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Blog Tour Un nuovo giorno a Wonderson Lane

Un nuovo giorno a Wonderson Lane

 

 

Cari lettori oggi vi introduco il romanzo di Gaia Valeria Patierno, Un giorno a Wonderson Lane, per il Blog Tour organizzato da @flaviasdiary2.0.  La mia tappa di approfondimento è concentrata su tre domande ai personaggi del romanzo. Prima di introdurre le domande vi inserisco la trama per comprendere meglio.

Wonderson Lane, un angolo selvaggio e remoto sulla scogliera, ed è qui che vivono i Granger: Hellen, intrappolata in un matrimonio che la mortifica, Jonathan, un uomo in perenne lotta contro un passato terribile e il piccolo, fragile Dylan. Con loro, il fedele cane da allerta diabetica Nuke e la sua trainer Caroline. Ma sotto il cielo plumbeo di Wonderson Lane qualcosa di oscuro si annida, Giorno dopo giorno i silenzi diventano insopportabili e riaffiorano segreti difficili da sopportare. Ma i Granger hanno giurato “per sempre finchè morte non li separi”. E intendono mantenere questa promessa.

1. Ciao Hellen prima di incontrare Jonathan quali erano i tuoi sogni e le tue aspirazioni?
Mi sarebbe piaciuto dipingere, sai? Ero anche brava… mi sarebbe piaciuto fare tante cose, continuare il mio corso di restauro… ma si sa come va la vita quando sposi un uomo importante. Stai sempre un passo dietro di lui.

2. Jonathan come sono i tuoi rapporti con i genitori e perché hai scelto di vivere in una casa isolata?
Non mi piace parlare di queste cose, non sei la mia terapeuta. La casa va benissimo così, è grande, elegante ed sul mare e il mare fa bene ai bambini piccoli. Detesto queste sciocchezze!

3. Ciao, Nuke! Ciao, Volador! Potreste dirmi come si vive a Wonderson Lane?
Forse non dovresti domandarlo a noi, siamo solo animali… crediamo però che qui bisogna stare molto attenti. Meglio dormire con un occhio solo!

Spero di avervi incuriosito e a presto con la recensione.

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Blog Tour Un esplosione di stelle – Francesco Spada

Nel romanzo di Francesco Spada la musica ha un ruolo da protagonista. Ci sono continui riferimenti ad artisti e canzoni.  La musica mi ha sempre accompagnata nella vita, ho scelto come tema per l’approfondimento del Blog Tour “E tu che musica avresti messo?”

Ecco quindi i miei titoli capitolo per capitolo, apparsi nella mente senza sforzo e spero aderenti a quel particolare momento della narrazione.

PROLOGO – Why di Annie Lennox

ULTIMO GIORNO D’ESTATE – Against all odds di Phil Collins

THE JUILLIARD SCHOOL OF PERFORMING ARTS – Winter in my heart di The Avett Brothers

HANNINGHAM ALLA RISCOSSA! – Breakfast in America dei Supertramp

IL GRUPPO DI STUDIO – We go together di Olivia Newton John e John Travolta

ON THE DANCE FLOOR – In your eyes di Peter Gabriel

SESSIONE DI SCRITTURA – Vado al massimo di Vasco Rossi

JAKE E STELLA – Forever and ever di Demis Roussos

RECORDING STUDIO – Dreams dei Cranberries

IL PROGETTO “SOGNI IN BRICIOLE” – Dream it possible – Delaney

VOCI E VISIONI – Shadow song dei Supertramp

LA STRAZIANTE MELODIA DI UN PIANOFORTE – One flight down di Norah Jones

LA VERITA’ – I giorni di Ludovico Einaudi

EP – Long way home di Tom Waits

INTERLUDIO – Nocturne e flat major op.9 no 2 di Frederick Chopin

IL PESO DEL SUCCESSO – Sex, drugs & rock’n roll di Ian Dury

COSI’ NON VA, JAKEY – If you leave me now – Chicago

 

Tappe del blog tour

 

 

NEL VORTICE – Is this love? di Alison Moyet

QUELLO CHE SONO DIVENTATO – Lonely degli Imagine Dragons

DISCESA VERSO IL FONDO – Everybody hurts dei R:E:M:

ADDIO, DEVO DIRTI ADDIO – Goodbye degli Air Supply

FEDERICO – I’ll stand by you dei Pretenders

COMUNITA’ – Live to tell  – Madonna

FATTI CORAGGIO – Cruel country dei Wilco

IL MATRIMONIO – Love is all around dei Wet Wet Wet

RICONCILIARSI – Reasons degli Earth, Wind & Fire

COME WITH ME – All by myself di Eric Carmen

EPILOGO – It’s my life di Jon Bon Jovi

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Approfondimento Blog Tour La piantagione Walker – Claudia Brandi – Intervista all’autrice

Diamo il benvenuto nel salottino di Infinity Passions a Claudia Brandi, autrice de La piantagione Walker, primo capitolo di una serie ambientata negli Stati Uniti prima della Guerra di Secessione. 

