La leggenda della Peregrina – Carmen Posadas – Rizzoli

La leggenda della Peregrina. Il primo a tenerla fra le mani fu uno schiavo, che nel XVI secolo la fece emergere dalle acque del Mare del Sud, al largo di Panama. Una perla favolosa, di grandezza e fattezze uniche, che fu chiamata Peregrina e che dopo un lungo viaggio arrivò alla corte di Filippo II di Spagna. Goccia di luce, gioiello prodigioso, questa perla intersecherà – lasciando una scia deflagrante nelle trame della Storia – dolori, capricci, tradimenti, astuzie e amori tra i più tenaci di re e regine; sarà immortalata da artisti quali Velázquez e Goya. Sarà un fantasma rilucente nella sofferta confessione di una monaca, incrocerà le stravaganze dell’italiano Farinelli, le spavalderie di un giovane fornitore di sanguisughe, il tentativo di depistaggio di un agente segreto coinvolto nell’assassinio di Rasputin; sarà, fortunosamente sopravvissuta ai denti di un cagnolino, il gioiello più prezioso e scintillante ricevuto in dono da Elizabeth Taylor, sua ultima proprietaria, in base a quanto sappiamo oggi. Per ognuna di queste e di altre vicende, Carmen Posadas intreccia con brio realtà e fantasia, ricamando capitoli memorabili in un’opera ambiziosa e avvincente che fa risplendere di una nuova luce dettagli sommersi dalla corrente della Storia.

RECENSIONE

Mi  ha incuriosita la trama di questo romanzo che ha come protagonista una perla. Una perla direte voi? Che genere di soggetto potrà mai essere? Posso senza alcun dubbio contraddirvi aggiungendo che non solo può essere una lettura gradevole, ma anche un argomento interessante, ma torniamo alla Peregrina, una grossa perla di forma oblunga, trovata da uno schiavo nero giunse nelle mani di Filippo II di Spagna. Il viaggio fu piuttosto avventuroso ma le peripezie che subì sono davvero appassionanti per chi legge.

La narrazione si snoda attraverso i secoli, dalla Spagna alla Francia all’Inghilterra fino a giungere negli Stati Uniti, seguiamo la perla che cambia proprietarie passando di collo in collo e facendo si che l’attenzione converga su di lei dando un significato al racconto. La narrazione de La leggenda della Peregrina è concepita a quadri storici di cui alcuni davvero interessanti perchè vi si scoprono vicende sconosciute storicamente. In particolare il quadro riferito alla vita presso la corte spagnola mi ha letteralmente affascinata.

La storia si svolge secondo varie voci: uomini, donne,giovani,anziani e con registri narrativi diversi passando dal diario, a un ricordo, a una confessione e alternando la prima o la terza persona.

Senza dubbio questo è un degli aspetti più affascinanti del romanzo, infatti la coralità è in grado di mantenere sempre viva e desta l’attenzione da parte di chi legge in quanto ogni capitolo affronta qualcosa di diverso rispetto al precedente. Il racconto ha una struttura a cerchio; si parte dalla casa di Liz Taylor e Richiard Burton e ci si ritrova infine nello stesso luogo. Si chiude la narrazione storica, ma non la vita della perla che chissà dove si trova ora e quante altre vicissitudini potrebbe raccontarci. La leggenda della Peregrina.

Un plauso alla Posadas per aver scritto una storia originale permettendoci di attraversare i secoli e di conoscere in modo più intimo alcuni dei personaggi più famosi della storia-

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