Edith – Vincenzo Ciampi – Santelli

 

 

Edith. Londra, 1921: Edith, una giovane donna sposata, si innamora, ricambiata, del marinaio Freddy, di dieci anni più giovane. Tra i due scoppia una passione che li legherà al di là di ogni distanza e degli ostacoli sociali, finché il marito di lei viene accoltellato per strada. Autore dell’omicidio è Freddy, che confessa subito, ma anche Edith viene accusata del delitto, impugnando come unica prova le sue lettere all’amante, di cui durante il processo viene proposta una lettura tendenziosa, che porterà alla condanna a morte di entrambi. La sentenza apre un importante dibattito giuridico, stimolando lo sviluppo degli studi criminologici.

RECENSIONE

Edith racconta sotto forma di un romanzo una vicenda accaduta realmente in Inghilterra ai primi del 900. Si tratta dell’omicidio legalizzato di una donna, Edith Thompson, dichiarata colpevole insieme all’amante, Freddy Bywaters, per l’uccisione del marito di lei Percy Thompson. Questa vicenda ebbe una grande risonanza a livello mediatico, politico ed istituzionale, senza dimenticare l’interesse popolare. La narrazione incentra la sua attenzione, non a caso il titolo Edith, sulla Thompson raccontandoci chi fu nella sua essenza interiore, proprio per dare la possibilità a chi legge di comprenderne meglio la personalità. 

Chi fu Edith Thompson?

Indubbiamente una ragazza moderna, che proveniva da una buona famiglia, elegante, istruita, che seppe mettere a frutto queste sue capacità nel lavoro dove presto raggiunse livelli d’eccellenza. Percy Thompson non fu un uomo brillante, era inferiore a lei per nascita e cultura, ma lei lo scelse perchè lo considerò affidabile, quadrato, perfetto per la costruzione di un futuro. Nel romanzo questa differenza viene raccontata chiaramente, cosicchè si possano comprendere meglio gli sviluppi futuri. Ben presto durante il matrimonio questa incompatibilità portò all’incomunicabilit e, come può accadere, chi non è felice è portato a guardarsi intorno per cercare conforto, dialogo e affetto. Ed ecco Freddy Bywaters che rappresentò la libertà di poter essere se stessa, di poter vivere la propria vita senza condizionamenti sociali e falsi moralismi.Rappresentò l’amore, la passione, ma soprattutto la gioia di poter essere compresa nel profondo da un ragazzo che l’amò così tanto da tentare fino all’ultimo di scagionarla dal delitto. 

Mentre leggevo mi sono posta la domanda di cosa sarebbe accaduto oggi se la Thompson avesse dovuto affrontare un processo per omicidio. In base a quelle che furono le “prove” determinanti dell’epoca, io sono convinta, esattamente come l’autore del romanzo, che oggi la Thompson sarebbe stata assolta perchè le prove a suo carico furono solo indiziarie.

 

 

Edith non fu condannata a morte per l’omicidio ma per l’adulterio, quella che fu messa in discussione fu  la sua moralità, non era concepibile che una donna sposata avesse un amante, il suo ruolo avrebbe dovuto essere quello di moglie rassegnata a sopportare un matrimonio infelice e una vita intima inappagante, perchè quello era il modello a cui dovevano adeguarsi le donne dell’epoca, Una ragazza che si ribella a queste regole cercando una vita diversa e il modo per raggiungerla insieme all’amato Bywaters, viene sottoposta al pubblico ostracismo grazie a una costruzione dell’accaduto che mirò solo alla soddisfazione personale dell’accusa.

Ci furono anche altre circostanze che non giocarono a suo favore come il cambiamento politico. Il colloquio tra due ministri per decidere se concedere o meno la grazia l’ho trovato aberrante, entrambi giudicarono in base al proprio tornaconto la vita di una persona. Mi sono spesso chiesta che valore dà la società alla vita umana e con grande rammarico credo di poter affermare, purtroppo, che non ne ha alcuno. 

Infine dopo tutte queste riflessioni aggiungo che la lettura di questo romanzo, che rientra tra i migliori letti in questo anno, è stata piacevolissima. Ciampi ha saputo ricostruire la vicenda basandosi sulle fonti che ha avuto modo di visionare e studiare riuscendo  a non esprimere giudizi durante la narrazione. Ha riportato vari passaggi delle lettere che Edith Thompson scrisse a Freddy Bywaters permettendoci di entrare nella sua psicologia e ne ha interiorizzato così bene il pensiero da riuscire con la lettera finale (una chicca in un romanzo bellissimo) a essere Edith nella totalità del suo essere, avendola compresa in tutte le sue sfaccettature.

Chapeau Mr. Ciampi e grazie.

 

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