Un giorno verrà – Giulia Caminito – Bompiani

 

Un giorno verrà. Lupo e Nicola nascono alle soglie del secolo nuovo, il Novecento, ultimi della progenie di Luigi Ceresa, fornaio nel borgo marchigiano di Serra de’ Conti. La vita dei Ceresa è durissima, come quella di tutti gli abitanti di Serra, miserabili mezzadri che vedono morire i figli uno dopo l’altro. Lupo, vigoroso e ribelle, e il fragile Nicola sopravvivono, forse in virtù della forza che li unisce pur nella loro diversità.

Nicola e Lupo non erano fratelli e basta, non erano sangue e basta, erano più della guerra, erano più dell’anarchia, erano stati covati dal mondo per esistere insieme, dovevano esserci per forza nello stesso momento.”

Zari nasce in Sudan, ma viene rapita ancora bambina e convertita: pochi sanno che questa è l’origine della Moretta, la badessa del convento di clausura di Serra, che con la sua musica straordinaria e la sua forza d’animo è punto di riferimento per tutta la comunità.

Ma il vento della storia soffia forte: le idee socialiste e quelle anarchiche, capaci di aprire gli occhi a quei ragazzi cresciuti nella fame, la Settimana Rossa del ’14, la Grande Guerra, l’epidemia di Spagnola. Per Lupo, Nicola e la Moretta non sarà semplice resistere e scoprire il segreto che ha tenuto legate le loro esistenze.

Recensione

A volte nei libri ci sono frasi che rimangono, te le porti dietro a lungo, ogni tanto le vai a rileggere, e suscitano sempre delle riflessioni nuove, è il bello delle scritture potenti, evocative.
“Aspettare il sole per gli altri, per quelli che verranno”, c’è mezzo secolo di storia d’Italia racchiuso in queste poche parole.
Se siamo quel poco che siamo lo dobbiamo anche a chi davvero non è mai arrivato a vederlo questo sole, e lo ha atteso semplicemente per regalarlo a noi.
Si legge per tante ragioni, qualche volta capita che abbiamo desiderio del passato, di un passato che ci aiuti a conoscere ed è un bene che libri come questo vedano la luce.
Non sono facili da leggere, ancor meno da raccontare ma è bene ci siano, ne abbiamo bisogno, cosi come abbiamo bisogno di non correre dietro ai pregiudizi, ai luoghi comuni, a chi ci racconta che gli ideali non sono mai esistiti.
Un giorno verrà è un romanzo che ci parla appunto di fede, di ideali, quanto ci sembrano astratte oggi certe parole eppure in passato ci sono state persone che hanno speso la loro esistenza per un ideale, per la fede, che fosse politica o religiosa.
Raramente, per mia sfortuna, mi è capitato di leggere romanzi dove convivessero cosi tanti personaggi vigorosi, forti nelle loro convinzioni, moralmente inattaccabili.
Un giorno verrà, non so se il titolo abbia voluto parafrasare l’affermazione probabilmente più potente dei Promessi sposi, quel “Verrà un giorno…” pronunciato da Padre Cristoforo a Don Rodrigo, è una dichiarazione d’amore e di fiducia nel domani (l’attesa del sole appunto) e dal momento che il romanzo parla anche e soprattutto di anarchia mi piace pensare ad una rivalutazione di tutti coloro che hanno creduto in qualcosa, fosse pure un ideale irrealizzato e magari irrealizzabile.
/ 5
Grazie per aver votato!

2 Comments on Un giorno verrà – Giulia Caminito

  1. Leggendo l’inizio del post mi ha fatto pensare alla storia dei Malavoglia libro che ho adorato fin dai tempi scolastici.
    Proseguendo la lettura della tua recensione, l’argomento cambia diversamente me rimane pur sempre un libro con una storia molto forte.

    P.S. grazie per esere passata dal mio blog.
    Nellie Bly è decisamente una donna d’ispirazione, me ne sono innamorata. Se è riuscita lei a fine ottocento a realizzare i suoi sogni, riuscendo ad abbattere le mentalità del tempo, pensa oggi… il cambiamento per me ha inizio anche leggendo libri.

    • Grazie a te per essere passata sul mio blog.

      IL romanzo della Caminito e’ una lettura intensa e su cui riflettere. Credo che sia un’autrice da leggere e approfondire.

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