Misteri ed enigmi nell’archeologia e nell’arte – Claudio Saporetti – Lalepre Edizioni

Misteri ed enigmi nell’archeologia e nell’arte. È successo a tutti noi di restare incantati davanti a un’opera d’arte, ma al tempo stesso di percepire che nasconde un segreto, presenta un enigma, non rivela pienamente lo scopo per cui è stata creata. Di chiederci il significato di un oggetto misterioso in un museo, o di un particolare simbolo in un quadro. Oppure una statua o un affresco in una cattedrale richiamano ricordi lontani o suscitano associazioni improvvise. Claudio Saporetti, assirologo, archeologo e storico dell’arte, direttore della rivista Geo-Archeologia, durante i suoi viaggi, in Italia e in Medio Oriente ha raccolto pensieri, idee e ipotesi sul nostro patrimonio artistico, misurandosi con enigmi piccoli e grandi, a volte risolvendoli in modo brillante, altre volte lasciandoci in eredità sia il compito di diradare la nebbia che li avvolge, sia la passione necessaria per risolverli. Ne è nato questo libro, certo più denso di problemi che di soluzioni. Ma è meglio tramandare ad altri problemi irrisolti, piuttosto che ignorarli per sempre.

RECENSIONE

Mi ha colpita a proposito di Misteri ed enigmi nell’archeologia e nell’arte la frase che si trova sulla copertina: un’opera d’arte può  essere più misteriosa (e avvincente aggiungerei io) di un thriller? La risposta a questo interrogativo la da Claudio Saporetti  con le sue spiegazioni sui simboli che sono disseminati nell’architettura e nell’arte.

In Misteri nell’archeologia e nell’arte sono raccolti 60 articoli, alcuni già pubblicati su varie riviste e altri inediti. Non è possibile entrare nel merito di tutte le opere sviscerandone le tematiche perchè ogni articolo spesso si ricollega ad altre opere presentate nel libro, stimolando il desiderio di comprendere e ricercare gli elementi in comune,

Gli argomenti trattati sono molteplici e non posso elencarli tutti qui, si passa dalla cattedrale di Cremona alla Flagellazione di Piero della Francesca, per poi giungere a Vermeer, Rembrandt e più recentemente a Gauguin e Klimt. Già da questi pochi nomi citati si può capire come le indagini riguardano opere presenti in Italia, Europa, Sud America ecc…

Saporetti nelle sue dissertazioni spesso fa notare come le interpretazioni che gli altri storici dell’arte hanno dato sulla simbologia presente negli elementi architettonici o nelle opere pittoriche sono ingannevoli. Ci esorta quindi ad avere sempre la mente aperta e un atteggiamento critico nei confronti dell’opera d’arte.

Senza dubbio in varie occasioni Saporetti nello specificare che alcune teorie sono decisamente fantasiose, usa toni ironici che suscitano un sorriso in chi legge. Questa ironia è capace di stemperare la “fatica” della lettura, perchè non essendoci una ricca documentazione fotografica seguire il testo è impegnativo.

Si potrebbe obiettare che interpretare i simboli presenti nell’arte sia facile, in realtà non è così. L’interpretazione riguarda vari campi della cultura, si spazia dall’arte alla filosofia, alla storia.

Sinceramente posso affermare che quando mi sono trovata al cospetto di varie bellezze artistiche non mi sono mai soffermata sui particolari, preferendo concentrarmi sull’insieme.

Un plauso va a Lalepre edizioni per aver pubblicato un’opera coraggiosa da consultare quando si ha qualche dubbio o si vuol soddisfare una curiosità.

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