di questo romanzo insieme a Viola. Si crea un rapporto simbiotico tra la donna e la natura, Il tema della salvaguardia dell’ambiente è preponderante lungo tutta la narrazione e molte sono le riflessioni sul vivere rispettando la natura e i suoi cicli, sul ritornare a stili di vita più a misura d’uomo.

L’amicizia, l’amore, la gelosia e rivalità tra sorelle, la violenza, il senso del possesso, sono alcuni tra i temi di questo romanzo corale che ha un andamento circolare. Corrà con molto garbo e delicatezza racconta una storia che si legge in poco tempo e che appassiona certamente per la trama, ma soprattutto per i pensieri e le riflessioni disseminate lungo le sue pagine. Non nascondo che non riuscivo a smettere di leggere perchè le vicende di Viola mi hanno coinvolta emotivamente ed empaticamente.

L’efficacia del racconto sta nella sua capacità di tratteggiare i personaggi delineandone le caratteristiche e facendone emergere tutti gli aspetti positivi e negativi.

L’uso di diversi registri narrativi (lettere, dialoghi, pensieri) aiuta ad immergersi ed immedesimarsi nella storia narrata. Pur essendo un giallo io ritengo che questo romanzo fuoriesca dai clichè del genere letterario di riferimento e possa essere considerato un’opera di narrativa a tutti gli effetti.

L’unico neo, ma qui si tratta di preferenze personali, è dato dal finale della storia che lascia intuire ciò che accadrà al lettore fermandosi un attimo prima che gli avvenimenti accadano.

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