Tutti giù per terra

  • Titolo: Tutti giù per terra
  • Autore: Manuel Nucci
  • Casa Editrice: NUA edizioni
  • Thriller

Leggere Tutti giù per terra mi ha lasciato la stessa sensazione di uno di quegli incubi da cui vorresti svegliarti, ma rimani costretto nell’immobilità e nell’angoscia totale. Immaginate di essere costretti a entrare in un vecchio cinema dismesso di periferia, con le poltrone strappate e sporcizia ovunque.

Un film muto scorre su ciò che resta di un grande schermo e le scene sgranate mostrano un girotondo di bambini ridanciani. Immaginate la filastrocca che potrebbero cantare, risuona nella vostra testa. Poi, all’improvviso, il girato rallenta e si distorce fino ad un inquietante fermo immagine…due righe orizzontali traballanti in un bianco e nero che provoca un inspiegabile malessere. Vorresti andartene, ma qualcosa te lo impedisce e il film riparte. Bimbi che giocano in un loop continuo. Sembra cantino “Tutti giù per terra”… e  ci cadono tutti, per davvero, in senso letterale e metaforico. Nonostante tutto sorridono, pensano sia un gioco, che la caduta e un po’ di dolore ne facciano parte, dopotutto è un ambiente familiare quello in cui si trovano. Paperino, Topolino e i loro amici dirigono i giochi, ma sono affabili e affidabili. Regalano tanti giocattoli e bibite e pastelli colorati e bambole e macchinine telecomandate… Cercano la loro compagnia in orari in cui i bambini non dovrebbero essere mai svegli. Ma l’ora, i tempi, i modi aggirano la primordiale titubanza e la vulnerabilità diventa la chiave per i giochi migliori. Come potrebbero mai capire che tutto sono tranne che giochi? Come potrebbero mai pensare che Paperino e i suoi amici sono tutto tranne che amorevoli compagni?

Eppure l’inconscio registra gesti, suoni, volti, mani e chi ancora non possiede gli strumenti per comprendere l’orrore disegna e rappresenta furente il disagio e la nebbia dei ricordi notturni: una sequenza di svaghi che di infantile e innocente non hanno nulla. È una storia che fa male, nausea e si vorrebbe non vedere né sentire. Sguardi lascivi e mani che toccano ciò che non bisognerebbe sfiorare si avvertono fin troppo. Avvengono in ambienti di cui abbiamo sentito tante volte, dovrebbero proteggere, invece sono l’alcova delle peggio perversioni umane. Noia, depravazione, mancanza di empatia e pietà, egocentrismo e grande disponibilità di denaro spingono uomini profondamente malati a constatare il grado del proprio potere. Resta da parte mia lo shock nell’appurare la capacità di insabbiamento di questi atti di gravità inaudita. Vite rovinate da esseri abbietti. Ancora oggi mancano attenzione, sorveglianza, divieti e punizioni esemplari. Ben venga allora colui o colei che, nel libro, per giusta causa agisce. Lo farei anche io, lo scrivo nero su bianco, e con le stesse modalità.
Una patologica dipendenza dal sesso, in alcuni ambienti viene tranquillamente perdonata attraverso l’atto della confessione, sacramento per il quale, il peccato stesso, viene rimesso alla giustizia e al perdono divini. Sembra una ridicola beffa, ma per la Chiesa non esistono peccati tanto gravi da non poter essere perdonati, soprattutto se seguiti fa un reale pentimento. Il ragionamento che fanno questi esseri dovrebbe, dunque suonare, in questo modo: “Sono malato, lo so, ma lo faccio lo stesso, perché non resisto. Mi dispiace, ma è più forte di me e ne ho bisogno. Poi mi confesseró e chiederò perdono”. Questi i passi verso la riconciliazione con Dio, il loro certamente, non il mio né tanto meno quello della gente sana.
Brividi, schifo, rabbia!

Tutti giù per terra porta inevitabilmente a contorcersi gli intestini, ti lascia svuotato e impotente. Per quanto si faccia, oggi, ancora non è sufficiente a troncare e annientare la mercificazione infantile. E la Chiesa non solo ne è complice silenziosa da secoli, ma resta la culla degli insabbiamenti più gravi. Un’istituzione che con i suoi atti impuri ha creato migliaia di derelitti umani che hanno vissuto e ancora vivono nella vergogna e nella sofferenza.
Non fatevi illusioni, la scrittura sembra quella di Palahniuk, non ci sono giri di parole, niente fronzoli. Si arriva al punto con parole che lasciano poco all’immaginazione.

Leggere questo libro vi entrerà nell’anima. Straconsigliato.

Timea

/ 5
Grazie per aver votato!

2 Comments on Tutti giù per terra – Manuel Nucci

  1. Più horror di qualsiasi storia horror… sto male all’idea di quanto sia realistica una storia del genere e a come certi atti non vengano puniti. Viviamo in un mondo che sotto molti punti di vista è ancora assurdo e cattivo. 😔❤️

    • Si purtroppo e’ cosi’ e non si ha rispetto neanche per i bambini. Quando si arriva a compiere atti simili su chi e’ innocente vuol dire che ci si deve aspettare di tutto. Viviamo in un brutto mondo.

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