Vi lascio alla lettura dell’intervista che mi ha gentilmente concesso.

Claudia Brandi

1) Ciao Claudia vuoi presentarti alle amiche e agli amici che mi seguono raccontando qualcosa di te?
Sono umbra d’origine ma espatriata in Francia da sette anni; vivo a Lione e sono insegnante di inglese, sposata e mamma di due gatte straviziate. Ho sempre amato scrivere e leggere ma la mia vera passione sono i viaggi (all’estero).
2) Solitamente gli scrittori sono anche lettori, cosa ti piace leggere in particolare? Hai degli autori che prediligi?
Leggo di tutto ma prediligo romanzi storici, autobiografie e saggistica. Non prediligo autori in particolare, quando compro un libro vado molto a istinto, mi baso sul titolo, la copertina e la descrizione, non guardo mai le recensioni degli altri lettori….
3) Hai scelto per il tuo romanzo un’ambientazione non consueta. Da dove parte la scelta del periodo precedente la Guerra di Secessione americana?
Ho sempre amato la storia americana e il periodo prima della Guerra Civile, sicuramente perché da bambina adoravo guardare Via col Vento e, in genere, l’Ottocento è il mio secolo di predilezione da sempre. Ci terrei anche a sottolineare una cosa  per me  molto importante: nonostante l’etichetta di romanzo storico non ho mai avuto la pretesa di scrivere storici perché non sono una storica. Quello che volevo era scrivere una storia d’amore ambientata nell’Ottocento, La piantagione Walker. è un romanzo che si situa a metà tra lo storico e il romance. Il periodo storico fa da background alla storia d’amore.
4) Hai mai visitato gli States? Che impressione ti sei fatta del popolo americano e della loro cultura? 
Visito gli States ogni anno, ogni volta un posto diverso. Ho visitato dodici stati americani finora. La loro cultura è diversa da stato a stato e dipende dalla loro storia; gli stati del sud e quelli del nord non hanno vissuto le stesse esperienze e non hanno la stessa mentalità al giorno d’oggi. In generale, adoro il popolo americano. Una parte della mia famiglia è americana: ho dei cugini in Florida e nel New Jersey. Sono i discendenti di una prozia che immigro’ in america negli anni cinquanta.
5) Via col vento, il famosissimo romanzo della Mitchell, ha un ruolo nella scelta di ambientare il tuo romanzo nel sud degli Stati Uniti del XIX secolo?
Si, come dicevo ho interiorizzato la storia e l’ambientazione di Via Col vento fin da piccola e sicuramente la passione per quell’epoca è venuta da li
6) Ci spieghi come sono nati i tuoi personaggi, la genesi e lo sviluppo?
La storia e i personaggi sono nati durante una vacanza in Louisiana nel 2021. Stavo visitando una piantagione e lì Ashley, Celia e Thomas sono apparsi nella mia mente. La primissima scena che ho scritto è quella in cui Ashley e Celia passeggiano lungo il viale della piantagione quando si incontrano e parlano per la prima volta.
7) So che La piantagione Walker è il primo capitolo di una serie di romanzi, hai già iniziato a scrivere il secondo?
Sì, il sequel è già scritto e attualmente sto scrivendo il terzo episodio. La Piantagione Walker è una saga familiare.
8) Ci puoi accennare, per stuzzicare la curiosità, qualcosa su come si evolveranno le vicende di Ashley e Celia?
Nel secondo romanzo Celia e Ashley dovranno affrontare ancora tanti ostacoli che metteranno a dura prova il loro amore. Nella seconda parte c’è un salto temporale di tanti anni e nuovi personaggi appariranno nella saga, con intrecci di storie d’amore, passione, litigi e tradimenti.
9) Oltre la prosecuzione de La piantagione Walker hai altri progetti in cantiere?
Sì, ho molte altre idee di storie d’amore ambientate nell’Ottocento. Prima o poi le scriverò! Posso anche annunciare ufficialmente che La Piantagione Walker (e i suoi seguiti) usciranno anche in francese a breve.
10) Infine l’ultima classica domanda: quali sono i 5 libri che porteresti con te su un’isola deserta?
Porterei “Jane Eyre” di Charlotte Brontë, “La ricerca del tempo perduto” di Proust, “Pelle nera, maschere bianche” di Frantz Fanon, “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, “Macbeth” di Shakespeare e un’antologia di poesie di Quasimodo e Ungaretti.

