La strage dei potenti – James Hadley Chase – TimeCrime

 

La strage dei potenti. Bill Duffy è un giornalista tenace, ma alla fine si spinge troppo oltre e viene licenziato. Decide allora di accettare un lavoro da un ricco uomo di nome Morgan che lo ingaggia per scattare alcune foto alla sua ex moglie. Tuttavia l’operazione non è semplice come sembra: qualcuno punta una pistola alla schiena di Duffy per poi fuggire con la sua macchina fotografica. Persino l’ex moglie si rivela essere una sorpresa. Si tratta di Annabel English, la figlia di un importante politico di New York. Ben presto Duffy si ritroverà coinvolto in una gara spietata a chi fa il gioco più sporco. Chi riuscirà a farla franca?

RECENSIONE

Uscita da poco quest’interessante ristampa (con tanto di nuova traduzione) del terzo romanzo di James Hadley Chase, scrittore londinese che si dilettava nell’hard boiled ovvero un genere molto più affine agli autori americani piuttosto che inglesi.
La strage dei potenti è del 1939 ma lo stile è tutto tranne che obsoleto, dispiace sapere che quest’autore sia stato un po’ dimenticato e tutto ciò nonostante dalla sua vasta produzione siano state tratte diverse opere cinematografiche.
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Personalmente, e senza entrare nello specifico della trama trattandosi di un noir, ho trovato La strage dei potenti più che interessante, certo chi ama il lieto fine o comunque quel genere di epiloghi dove si finisce sempre con una parola o un’immagine di speranza beh forse non è pervenuto esattamente al giusto indirizzo.
Siamo veramente al cospetto del nero più nero, i personaggi, che siano uomini e donne, sembrano tutti avere un medesimo destino.
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Ciò che più colpisce è come l’autore sembri cosi totalmente in sintonia con i suoi protagonisti da non cedere mai alla tentazione di preoccuparsi della sensibilità dei lettori.
Nel romanzo fondamentalmente non esistono buoni, qualcuno, ma è raro, si preoccupa della vita di qualcun’altro ed è la sola concessione che lo scrittore elargisce per non urtare la suscettibilità di chi legge.
Per il resto la storia è un’inesorabile incedere di situazioni dove non s’incontra mai nulla di salvifico. Anche il protagonista che dovrebbe essere un personaggio positivo (di solito è così) in questo caso non lo è, decide di approfittare della situazione a suo vantaggio.
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Lo sviluppo della trama è molto americana, io sono una fan di Winslow e durante la lettura spesso mi sono detta che lo scrittore americano deve aver conosciuto la penna di Chase, perchè le analogie nel modo di impostare la storia sono molteplici. Infatti Chase non dà al lettore un attimo di tregua, gli avvenimenti si susseguono senza sosta e ti ritrovi a leggere avidamente le pagine per sapere come andrà a finire.
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Un altro elemento sorprendente è la presenza di un’anima nera femminile, una donna sorprendente sotto alcuni aspetti, in certi momenti gioca a fare la vittima, in altri la seduttrice, in altri la psicopatica, una personalità dalle molteplici sfaccettature che confluiscono nella bestialità pura e semplice, nell’incapacità di provare la minima empatia.
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Consigliato ovviamente agli appassionati del genere che potranno trovare in James Hadley Chase un autore da conoscere assolutamente. So che TimeCrime ha intenzione di tradurre altre sue opere e non vedo l’ora di poterle leggere.
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