![Delitto sull'Isola Bianca: Le indagini del Foresto di [Chiara Forlani]](https://m.media-amazon.com/images/I/51CV5dAzHLL.jpg "delitto sull'isola bianca")
- Titolo: Delitto sull’isola bianca.
- Autrice: Chiara Forlani
- CE: Nua Edizioni
- Giallo
Delitto sull’isola bianca. Anno 1950, un’isola al mezzo al Po, un misterioso delitto da risolvere, che tutti gli abitanti del luogo avevano motivo di commettere, un giovane ombroso che vive con un proiettile conficcato nel cranio e viene coinvolto in una vicenda dai contorni tenebrosi.
Diverse famiglie vivono sull’isola Bianca, un luogo sperduto dove l’esistenza segue i ritmi e le cadenze dell’Ottocento.
Vita di campagna, amori, saggezza popolare e segreti inconfessabili: tutto concorre alla soluzione del mistero, in un crescendo di tensione che si stende come un sudario sulla bellezza selvaggia della terra situata tra la città di Ferrara e il grande, maestoso fiume Po.
CONSIDERAZIONI
L’ambientazione di Delitto sull’isola bianca è affascinante e la trama non è da meno, un’isola sul Po nei pressi di Ferrara, un piccolo nucleo di persone che la abitano, un delitto che ognuna di queste persone avrebbe potuto, ed in fondo voluto, commettere, una vittima (ricco, dedito all’usura) che ha tutte le caratteristiche per essere odiata profondamente.
Alle indagini dei carabinieri collabora, in veste non proprio ufficiale, un personaggio intrigante e misterioso soprannominato il Foresto, ma non perché venga da fuori quanto per il suo essere solitario e ben poco integrato con gli altri abitanti dell’isola.
Siamo nel 1950, la guerra è finita da poco e il Foresto più di ogni altro ne porta addosso i segni, la comunità dell’isola vive in condizioni di estrema arretratezza rispetto agli abitanti della vicina terraferma e la sopravvivenza oltreché un minimo di sostentamento economico sono spesso legati ad eventi naturali.
Eppure il romanzo ci racconta di gente che vive con grande dignità, coltivando illusioni e speranze in un domani migliore dove trovi posto anche, perché no, l’amore, ma soprattutto una diversa normalità.
A parte l’ambientazione certamente coinvolgente, Delitto sull’isola bianca ha ottenuto anche dei premi, ciò che maggiormente convince è la profondità dei protagonisti, la loro capacità, pur vivendo sostanzialmente in una nicchia, di non sentirsi esclusi, il desiderio di essere parte attiva di una ricostruzione che nel 1950 poteva apparire lenta ma comunque palpabile.
Ed in tutto questo la barra del giallo viene comunque mantenuta costantemente al centro, ed è naturalmente merito dell’autrice che, pur ponendo massima attenzione alla caratterizzazione dei personaggi, alla valorizzazione del paesaggio, è consapevole di come un giallo debba sempre porsi l’obiettivo di avvincere il lettore, di condurlo all’epilogo non sollevando mai quell’alone di mistero che resta fondamento del genere.
Cos’altro aggiungere, a me è piaciuto molto, mi è piaciuto il desiderio di coniugare l’amore, tangibile, per dei luoghi che devono essere estremamente affascinanti con la voglia di scrivere una storia che potesse intrigare, ed ho apprezzato anche i flashback piazzati strategicamente nel posto e nel momento giusto.
Una bella lettura davvero Delitto sull’isola bianca, non posso che suggerirla sotto ogni punto di vista.
Massy
Non la conoscevo ma sembra davvero bellissima non solo dal punto di vista della parte legata al mistero ma anche da quello umano (una cosa che apprezzo sempre nei libri)❤️
Anch’io moltissimo, spesso le vicende umane mi colpiscono più della narrazione vera e proprria.