Cagliostro – Alexandre Dumas – Roberto Nicolucci Editore

 

Cagliostro. Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come conte di Cagliostro, avventuriero, studioso di medicina, ipnotismo e alchimia, visse di espedienti finché la sua fama di mago e guaritore si diffuse in tutta Europa e gli assicurò la protezione di nobili, scienziati e sovrani. Fondò a Londra la locale loggia massonica di rito egiziano. Implicato a Parigi nel processo della collana di Maria Antonietta, fu costretto a lasciare la Francia (1786). Stabilitosi a Roma, fu condannato a morte per attività massoniche (1789), poi graziato dal papa e incarcerato a vita. Avventura e mistero nella vita di Cagliostro narrata da Alexandre Dumas in un romanzo storico che, al ritmo dei “Tre moschettieri” e con la suspense del “Conte di Montecristo”, rievoca il ‘700 alla vigilia della Rivoluzione francese, mettendo in scena anche personaggi come Maria Antonietta e Luigi XVI, Rousseau e Voltaire. Il romanzo ha inizio il 6 maggio 1770. Il Gran Cofto, Giuseppe Balsamo, più noto come conte di Cagliostro, traccia il disegno della società segreta degli Illuminati: abbattere le monarchie cominciando dalla più fragile, quella francese. Ai progetti rivoluzionari si intrecciano riti di magia, profezie inquietanti, passioni travolgenti e intrighi di potere nell’affresco di un’epoca nella quale razionalismo e forze oscure della mente e del cuore produssero miscele esplosive per la storia dell’umanità

RECENSIONE

Alexandre Dumas mi ha conquistata sin da quando ero una ragazzina con I tre moschettieri e i romanzi seguenti. Nel corso degli anni ho letto molte delle sue opere entrando a far parte del gruppo dei miei autori preferiti. Quando Roberto Nicolucci Editore (che ringrazio) mi ha proposto la collaborazione  per questo romanzo ho accettato immediatamente. Cagliostro appartiene al ciclo di Maria Antonietta e della Rivoluzione che è composto da cinque romanzi.

Come sempre Dumas con la sua scrittura brillante e i dialoghi riesce a costruire un romanzo godibilssimo che si legge velocemente e ti tiene avvinto alle pagine nonostante la mole. 

Possiamo senz’altro definirlo un romanzo corale essendoci molti personaggi sulla scena, alcuni passati alla storia e altri di fantasia. Questi personaggi  incrociano le proprie strade grazie a intrighi, amori, ossessioni, gelosie  e tradimenti che mantengono sempre desta l’attenzione di chi legge. A fare da trade union all’intera storia è Giuseppe Balsamo, conte di Cagliostro, che sfrutta le sue capacità di ipnotizzatore e di negromante per raggiungere i suoi scopi. Un personaggio che non mi ha entusiasmata proprio per questa ambivalenza. 

Attorno a lui si muovono come satelliti una serie di personaggi famosi come Luigi XV, Maria Antonietta, Richelieu, Madame du Barry, Rosseau, perfino un giovane Marat e  i personaggi creati dalla fantasia di Dumas come il barone Taverney e i suoi figli, nonchè Gilbert che in questa storia ha un ruolo importante. Quest’ultimo verso il quale il lettore può essere mosso all’inizio della storia da compatimento, in realtà vive un’ossessione amorosa nei confronti di Andreè, figlia del barone, che lo porterà a comportarsi in modo meschino rivelando una pochezza d’animo. 

 

 

Andreè che all’inizio sembrava una fanciulla dolce, ben presto dimostrerà una superbia che la priva di umanità, Il padre, altra figura detestabile, non esita a sacrificare la figlia per i suoi fini; ossia il potere finalizzato al recupero del denaro perso. 

L’unico personaggio positivo del romanzo è Philippe Tavernier, il figlio del barone, una bella figura, sempre pronto ad aiutare e legato alla sorella da un profondo affetto.

In Cagliostro troviamo temi universali quali la ricerca e conquista del potere, il mito dell’eterna giovinezza, la falsità e l’opportunismo che intercorrono nei rapporti umani, la vendetta e la cattiveria. Dumas è il padre del feuilletton, e per mia personale convinzione, l’anticipatore del moderno bestseller. La sua scrittura è capace di creare intrecci in grado di reggere la narrazione per svariate centinaia di pagine senza digressioni e descrizioni, procedendo nel racconto senza momenti di stanca, dimostrando una notevole padronanza del suo mestiere,,,e all’epoca non esistevano gli editor!

Non posso far altro che raccomandarvi la lettura di questo romanzo se volete divertirvi e trascorrere delle ore piacevoli con il naso incollato alle pagine.

 

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