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Blog Tour Sogni in briciole – La musica come filo conduttore di una storia

 

 

Tra musica e letteratura c’è sempre stata una correlazione che risale agli albori della cultura e pur mutandosi nel tempo è giunta fino ai nostri giorni. Musica e narrazione trasmettono a chi ha la capacità di “sentire” un modo diverso di fruire l’arte. Non a caso Goethe sosteneva che la musica comincia dove finiscono le parole.

Questa liason si è intensificata nel ventesimo secolo con la nascita di generi musicali popolari, gli scrittori si sono serviti della musica sempre più di frequente nella narrativa, basti pensare ad autori come Joyce, Svevo, ecc.

Venendo a tempi più vicini a noi basti pensare a Bob Dylan che con It’s all over now baby blue ha ispirato Joyce Carol Oates e il suo Dove stai andando e dove stai, ancora Haruki Murakami che ha utilizzato il titolo di una canzone dei Beatles, Norwegian wood, per uno dei suoi romanzi più famosi. E come dimenticare Alta fedeltà di Nick Hornby?

Anche nel bel romanzo di Francesco Spada la musica ha un ruolo importante e fa da filo conduttore all’intera storia scandendo i vari momenti della vita del protagonista.

Il romanzo si apre con Jake che partecipa ai provini per un talent e si chiude come un cerchio con la finale dello stesso. In questo percorso lo vedremo sempre “innamorato” della musica in generale e della sua in particolare, nonostante le vicissitudini personali e momenti di grande sofferenza interiore, l’amore per la musica non verrà mai meno e lui troverà conforto in essa.
Gli altri personaggi, a parte Federico e Daniel che “vivono” la musica come Jake, ne sono coinvolti di riflesso pur sostenendo il loro amico e partecipando con affetto ai suoi successi.
I genitori di Jake non la vedono come un’opportunità ma un ostacolo e una perdita di tempo rispetto allo studio e alla costruzione di un futuro.
Musica che accompagna un gruppo di adolescenti nel processo di crescita portandoli sulle soglie della vita adulta.

Credo  che i versi della bellissima Music di John Miles, con cui chiudo questo articolo, siano perfetti per Jake e tutti gli amanti della musica.

Music was my first loveAnd it will be my lastMusic of the futureAnd music of the past
To live without my musicWould be impossible to doIn this world of troublesMy music pulls me through
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Blog Tour – L’ uomo dei campi – Patty Li Vecchi – La playlist

Cari lettori,

Con molto piacere vi presento il Blog Tour organizzato da Flavia’s Diary su L’ uomo dei campi di Patty Li Vecchi  a cui partecipiamo con grande piacere.  Le tappe le trovate nei banner.

In questo nostro approfondimento vi presento la playlist di alcune delle canzoni che sono citate nella biografia e altre che il protagonista era solito ascoltare. Potrete farvi accompagnare anche voi dall’ascolto durante la lettura.

Ecco la playlist:

1.ciuri ciuri (canto popolare siciliano)
2.volare – D. Modugno
3.balocchi e profumi – Luciano Tajoli
4. Un amore così grande – Claudio Villa
5. Chitarra romana – C. Villa
6. Arrivederci Roma – C. Villa
7. Terra straniera – C. Villa
8. Serenata Celeste – C. Villa
9. Violino tzingano – Luciano Tajoli
10. Buongiorno tristezza – L. Tajoli
11. Quel mazzolino di fiori – L. Tajoli
12. Serenata celeste – L. Tajoli
13.parlami d’amore Mariù – L. Tajoli
14. Vola colomba bianca vola – L. Tajoli
15. La lontananza – D. Modugno

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Blog Tour “Bambi. Storia di una metamorfosi” di Emiliano Reali. – La biografia

Per il Blog Tour “Bambi. Storia di una metamorfosi” di Emiliano Reali mi addentro nella biografia dell’autore per fare in modo che possiate conoscerlo meglio.

 

Emiliano Reali nasce a Roma il 3 novembre 1976, la sua attività di scritttore iniziò nel 2001 quando vinse il premio letterario della Scuola Holden di Torino con La corda d’argento inserito nella raccolta Sul ciglio del dirupo.  Nei suoi libri vengono trattati argomenti di carattere sociale. (altro…)

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