L’ampolla di vetro – Beatrice Da Vela – Nua Edizioni

 

L’ampolla di vetro. Mentre in Italia si avvicina l’ombra lugubre della Grande Guerra, in Val d’Elsa, la terra del vetro verde nel cuore della campagna toscana, si intrecciano le vite di quattro giovani, che il destino deciderà di unire. Nanni è un gigante, attaccabrighe e amante delle belle donne, cresciuto con il mito della nazione e della patria. Sua moglie, Verdiana, lo ha sposato per amore, perdendo famiglia e ricchezze. Felice è un colto vetraio socialista che non tollera le ingiustizie. Anita, determinata a diventare maestra, sogna una vita di avventure come quelle delle eroine dei suoi libri. Intorno a loro si sviluppano la quotidianità, le delusioni, gli amori e i misteri di due comunità, quella di Certaldo e quella di Castelfiorentino.

RECENSIONE

Tra le varie saghe familiari che pullulano nelle librerie impossibile non segnalare il bellissimo L’ampolla di vetro.
Gli amanti del romanzo storico probabilmente si chiederanno in cosa questa recentissima uscita a firma Beatrice Da Vela (chi è alla costante ricerca di scrittori emergenti di valore forse farebbe bene a segnarsi questo nome) si distingue dalla miriade di produzioni di genere che, come detto, affollano le librerie.
Principalmente per la valorizzazione delle due figure femminili protagoniste, teniamo conto che il romanzo è ambientato quasi interamente nel periodo della prima guerra mondiale.
Se in condizioni di vita normale è già complicato per una donna emergere durante la guerra diventa pressoché impossibile.
Ma le due protagoniste de L’ampolla di vetro, Verdiana e Anita, non accettano questo stato delle cose apparentemente immodificabile.
Le due ragazze troveranno il modo di sovvertire lo status quo, la prima riuscendo a sfamare la propria famiglia e la seconda realizzando il suo sogno di diventare maestra.
Verdiana ha visto partire volontario per la guerra il marito Nanni, ha dovuto accettare che l’azienda di famiglia cadesse in pezzi, e infine che la sua dote prendesse il volo.
Anita dal canto suo è riuscita a trovare l’uomo della sua vita, Felice, fin da giovanissima, lo ama ma non intende sacrificare per amore le sue poche possibilità di costruirsi un futuro che possa regalarle l’indipendenza.
Nanni e Felice sono amici ma sulla guerra la pensano in maniera diametralmente opposta, la loro forza è nel riconoscere il giusto valore delle donne cui sono legati ma soprattutto nella capacità di non tarpar loro le ali.
L’ampolla di vetro è un libro interessante di per sé che in più si regala il valore aggiunto di queste due figure femminili moderne, forti, sempre un passo avanti in modo quasi sfrontato, e per questo suscitano invidia soprattutto nelle altre donne che invece di appoggiarle le offrono in pasto alle malelingue. 
In conclusione direi ottima lettura, le vicende dei quattro protagonisti si snodano in modo assai lineare sullo sfondo di un periodo storico in cui l’Italia appare politicamente divisa in due fra interventisti e contrari all’entrata in guerra.
La Grande Guerra ovviamente travolgerà un po’ tutto e, come spesso avviene in questi casi, colpirà duramente soprattutto le fasce più deboli.
Ma come recita spesso un vecchio adagio, più che attuale peraltro, ogni conflitto armato prima o poi si esaurisce lasciando il campo alla pace e alla ricostruzione, e di questo, presumo, si parlerà nel prosieguo della saga che si annuncia decisamente interessante.
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