Chi muore e chi uccide – Vincenzo Padovano – Nua Edizioni

Chi muore e chi uccide. Una sequela di violenze si susseguono tra le tensioni e le paure della pandemia ancora in corso, mentre le vite di tre individui, completamente diversi l’uno dall’altro, si trovano invischiate nella stessa scia di sangue. Il vicequestore Minischetti dovrà sfruttare tutti gli strumenti in suo possesso per riuscire a capire cosa collega gli omicidi di tre giovani donne, avvenuti diciotto anni prima, a un killer di professione e a una donna accusata di aver ucciso il suo stesso figlio. Tra le strade avvolte nell’indeterminatezza dovuta al virus e ai lockdown, l’oscura ombra della morte genera un terrore incontrollato, che si impossessa della quotidianità e anche dei sogni al punto che, con drammatica rassegnazione, c’è un’unica certezza sull’esistenza alla quale ci si può appellare: al mondo c’è chi muore e chi uccide.

RECENSIONE

Succede che quando ti piacciono i thriller e hai perduto un po’ le speranze riguardo la comparsa di un protagonista bello corposo, tosto, con gli attributi, e tutto sommato non del tutto privo di quel pizzico di rigore morale che oggi è ritenuto, nella narrativa come nella vita reale, sempre più un optional, ecco che arriva Ivan, professione killer, apparentemente seriale, ma bastano un paio di capitoli per comprendere che non è come sembra, è molto, molto di più.
Pronti via e abbiamo un delitto efferato o almeno la sensazione è quella.
Siamo nel 2002 e questo brevissimo incipit è fondamentale per la comprensione della storia, non va assolutamente trascurato.
Ma subito, senza nemmeno rendercene conto, veniamo traghettati nel 2019, altri due delitti ma stavolta ben più tangibili e un vicequestore che vuol capire.
Terzo scenario, 2020 in piena pandemia, ci troviamo all’alba della seconda ondata e vivaddio un autore che non si accontenta di raccontarci storie contemporanee ambientate in una sorta di universo parallelo dove il Covid sembra non esser passato nemmeno di striscio.
Col terzo scenario entriamo nel vivo dell’azione, c’è chi muore e c’è chi uccide ma è realmente cosi semplice?
Davvero chi muore è soltanto una vittima e chi uccide solo un assassino?
Serve qualche capitolo ancora ma presto quelli che inizialmente sembrano dettagli acquistano forma, nitidezza.
Tre personaggi le cui vite sono destinate ad incrociarsi ma non nel modo che immaginiamo, o forse si, in fondo dipende dal nostro grado d’immaginazione.
Il vicequestore Minischetti che adora la sua consorte a tal punto da sognarla quasi tutte le notti sebbene questi sogni somiglino più ad incubi.
Il killer Ivan che ad ogni capitolo sembra presentarci un suo aspetto diverso dai precedenti, uccide e questo è acclarato ma le motivazioni che ci appaiono via via sempre meno sfumate ci aiuteranno a cogliere il personaggio in profondità e sarà parecchio diverso da come ce lo aspettiamo.
Melania è la protagonista femminile, nasconde un dolore enorme sebbene per la comunità è una specie di reietta.
Niente apparentemente li lega ma la fervida mente dell’autore non sembra essere d’accordo su questo punto e il filo sottilissimo che unisce i protagonisti si mostrerà sempre più chiaro ai nostri occhi.
Non aggiungo altro, sarebbe scorretto nei riguardi di una storia che merita di essere assaporata con i giusti tempi.
Un thriller che avvince ma soprattutto convince, scavando a fondo nella mente dei personaggi, gettando un’occhiata, anzi più d’un occhiata, sull’attualità, perché come ben sappiamo la realtà della cronaca ha da tempo abbondantemente oltrepassato la fantasia.
Il dolore, la perdita, la reazione, l’accettazione, i diversi modi di cercare la giustizia, insomma parecchia carne al fuoco ma ben cucinata 
Il finale, che comunque c’è, lascia in qualche maniera presagire un proseguimento, e del resto la sensazione che l’autore non abbia detto ancora tutto è ben presente.
Assolutamente consigliato agli amanti del genere ed anche a quelli che il genere potrebbero apprezzarlo ma hanno ancora necessità di una spintarella, di un aiutino, e chissà che non sia questo romanzo a fornirli.

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