Il seme del male – Nicola Rocca – Self Published

recensione a cura di Valeria Lorusso

Il seme del male. Gaia Benelli, una giovane sposa di neanche trent’anni, viene ritrovata morta nel proprio letto.
A rinvenire il cadavere è Emilia Navarro Benelli, sua madre, che l’ha raggiunta a casa per darle una mano nelle faccende e curiosare un po’.
È quasi convinta che la figlia sia stata uccisa. E che dietro alla sua morte ci siano Valentina e Delia Rinaldi, le cognate di Gaia.
Il motivo? Non volevano che la casa del padre venisse ceduta al fratello Filippo e alla moglie Gaia.
Emilia comunica i suoi sospetti ai soccorritori, giunti a casa di Gaia per decretarne il decesso.
La Polizia convoca in questura l’intera famiglia Rinaldi e, dopo avere isolato i membri in stanze separate, ascolta ciò che hanno da dire.
A condurre gli interrogatori c’è il commissario Paolo Paoli – per tutti Pablo –, un uomo dal passato infelice, che grazie al suo lavoro riesce a galleggiare sul filo di una vita che gli ha tolto tutto ciò che aveva.
Le versioni dei Rinaldi sono contrastanti e sembrano convalidare l’ipotesi che davvero l’assassino di Gaia Benelli si nasconda tra loro.
Una serie di indizi porta il commissario verso la chiusura del caso, ma un’improvvisa e inaspettata rivelazione da parte di un testimone mette tutto in discussione, mostrando agli occhi degli inquirenti una nuova verità.
Ben diversa da quella a cui era più facile credere.

Il seme del male è un thriller che intrappola il lettore in una ragnatela di menzogne. Quella che ognuno dei personaggi tesse per mostrarsi come vuole apparire e non come è realmente.
Le persone sono davvero quelle che crediamo di avere di fronte?
Qualcuno ha il seme del male piantato nel profondo dell’anima, anche se non riusciamo a vederlo.
Un seme che può essere lì da molto tempo. E rimanere dormiente a lungo.
Ma prima o poi, il male del passato torna a farsi sentire.
E quello è l’inizio della fine.

RECENSIONE

Questo thriller è stata una sorpresa. Non conoscevo l’autore e con piacere ho accettato l’invito di @flavia’s diary a partecipare al Blog Tour organizzato da lei. Ne I semi del male i temi affrontati sono molteplici, si va dalle dinamiche familiari, agli abusi sui minori fino a giungere ai traumi infantili. Riguardo il primo tema appare evidente, come spesso accade, che le discussioni, i contrasti avvengano per il denaro. I traumi infantili sono causa di grandi dolori e sofferenze psichiche devastanti.

Gaia la giovane vittima era in contrasto con le cognate per la casa del suocero che insieme al marito avrebbe acquistato liquidando una parte ad entrambe. Queste però non accettano la cifra proposta e da qui i contrasti insanabili.

Nicola Rocca è molto bravo con i dialoghi ad evidenziare efficacemente l’acredine e il rancore che caratterizza i rapporti tra i vari componenti. In questo clima poco sereno mi ha colpito la figura del capofamiglia, Rinaldi, un uomo stanco, per alcuni versi disilluso, che cerca invano un modo per ritornare ai fasti passati senza riuscirci. 

A lui avvicino la figura del commissario Pablo che reduce da un grande dolore, si butta nel lavoro per cercare di dimenticare il proprio inferno interiore, salvo rendersi conto che pur volendo il passato non si può cancellare e che negarlo non migliora la propria vita. La figura del commissario mi è piaciuta molto, spero di ritrovarlo in qualche indagine futura in cui venga sviluppata anche la sua vita privata.

Perfetta caratterizzazione dei personaggi ben delineati sotto il profilo psicologico oltre che fisico. 

In questa trama in cui il lettore viene avvolto nelle spire di rapporti familiari complessi che legge con attenzione per cercare di risolvere il mistero, si interpongono alcune pagine in cui una voce narrante racconta la sua storia che poi si ricongiungerà alla principale chiudendo il cerchio.

Aggiungo inoltre che l’autore non si dilunga in descrizioni particolareggiate del delitto, cosicchè il romanzo può essere letto anche dai più impressionabili. 

Scrittura chiara, trama avvincente e ben congegnata capace di tenere desta l’attenzione del lettore, se vi piace il genere dategli una chance perchè merita.

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