L’incanto di cenere – Laura MacLem – Saga edizioni

L’incanto di cenere. Una fanciulla e le sue sorellastre, una scarpina di cristallo, topi e zucche e un grande ballo, ma soprattutto un terribile segreto e un patto diabolico. Un retelling dalle note oscure, per ricordarvi che ogni fiaba, da sempre, nasconde qualcosa. Qualcosa di arcano.

RECENSIONE

L’incanto di cenere è una versione dark fantasy di Cenerentola riscritta modificandone sostanzialmente alcuni dei topos più conosciuti. 

Partiamo da Christelle (Cenerella) che in questa riscrittura non è la fanciulla dolce e sottomessa alla perfidia della matrigna e delle sorellastre, ma una strega assetata di vendetta e di sangue. Per contrasto sono Genevieve e Anastasie a ricoprire insieme alla madre il ruolo di personaggi positivi. Dovranno combattere strenuamente e, soprattutto Genevieve, con l’aiuto della famosa scarpetta, che anche in questa favola ricopre un ruolo di rilievo, direi da deus ex machina.

Premesso che amo Cenerentola da sempre e la considero la mia favola preferita insieme a La bella e la bestia, questa versione mi ha decisamente spiazzata. Rielaborando la struttura essenziale MacLem  crea una storia dalla trama oscura con delle venature horror.

Ritroviamo alcuni elementi come i topi e le zucche, le scarpette di cristallo, ma rivisitati in modo originale, i primi necessari per i sortilegi malvagi di Christelle, le seconde legate alla misura dei piedi delle fanciulle, non aggiungo altro per non sciupare il piacere della lettura.

 

 

Il tema principale è la lotta tra il bene (Genevieve) e il male (Christelle). Su questo antagonismo si gioca il romanzo, Christelle è la strega, colei che vuole vendicare la madre e raggiungere un potere assoluto incarnando una dea pagana assetata di sangue. C’è il contrasto tra cristianità e paganesimo, la madre di Genevieve e il patrigno si affidano alla religione per bloccare la strega Christelle invano.

In questa rivisitazione il principe ha un ruolo marginale e non brilla certo per azione e intelletto. Molto cinematografica è l’entrata in scena di Christelle durante il ballo, teatrale e di sicuro impatto per chi legge, la si “vede” con gli occhi. Non amando l’horror alcune scene descritte le ho trovate disturbanti.

Scritto bene con uno stile ricco, L’incanto di cenere grazie alle atmosfere dark mi ha creato un po’ di ansia durante la lettura. Non posso far altro che consigliarlo a chi ama questo genere e, a chi come me, ama da sempre questa favola e vuole leggere una versione antitetica rispetto a quella classica di Charles Perrault.

 

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2 Comments on L’incanto di cenere – Laura MacLem

  1. Ho sempre amato questa fiaba, ma sinceramente l’horror mi fa fare gli incubi… sembra davvero ben scritto, ragion per cui mi capiterebbe di sicuro! Grazie di avermi avvisato, cercherò altri retelling mi sa! 😀

    • Io ho deciso di leggerlo per curiosità, ma preferisco la versione classica sebbene questa sia molto originale e con protagoniste che non si dimenticano.

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