bad girl

 

  • Titolo: Bad girls
  • Autrice: Antonella Bolelli Ferrera
  • CE: La Lepre Edizioni
  • Biografie

Bad girls. Migliaia di donne hanno alle spalle storie di violenza che hanno innescato in loro comportamenti distruttivi anche brutali, trascinandole nell’abisso della vendetta. Ne sono testimonianza le storie raccolte in questo libro, tutti racconti di donne autrici di reati. Da moglie sottomessa del boss a capobanda della mala, da schiava del marciapiede a maitresse d’alto bordo. Famiglie normali che nascondono segreti indicibili. Gli abusi sessuali di un padre, differenza di una madre, la morbosità, i maltrattamenti, l’abbandono hanno stimolato nelle vittime mutazioni irreversibili. Da anoressica a bulimica, il corpo che si ritrae e si dilata, la mente che si chiude a Riccio e poi esplode, a volte con inaspettata veemenza. La paura diviene rabbia e vuole esprimersi. La ferocia del branco che Viola per sempre la tua intimità, il tradimento che infrange ogni regola, la violenza di chi non accetta di sentirsi diversa da ciò che racconta il proprio corpo, così la vittima diventa giustiziera, stalker, assassina, perfino del proprio figlio e, in fondo, anche di se stessa.

CONSIDERAZIONI

Maggio è stato caratterizzato da letture dai temi impegnativi. Ho desiderato fortemente leggere questo libro sin dal primo momento in cui ho ne ho sentito parlare perchè mi ha sempre interessato comprendere il perchè dei crimini commessi dalle donne. Ed è di questo che trattano le storie raccontate da Antonella Bolelli Ferrera in Bad girls. Non nascondo che il racconto di questi crimini mi ha turbata e che ho preferito leggerle di giorno, si tratta infatti di azioni criminali dovute a violenze ricevute, spesso, in età giovanile.

Nel libro non si indulge sulla giustificazione  dei crimini, spesso generati dalla rabbia per la violenza subita e dall’atteggiamento delle famiglie. della società, che trasformano la vittima in qualcuno che se l’è cercata come nel caso di Mara. L’atteggiamento dei genitori è una sofferenza nel dolore immenso di una donna violata che finisce con il sentirsi colpevole per essere stata la vittima del gioco perverso di uomini che non sapevano come trascorrere il tempo. Agghiacciante.

Sicuramente per molte la causa dei crimini è dipesa da vari elementi: degrado familiare, promiscuità, incesto, anaffettività, tutti elementi che maturano il germe della ribellione con le sue estreme conseguenze. Storie di vite distrutte che il passato violento e i traumi ricevuti hanno condotto al carcere. La violenza genera violenza e questo è ampiamente dimostrato in questi racconti in cui le protagoniste sono tutte vittime di familiari, compagni o di un sistema sociale che le emargina.

E’ proprio in famiglia che accadono le violenze peggiori, il luogo che dovrebbe proteggere e accogliere. La mancanza d’amore che esaspera il malessere dando origine alla rabbia e alla vendetta che stravolge la vita della vittima.

Antonella Bolelli Ferrera ci restituisce il racconto di queste vite così come le ha ricevute, la narrazione è secca, priva di orpelli linguistici, essenziale, va dritta al punto.

Non c’è morale in questi drammi perchè ogni  donna lo vive in modo personale, in base al proprio vissuto e alla propria emotività, stranamente è nel carcere che riescono a trovare spiriti affini, donne che pur proveniendo da esperienze diverse condividono le stesse sofferenze. E’ in questa condivisione che si crea la speranza di un futuro riscatto.

Alla fine della lettura da donna facendo un parallelo tra la mia vita e quella di queste donne, mi sono posta delle domande e mi sono resa conto della fortuna che ho avuto a nascere in un nucleo familiare dove l’ascolto, la comprensione e soprattutto l’amore, hanno fatto si che la mia vita si sia  svolta in un clima sereno.

Bad girls quindi perchè si vittime e carnefici allo stesso tempo, ma anche per capire come questo male compiuto possa restituire un senso alla loro esistenza.

Valeria

/ 5
Grazie per aver votato!

2 Comments on Bad girls – Antonella Bolelli Ferrera

  1. Un libro che per me sarebbe davvero difficile leggere, quindi complimenti per essere riuscita a portare a termine una lettura così dura (e purtroppo vera). Dalla tua recensione ho percepito tutta il dolore che c’è dietro queste storie e anche io mi sono sentita molto fortunata ad essere crescita in un ambiente dove nonostante tutte le problematiche famigliari sono stata sostenuta e ho avuto anche delle opportunità ❤️

    • Non è stato facile neanche per me leggerlo tutto, in certi momenti ho avuto difficoltà ad andare avanti, ma certe volte bisogna conoscere situazioni lontane da noi per aprire gli occhi sulla realtà e capire che le donne spesso per diventare carnefici sono delle vittime.

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