Appassire senza fare rumore – Eleonora Del Cavallo – GoWare

 

 

Appassire senza fare rumore. Una mattina Lilia si sveglia e mentre fuori la primavera inizia a mostrarsi, di fianco a lei il marito Leonardo giace immobile nel letto. Morto. Le circostanze misteriose del suo decesso fanno di Lilia la potenziale indagata, ma quella camera, quella casa, non hanno visto solo la morte. Hanno assistito anche alla violenza in ogni sua forma, camuffata da amore. Cos’è successo quella notte? E qual è la storia di Lilia e Leonardo? Appassire senza far rumore parla di un amore tossico e malato che gradualmente, crescendo e fruttificando come fanno le piante amate dalla protagonista, avvelena chi lo vive. È la storia del lento appassimento di Lilia, una giovane donna che, stagione dopo stagione, anno dopo anno, vede il suo mondo diventare sempre più piccolo e fragile, fino a cadere a pezzi. Proprio come un fiore appassito che si spoglia lentamente dei suoi petali.

 

RECENSIONE

 

Innamorarsi, condividere, progettare.

Poi sopportare, subire, temere.

Quanti volti può avere l’amore? Ed è davvero amore? Fino a che punto possiamo spingerci per giustificare un atto di violenza?

E soprattutto, è corretto giustificarla? Appassire senza fare rumore,

Lilia se lo chiede ogni giorno. Ogni giorno trova una scusa. Ogni giorno spera e si (auto)convince che tutto stia per cambiare e che presto suo marito tornerà ad essere quello di una volta. Ma così non è. E il vortice di violenza ricomincia a risucchiarla, sempre più, togliendole speranza, amore, vita.

Ritrovarsi il marito accanto una mattina, morto… è dunque una liberazione? O l’ennesimo sgambetto che rischia di metterla nei guai, come se ciò che ha già subito non fosse abbastanza?

Le pagine scorrono e ti ritrovi a sperare che Lilia metta la parola fine. Continui a leggere con un nodo alla gola, sentendo il rumore dei passi di Leonardo che arriva minaccioso per punirla. Arrivi a sentire persino il suo alito che puzza di birra mentre si avvicina alle sue orecchie per minacciarla e insultarla.

 

 

La capacità descrittiva della scrittrice è a dir poco strepitosa, in grado di catapultarti tra le stesse quattro mura in cui abitano i personaggi. E’ in grado di farti provare la stessa rabbia, la stessa rassegnazione, la stessa battaglia interiore che anche Lilia combatte. E la sua stessa confusione, quel mattino. Il mattino con il quale inizia la storia. Appassire senza fare rumore.

Nella storia, che parte al presente ma si srotola poi tra continui flashback, permane un ritmo forte e sostenuto pur essendoci una luce dapprima soffusa sugli eventi che tuttavia sono estremamente duri e complessi.

 

La narrazione non si fa mai troppo cruda né disordinata. Al contrario, mantiene uno stile e una linearità difficili da non notare. Appassire senza fare rumore

Sono rimasta estremamente colpita dalla giovane età dell’autrice che è riuscita a trasmettermi emozioni forti e palpabili: senza mai perdere il focus è andata dritta per la sua storia lasciandomi la curiosità, fino al termine, di capire come sarebbe potuta finire la storia. Essendo partita in medias res, si rischiava di peccare di spoiler o addirittura di cadere nel banale e nel prevedibile. Tutt’altro. Il libro è davvero un piccolo capolavoro da non perdere.

Lo consiglio come lettura. Lo raccomando come insegnamento di vita.

Per non mollare, per non lasciarsi sopraffare. Per scegliere di non cedere.

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *