il potere del cane

Il potere del cane è stata una vera scoperta. Sebbene io non sia un amante, né tantomeno un profondo conoscitore,  del romanzo americano, non ho proprio potuto fare a meno di apprezzare Savage e questo suo lavoro.

Gli americani, non parlo solo di letteratura ma anche di cinema per esempio, hanno questa grande capacità di affrontare argomenti delicati senza praticamente menzionarli. E Savage in questo romanzo ce ne dà un saggio, omosessualità, vessazioni psicologiche inflitte ad una donna (oggi parleremmo probabilmente di vere e proprie molestie), nonché tutta una serie di sviluppi che rendono Il potere del cane se non un affresco di un’epoca, qualcosa che gli si avvicina parecchio.

DIVISORIO

Siamo nel Montana degli anni venti, Phil e George governano un ranch dopo che i loro genitori hanno scelto una vita diversa lasciandoli soli. L’esistenza dei due procede senza sussulti, ci si occupa degli animali, si combinano affari, ci si abbandona alla nostalgia per i tempi andati. Insomma tutto apparentemente tranquillo fino alla classica comparsa della variabile impazzita sotto forma della vedova Rose e di suo figlio Peter. Da li è un turbinio di eventi, ma anche di silenzi, alcune cose non possono essere confessate e forse neppure pensate. 

.

Savage è presumibile che certe dinamiche le avesse vissute sulla sua pelle, prima di divenire scrittore era stato mandriano ed era omosessuale, lo aveva confessato alla moglie prima di sposarla pensando che lei in qualche modo potesse “guarirlo”, il che la dice lunga su dove ci troviamo e cosa andremo a leggere. 

.

C’è in definitiva molto di autobiografico ne Il potere del cane e la personalità dei protagonisti è fortemente legata non solo alla mentalità, ma anche ai paesaggi del Montana, cosi essenziali e, già alla vista, cosi poco comunicativi specie con chi li approccia per la prima volta.

DIVISORIO

E’ un romanzo estremamente conflittuale dove si comprende abbastanza presto come nessun opera sanificatrice sarà possibile, troppo forti i contrasti, e dall’inizio alla fine nessuna pagina ci regala la percezione che qualcosa di diverso dalla tragedia possa cambiare le carte in tavola, modificarne lo status quo. 

.

E al di sopra di ognuno dei protagonisti, per tutta la durata de Il potere del cane, si erge questa figura potentissima di Bronco Henry, assente ma non per questo meno luminosa, una sorta di convitato di pietra che fa da spartiacque fra un mondo western tutto sommato epico e la decadenza, ma soprattutto fra la venerazione politicamente corretta per un personaggio carismatico e l’intensità di un sentimento inaccettabile per quell’epoca, per quel mondo, per quegli uomini.

.

Consigliatissimo. 

.

Massy

Jail Guard – Christie Lacetti

/ 5
Grazie per aver votato!

2 Comments on Il Potere Del Cane – Thomas Savage

  1. Mi sono sempre piaciuti i film western, ma non ho mai letto romanzi. In questi giorni stavo giusto cercando qualche bel libro di questi genere quindi questa recensione cade a fagiolo sia per il periodo storico che per le tematiche. E poi siamo negli anni venti, uno dei periodi storici più affascinanti per me. Me lo segno, sarà sicuramente un libro che leggerò ❤️

    • Questo e’ un western psicologico che affronta dinamiche familiari. E’ molto interessante, ma se vuoi leggere qualcosa di classico ti consiglio Lonesome dove di Larry McMurtry o Cavalli selvaggi di Cormac McCarthy.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *