Tatà. Agnès non crede alle sue orecchie quando viene a sapere del decesso della zia. Non è possibile, la zia Colette è morta tre anni prima, riposa al cimitero di Gueugnon, c’è il suo nome sulla lapide… In quanto parente più prossima tocca ad Agnès andare a riconoscere il cadavere, e non c’è dubbio, si tratta proprio della zia Colette. Ma allora chi c’è nella sua tomba? E perché per tre anni Colette ha fatto credere a tutti di essere morta? È l’inizio di un’indagine a ritroso nel tempo. Grazie a vecchi amici, testimonianze inaspettate e una misteriosa valigia piena di audiocassette, Agnès ricostruisce la storia di una famiglia, la sua, in cui il destino dei componenti è legato in maniera indissolubile a un circo degli orrori, all’unica sopravvissuta di una famiglia ebrea deportata e sterminata dai nazisti, alle vicende di un celebre pianista e a quelle di un assassino senza scrupoli, alle subdole manovre di un insospettabile pedofilo e al tifo sfegatato per la locale squadra di calcio, il FC Gueugnon. (altro…)
By infinitypassionSettembre nero – Sandro Veronesi – La Nave di Teseo
Settembre nero. Il fiore non sa di essere un fiore finché non fiorisce. Settembre nero racconta la fioritura di un ragazzo di dodici anni, Gigio Bellandi, durante un’estate in Versilia nel 1972: la scoperta della musica, della lettura, dell’inquietudine, del desiderio, dell’amore – e poi di tutto questo l’impensabile, fulminea interruzione. Ricostruisce con plastica precisione le immagini, gli odori, i colori e i suoni che animavano quella vita andata perduta, e con vaghezza, invece, perché subìto senza tante spiegazioni, l’evento irreversibile che la travolge. Intorno a Gigio, vittime e colpevoli mescolati insieme, in una costellazione di personaggi struggenti e indimenticabili: il padre-tritone, la madre-leonessa, l’eroica sorellina e i due principali responsabili del suo improvviso sbocciare: lo zio Giotti, misterioso, timidissimo e purissimo Maestro della Forza, e Astel Raimondi, la ragazzina dalle treccine “nere come onice nera”, che fa in tempo a marchiarlo col segno indelebile dell’amore. Ma è anche un romanzo sul potere evocativo delle parole – muflone muflone muflone muflone muflone – e su quello seduttivo e salvifico della lingua, perché racconta l’esplosione di un talento puro e sorprendente, anch’esso destinato a durare per sempre: quello per la traduzione. La voce narrante è dello stesso Gigio, dal monte ventoso dei suoi sessant’anni, perché evidentemente ce l’ha fatta a risanare la ferita e ad andare oltre, cioè a “tradurre” alla fine anche se stesso, diventando così l’ultimo degli “eroi normali” tanto cari a Veronesi. (altro…)
By infinitypassionLa gran mamma. Favola camorrista – Alessandro Canale – Fazi
La gran mamma. Napoli, 1944. Il Natale è ormai alle porte e in casa di Calogero Martorio, Mammasantissima della camorra, è in corso una cena con tutti i capi dei Quartieri per decretare la condanna a morte di Carmine Atriere, un giovane delinquente accusato di aver ammazzato Zumpatiello, braccio destro del potente Tommaso Cacace. Le testimonianze sembrano tutte concordi: il ragazzo, vilmente, ha accoltellato alle spalle Zumpatiello, assassinando non solo un uomo d’onore ma il padre di cinque figli. Quando tutti i presenti sono ormai pronti al voto, qualcuno si rende conto che al tavolo manca un partecipante per raggiungere il numero dispari, necessario perché la decisione sia valida. Viene quindi chiamata a sedersi Donna Filomena, moglie di Martorio e matrona arguta e verace, a cui eccezionalmente vengono garantiti gli stessi diritti e doveri degli uomini. Fin da subito, però, la versione di Tommaso Cacace non convince la padrona di casa che, aiutata dalla stralunata servetta Concettina, smonterà una dopo l’altra le versioni dei camorristi e ribalterà una sentenza che pareva già scritta, portando alla luce una verità inaspettata e impensabile. (altro…)
By infinitypassionI ricordi dell’acqua – Elif Shafak – Rizzoli
I ricordi dell’acqua. Una goccia d’acqua è sospesa sul capo del re di Assiria mentre legge il poema di Gilgamesh su una tavoletta di lapislazzuli: è la prima avvisaglia dell’inondazione che distruggerà la biblioteca del colto e feroce Assurbanipal. In un tempo remoto e in luoghi in cui ormai è quasi impossibile scorgere traccia delle più antiche civiltà, prende forma l’ultimo lavoro di Elif Shafak, che con il piglio della cantastorie ci conduce, di sponda in sponda, dal Medioriente al cuore dell’Occidente, dove nella Londra di metà Ottocento, sulle rive del Tamigi, nasce Arthur; ragazzo poverissimo e dalla mente luminosa, verrà sedotto dalle letture sulle spedizioni archeologiche condotte a Ninive, dove decide che si compirà il suo destino. Tra le insenature di questo libro che si dipana al modo di un fiume troviamo anche Zaleekhah, donna del XXI secolo, studiosa di idrogeologia, reclusa nella sua casa-chiatta sul Tamigi e in cerca di una nuova via. E poi ancora una bambina turca di etnia yazida, che dopo il battesimo nel Tigri è rapita dall’Isis per essere venduta come schiava. Ed è quella goccia iniziale appena formata, che non ha ancora toccato terra e che continuerà a trasformarsi, senza mai smettere di compiere il suo cammino, a unire inesorabilmente i protagonisti di questa storia. L’acqua che unisce i popoli e il mondo, portatrice di vita e di distruzione, l’acqua che non c’è più e quella che intirizzisce, grigia e fredda. Elif Shafak consegna un’opera che amplifica lo sguardo, lo sgombra da polvere e dimenticanze imperdonabili e racconta, quasi canta, cosa lega tra loro gli uomini. (altro…)
By infinitypassionLe streghe di Monte Zucchero – Serena Amerio – Affiori
Le streghe di Monte Zucchero. Nel piccolo borgo di Monte Zucchero, immerso tra le colline italiane, si tramandano una leggenda inquietante, quella di streghe che avrebbero stretto un patto con forze oscure per proteggere il villaggio da minacce esterne.Quando una giovane donna arriva per studiare le tradizioni locali, scopre che le antiche storie non sono solo superstizione.Tra scoperte archeologiche e scontro con gli abitanti, riaffiorano verità oscure che mettono in discussione il confine tra mito e realtà.
By infinitypassionRenata vattelapesca – Catherine Guèrard – Ventanas
Renata vattelapesca. Renata ha una sola certezza: vuole essere “una libera”. Si licenzia dal suo posto di governante e il racconto ha inizio. Questo romanzo è un inno anarchico alla libertà ricco d’ironia e di derisione, è un’unica lunghissima frase senza un punto, senza il tempo per riprendere fiato. Una donna sceglie un anonimato ribelle e parte per un on the road sulle strade di Parigi. La seguiamo per tre lunghi giorni mentre, dopo aver preferito una panchina al letto di una pensione, rifiuta di pagare il biglietto dell’autobus, mangia pomodoro e formaggio e fa molti incontri. Qualcuno le domanda come si chiama. S’inventa un nome: Renata. Renata come? insistono. Renata vattelappesca, risponde nella sua luminosa, lucida follia. Nel viaggio verso la libertà porta con sé una rosa rossa, via via sempre più secca, e quattro scatole di cartone con dentro tutta la vita: il suo tesoro, cioè le lettere di un tale Paul, pochi indumenti e un mucchio di calzini spaiati. (altro…)
By infinitypassionEdenbrooke – Julianne Donaldson – Vintage Editore
Edenbrooke. Bath, 1816. Marianne Daventry farebbe di tutto per sfuggire alla noia di Bath e alle attenzioni di un corteggiatore indesiderato. Così, quando arriva l’invito da parte della sorella gemella, Cecily, di unirsi a lei in una prestigiosa tenuta di campagna, coglie al volo l’occasione. Convinta di rilassarsi e godersi la sua amata campagna inglese mentre sua sorella cattura il bellissimo erede di Edenbrooke, Marianne scopre che anche i migliori piani possono andare storti. Sembrerebbe, infatti, che l destino avesse in serbo per lei ben altro di una rilassante estate quando ha deciso di farla arrivare a Edenbrooke. Dal terrificante incontro con un balordo durante il viaggio a un’amicizia apparentemente innocua, Marianne si ritrova coinvolta in un’avventura decisamente inaspettata che metterà alla prova il suo cuore e la lealtà nei confronti di sua sorella. (altro…)
By infinitypassionTrattoria Mercuri – Laura Quagliarini – Les Flaneurs
Recensione a cura di Valeria Lorusso
Trattoria Mercuri.Siamo a Roma, nella storica Trattoria Mercuri, luogo simbolico della memoria collettiva e della vita familiare. Qui il presente incontra un passato che si dipana attraverso la storia d’Italia, dalla presa di Porta Pia al secondo dopoguerra, grazie al racconto di due donne legate alla gestione della locanda: Fulvia, la madre di Maurizio, e Laura, la figlia di Maurizio, ultima della stirpe e per questo destinata a ricevere l’incarico di custodire e tramandare la memoria familiare. Le consapevolezze della nonna e le insicurezze adolescenziali della nipote si fondono in quel dolore che le unisce, la perdita di Maurizio: Fulvia cercherà di lasciarlo andare e Laura proverà ad accoglierlo in sé, come testimonianza di storie che altrimenti sarebbero destinate all’oblio. Trattoria Mercuri è un romanzo d’esordio maturo e delicato, che, partendo dalla narrazione di un’esperienza familiare, richiama un vissuto universale, in cui ogni lettore può rispecchiarsi. In un perenne moto oscillatorio fra dolore e speranza, scopriremo che la cura del passato può assumere il valore della rinascita, oltre che della crescita individuale e generazionale.
RECENSIONE
Siamo a Roma e l’azione parte dalla presa di Porta Pia per giungere agli anni 80 del nostro Novecento.La storia si sviluppa seguendo due donne: Fulvia e Laura, rispettivamente nonna e nipote e a far da trait d’union c’è appunto la Trattoria Mercuri, appartenuta e gestita dalla famiglia per diversi anni, In questo luogo di lavoro, ma non solo, i protagonisti di questa saga familiare vivranno gioie e dolori, si trasformeranno man mano che la società cambia sentendosi partecipi di ciò che li circonda.
Il forte legame che si instaura tra Fulvia e Laura è ciò che rende speciale questa storia familiare, non si può non partecipare empaticamente all’affetto che entrambe nutrono una verso l’altra.
E’ il racconto dolce e delicato si di una famiglia, ma anche di un paese e la sua storia. Potrebbe essere la vita di qualsiasi famiglia che sia nata e vissuta in quel periodo, quindi tutti vi ci possiamo riconoscere.
Alla fine aveva accettato di raccontarmi le storie con più particolari, Io prendevo appunti, lei mi disegnava le mappe delle case dove era vissuta, Era diventato un gioco e io andavo scoprendo non solo la vita di nonna ma anche quella storia che avevo letto sui libri. Tutto mi sembrava improvvisamente più vicino: le guerre mondiali, il fascismo, la repubblica. Non erano più avvenimenti e date, erano la memoria di chi quel periodo storico lo aveva vissuto, una testimonianza diretta.
Pur alternandosi nella narrazione, oltre Fulvia e Laura, oserei definire il romanzo coraleperchè ognuno dei personaggi ha un proprio ruolo e spazio, tutti sono funzionali rispetto agli avvenimenti narrati. Dai capostipiti Francesco e Stafanina ai rappresentanti più giovani quello che traspare è il grande affetto che li unisce tutti profondamente e che non si esaurisce nonostante gli inevitabili conflitti che caratterizzano tutte le famiglie.
Risero, complici, Per la prima volta si sentirono fratelli e mentre il sole si preparava a una nuova notte si strinsero le meni guardando l’orizzonte.
Stazione Trastevere anni 60
Laura che non ha conosciuto il padre grazie a Fulvia riesce a ricostruire la sua vita e inizia a “viverlo”, a sentirlo più vicino, sa che riscoprire le sue radici potrà servirle per affondare le proprie certezze, per renderla parte insostituibile della vita di Fulvia che grazie a lei rinasce alla vita.
Assomigliavi così tanto a tuo padre che per un momento mi sembrò di aver partorito io e di essere in quella casa ventisette anni prima. In fondo non era cambiato molto da allora, In un certo senso mi hai salvata. Mi hai dato una speranza, una motivazione per continuare a vivere, Tu sei l’eredità vivente di Maurizio, il suo testimone. E io ti amo esattemente come ho amato lui.
Non manca il conflitto tra Laura e la madre, una donna incapace di assumersi le responsabilità per i fallimenti e le delusioni della sua vita, preferendo scaricarle sugli altri. Sulla figlia opera un iper controllo per tutto ciò che la riguarda dagli aspetti più importanti a quelli meno- E’ una figura un po’ controversa, che, forse, nasconde dietro questa facciata una personalità fragile.
