Proprio questa sua preferenza per la fantascienza mi porta a chiederle cosa l’ha spinta a scrivere un romanzo storico con elementi fantasy?
La formazione universitaria, essendo laureato in lettere a indirizzo storico. Ma la Storia, in generale, è una passione che mi ha sempre dominato. In effetti la fantascienza e il fantasy sono un modo come un altro per scrivere una “storia inesistente” ma che abbia tutti i connotati della “storia che è esistita”. Quindi, accanto al futuro, nei miei scritti si parla anche di passato: di un passato reale, come la storia di Federico di Hohenstaufen e di un passato mitologico che però ha origini nella storiografia della Sicilia, e diventa quindi storia a sua volta.
Quale motivazione è alla base della scelta di Federico II come protagonista del romanzo?
Federico era un sovrano illuminato, per l’epoca. Non a caso la Sicilia ha il Parlamento Deliberante più antico del mondo (in realtà esistono altri Parlamenti più antichi, ma non deliberanti). A lui si debbono le Costituzioni di Melfi (Constitutiones Regni Siciliarum), che asserivano due concetti modernissimi: il bene dello Stato è superiore a
quello del singolo; sono tutti uguali innanzi alla legge. Concetti che oggi sembrano scontati, ma che, per l’epoca erano modernissimi. Oltretutto, Federico, fu uno dei pochissimi sovrani ad aprirsi al mondo arabo. Costretto dal Papa a fare una crociata, andò in oriente è invece di combattere firmò un trattato commerciale con gli arabi (e per questo fu scomunicato). Poi fondò la Scuola Poetica Siciliana che, a dire dello stesso Dante, sta alla base di tutta la poetica italiana e della stessa poesia dantesca (si pensi che ai siciliani dobbiamo la forma del sonetto, poi diffusasi in tutta Europa). Ce n’è d’avanzo per essere ammaliati dalla figura di Federico II.
E’ stata impegnativa la stesura de L’aquila nera considerando che dietro ai romanzi storici ci sono sempre delle ricerche e degli studi?
Molto. Sia per la parte propriamente storica, che mi è costata la lettura di numerosi saggi. Sia per la parte mitologica, in quanto la Sicilia è una terra piena di animali, figure e esseri assolutamente fantastici che ho dovuto scoprire, riscoprire e studiare. Un lavoraccio. Il seguito del romanzo, che sarà pronto a breve, ha richiesto ancor più tempo, in quanto la Storia dei personaggi reali si fa molto più complicata e i personaggi di fantasia sono molti di più.
Ne l’Aquila Nera la componente femminile è piuttosto esigua. Ha mai pensato di scrivere un romanzo con protagonista una donna?
Vero. Ma purtroppo il medioevo è un periodo estremamente maschilista. Comunque, in tutto il romanzo la figura di una donna come Costanza d’Hauteville, la madre di Federico, per quanto appaia poco è potentissima. Costanza era una donna straordinaria che ebbe un destino amaro, sposare un uomo contro la sua volontà, quell’Enrico VI imperatore sanguinario e violento che morì presto non senza aver lasciato una scia di sangue dietro di lui. Costanza rimase sola con il piccolo Federico e si preoccupò di preservare il suo trono di re di Sicilia e di imperatore, prima che morisse poco più che quarantenne. Nel romanzo c’è molto di lei. Poi abbiamo Agata, una donna dai poteri straordinari che sarà ampiamente sviluppata nel secondo volume della storia.