Roaring, la tigre di Harlem – Francesca Broso – Blueberry

 

Roaring. La tigre di Harlem. New York, Harlem, 1924

In un’atmosfera di jazz infuocato e proibizionismo, il Tiger, uno speakeasy celato nelle ombre di Harlem, brilla come un gioiello proibito. Qui, tra sigari e bicchieri di whisky, Ruby, “la Tigre”, incanta la folla con la sua presenza magnetica e misteriosa. Ma dietro quegli occhi fieri, si cela un segreto bruciante.
La vita di Ruby è stretta nelle mani di Mad Cat, il carismatico e spietato padrone del Tiger. Nel suo regno di luci soffuse, il pericolo è un amante fatale, e la lealtà una scommessa rischiosa.
In una New York dove ogni sguardo può essere l’ultimo, e ogni passo una danza con il destino, Ruby incontra Darren, il nuovo contabile, e insieme si trovano a sfidare il mondo sotterraneo che li ha cresciuti. Le loro vite si intrecciano e l’amore scoppia come una scintilla in un barile di polvere da sparo, fino a farli diventare complici in una missione pericolosa.
“Roaring, la Tigre di Harlem” è amore proibito, sogno, speranza nascente. Un romanzo che ti trascinerà nel cuore pulsante degli anni ’20, lasciandoti senza respiro fino all’ultima, indimenticabile pagina.

RECENSIONE

Gli speakeasy erano dei cocktail bar negli States durante il proibizionismo dove si vendevano illegalmente bevande alcoliche. Il proibizionismo è la legislazione che nel periodo tra il 1920 e il 1933 rese illegale la fabbricazione, l’importazione e lo spaccio di bevande alcoliche. In uno speakeasy incontriamo la protagonista di questo historical romance, Ruby, che è costretta ad ammaliare con le sue avvenenti grazie uomini che hanno rapporti d’affari con Mad Cat proprietario del bari e legato alla malavita.

Ruby è una ragazza con un passato pesante alle spalle, rispettata da tutti essendo la donna di Mad Cat, ostenta sicurezza, spavalderia, è ironica, ma anche disillusa. Vorrebbe poter vivere una vita normale e invece è obbligata a rimanere vicino ad un uomo che detesta e le fa schifo. Ogni giorno Ruby indossa una maschera e va in scena mostrando un lato di sè che non le appartiene e che mette in mostra per salvaguardare la sua incolumità. In realtà nel suo cuore Ruby è una ragazza fragile, che sogna la libertà e il poter vivere la sua vita con qualcuno che le dia quell’affetto che non ha mai ricevuto.

Darren dietro l’aria da duro nasconde un ragazzo di buon cuore che apprezza le piccole cose e la vita tranquilla, sogna di tornare in Irlanda lasciandosi per sempre New York alle spalle. 

La storia tra Ruby e Darren è l’ossatura attorno alla quale gira tutto il contesto narrativo, infatti essendo ambientata in un luogo gestito da un gangster non mancano le prostitute, la bisca clandestina e i traffici illeciti.

La Broso è stata molto brava nel creare una trama credibile e l’ambiente in cui si svolge la storia è ben descritto rendendolo vivacemente reale. 

Roaring. La tigre di Harlem mi ha sorpresa positivamente perchè è molto di più di una storia d’amore. Attorno ai protagonisti c’è un traffico illecito che viene smascherato tramite la scoperta di un doppio gioco e un plauso va all’autrice che ha saputo raccontare la scena finale senza spargimenti di sangue, ma facendo in modo che tutti i punti del mistero vengano svelati.

Tutto concorre nella riuscita della storia. protagonisti, ambientazione e trama si incastrano alla perfezione dando origine a un meccanismo narrativo che si dipana senza intoppi. 

In conclusione mi ritengo ampiamente soddisfatta da questa lettura che mi ha permesso di “vivere” un periodo della storia statunitense che ho sempre amato grazie ai film della vecchia Hollywood.

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