Infine mi è piaciuto molto ritrovare durante il percorso narrativo la mia giovinezza, tutte le notizie riportate dagli anni 70 in poi le ho vissute in prima persona e ricordo con precisione esattamente le stesse sensazioni descritte. Ritornare indietro e rivivere la tua giovinezza ti porta a delle domande, per alcune la risposta è stata già scritta, per altre ancora no. E’ questo il grande potere dei ricordi.
Complimenti all’autrice per il suo esordio, lo stile limpido e la narrazione gradevole. Attendiamo la conferma.
By infinitypassionLa strada di casa – Vincenzo Elviretti – Catartica Edizioni
Recensione a cura di Daniele Tomatis
La strada di casa. Negli anni ’90, una festa di compleanno finita male e un bad trip segnano Mimì e Cecio nella ricerca della propria strada. Mentre Mimì si adatta alle mostruosità della normalità, Cecio cerca qualcosa di più profondo. Le imprevedibilità della vita cambiano prospettive, portando Cecio a scoprire che la vera ricerca è interna. Mimì trova il coraggio di reagire solo dopo un evento accidentale. Il romanzo esplora crescita, identità e coraggio dei protagonisti, attraverso le paure e le incertezze a cavallo dei due millenni, con lo sfondo della repressione generazionale di Genova del 2001, la rivoluzione tecnologica di internet e degli smartphone e l’avvento dei social network.
RECENSIONE
<<La stanchezza fa strani effetti ragazzi, non è vero che non ti fa pensare a niente e solo chi non fa un cazzo dalla mattina ala sera ha troppo tempo per pensare ed essere preda di rimorsi e rimpianti. Stanchezza a volte fa rima con amarezza.>>)
La storia comincia con alcuni ragazzi facenti parte dello stesso gruppo. Uno di loro. Mimì, ha organizzato una festa di compleanno a cui partecipano solo loro . Dopo questa festa deludente decidono di andare a fare un’escursione con i loro motorini ma, questa giornata iniziata male finirà peggio, segnando di fatto l’inizio della separazione delle loro strade.
Alcune di queste strade si percorreranno durante il romanzo, questi ragazzi superata l’adolescenza affrontaranno la vita adulta con tutti i suoi problemi e sfide.
Cosa ne sarà di loro? Solo leggendo il romanzo lo sapremo.
I personaggi sono dei normali adolescenti che cercano di divertirsi insieme, hanno a che farecon alcune problematiche adolescenziali come il bullismo ed ogni personaggio è ben delineato, all’inizio del romanzo, con i suoi pregi e difetti. La strada di casaCritica società moderna
Nel romanzo un tema che è stato toccato e che ho sentito molto presente è quello del mal di vivere, una sorta di rassegnazione mista a delusione per la vita che viviamo
che macigno sullo stomaco questo vivere
ma vi è anche una critica alla società moderna
<< Ci hanno tolto la capacità di sorprenderci. Sappiamo già tutto, di come andranno a finire le cose, in anticipo. Non c’è nulla dinuovo che ci possa capitare. E, così, si è già vecchi nonostante i nostri venti o trent’anni>>.
Lo stile dell’autore rende la lettura piacevole e scorrevole e riesce a toccare temi molto attuali senza renderli pesanti. Sicuramente una buona lettura con ottimi spunti di riflessione.
By infinitypassionHo ucciso Andy Warhol – Giovanna Strano – Massimo Soncini Editore
Ho ucciso Andy Warhol. L’America degli anni ’60 è interessata da uno dei periodi più controversi e rivoluzionari della storia dell’arte, che riflette i fermenti politici e sociali riguardanti il mondo moderno. La Pop Art nasce proprio dalle contraddizioni di quel tempo. Il padre è Andy Warhol, artista capace di incarnare il subbuglio della società dell’epoca. La narrazione, condotta sul filo del thriller e del giallo, si snoda in quel contesto storico e culturale. Il punto di vista è multifocale, alternando la visione dell’artista con quella dei personaggi che animano la Factory, il quartier generale di Andy Warhol. Protagonista indesiderata della sua esistenza turbolenta è Valerie Solanas, attivista femminista incallita, che attenta all’esistenza di Warhol sparandogli a bruciapelo. Sul palcoscenico della vita si alternano figure forti e dannate al tempo stesso, come Edie Sedgwick, Jean-Michel Basquiat, Nico, i Velvet Underground, Marilyn Monroe. Dietro le storie di ognuno di loro vi sono racconti di disperazione, violenza, dolore profondo. (altro…)