Amedeo je t’aime – Francesca Diotallevi – ElectaStorie

 

Amedeo je t’aime. Parigi, 1917. Jeanne Hébuterne ha solo diciannove anni quando, a una festa di carnevale, incontra il pittore Amedeo Modigliani. Soprannominato Maudit, maledetto, Modigliani è conosciuto nel quartiere di Montparnasse per lo stile di vita dissoluto e il carattere impetuoso, oltre che per i malinconici ritratti dagli occhi privi di pupille che nessuno vuole comprare.

Lei, timida aspirante pittrice con le ali tarpate da una rigida famiglia cattolica, non può fare a meno di sentirsi fatalmente attratta da quest’uomo bello e povero, che sembra vivere di sogni apparentemente irrealizzabili e affoga dolori e frustrazioni nell’alcol. Per lui lascia ogni cosa, mettendo da parte le proprie aspirazioni, e si trasforma in una compagna fedele e devota, pronta a seguirlo ovunque, come un’ombra, anche oltre la soglia del nulla.

Struggente e tormentata, la loro storia scardinerà ogni convenzione, indifferente a regole e tabù, obbedendo all’unica legge a cui non ci si può sottrarre: quella del cuore. Amore e morte si mescolano, in questo romanzo, alla passione che anima il cuore di un artista, al desiderio disperato di riuscire ad afferrare una scintilla di infinito.

 

Recensione

La lettura di questo romanzo è stata un’esperienza che mi ha coinvolta nella totalità del mio essere donna: emotivamente, empaticamente, psicologicamente e fisicamente. Non ho potuto non immedesimarmi in Jeanne Hebuterne e nel suo modo totalizzante d’amare Amedeo Modigliani, Modì da maudit, maledetto.

Amedeo je t’aime racconta la storia di un amore tormentato, folle, disperato, ma talmente grande che fu travolto da un destino tragico. Un amore in cui il sentimento fu così forte da portare all’annullamento di se stessi, diventando dipendenti dall’altro,tanto che per vivere si ha bisogno di quella persona, l’unica in grado di alimentare la vita e le funzioni vitali.

E’ un amore che si esprime in una vasta gamma di sfumature e l’autrice è molto brava a condurci all’interno della storia, in un percorso non facile, ma che lei sa maneggiare con padronanza facendoci apprezzare tutta la gamma di colori che lo compone.

Il romanzo si snoda in un arco temporale di tre anni, dal 1917 al 1920, attraverso i ricordi di Jeanne. Si apre ai nostri occhi un quadro del periodo ricco di particolari divisi tra realtà e finzione, ci addentriamo nella vita dei due protagonisti che con il trascorrere del tempo si privano di alcuni aspetti caratteriali per apparire nella loro intima essenza, due anime alla ricerca di se stessi e della propria realizzazione personale.

L’autrice ha dato vita a una storia vera, una scelta coraggiosa che ha fatto pur essendo consapevole che avrebbe potuto esporsi alle critiche da parte degli esperti.

Ritengo che in questo romanzo ci sia un grande rispetto nei confronti dei protagonisti e della vita che ebbero. Con grande delicatezza e uno stile che mi ha ammaliata coinvolgendomi nelle sue spire incantatrici, sono stata letteralmente rapita dal racconto.

E’ stato come entrare nella realtà che vissero, conoscevo Modigliani con il suo anìmo tormentato, un uomo che visse per la sua arte e che pur amando Jeanne era realmente se stesso solo quando dipingeva. Vivere e respirare coincidevano con l’arte.

Una storia travolgente che non lascia indifferenti, Diotallevi ha saputo renderci partecipi delle sue emozioni ed è riuscita a far si che Jeanne conquistasse chi legge la sua storia.

Cos’altro posso dirvi per far si che decidiate di leggere Amedeo je t’aime?

Solo questo: fatevi rapire da questo romanzo se volete emozionarvi e “rivivere” sulla vostra pelle un amore indimenticabile.

/ 5
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2 Comments on Amedeo, je t’aime – Francesca Diotallevi

    • E’ stata fino a questo momento la piu’ bella lettura dell’anno. Amo le storie d’amore che coinvolgono emotivamente.

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